FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

sabato 2 giugno 2018

L'AVERLA ASSASSINA - Documenti rari.- C'è un'etica nel mondo della natura?

Sembra un innocuo uccellino - 

                                          Sembra una realtà crudele: - L'averla infilza senza pietà le prede sulle spine; accumula "in dispensa" insetti e piccoli mammiferi e cattura persino altri uccelli.
                  Può per questo definirsi feroce? No, la natura ancora una volta suggerisce le strategie di sopravvivenza rendendo questo animale simile alla formica della favola di Esopo.
                  Come lei, mette da parte le scorte in vista dei momenti difficili.
                  Così non si può parlare di "orca assassina" o "vipera killer" perché in natura non esiste il buono e il cattivo, il giusto e l'ingiusto: la morale esiste solo nella testa dell'uomo, e sarebbe interessante andare a vedere come e perché si forma. Ma questa è un'altra storia...


.........................................................  La dispensa dell'averla capirossa è costituita da un ramo con lunghe spine a cui agganciare le vittime. Il comportamento di questo uccello è certo spietato, ma necessario per conservare le risorse alimentari in ambienti in cui la competizione è spesso fortissima.


La dispensa dell'averla. Questo uccello è reso abile predatore dalla forma del becco e dalle robuste zampe con unghie affilate; vittime preferite sono gli insetti ma non disdegna scorpioni e piccoli topi. Le averle negli ultimi decenni si sono assai ridotte in europa, per varie cause non ancora accertate.

L'averla capirossa è così combattiva nel difendere il nido da mettere in fuga animali ben più grandi di lei. Anche quando sorveglia il suo deposito di prede si rivela molto aggressiva e può attaccare persino l'uomo; ma l'averla accumula e conserva le vittime solo quando le condizioni ambientali sono instabili.








 


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