FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

domenica 31 dicembre 2017

SERVIZI DEMOGRAFICI

 Una "missione".

            La materia anagrafica e quella dello stato civile è disciplinata da legge dello stato, pertanto non soggetta ad alcun tipo di gestione o interpretazione locale o regionale.
            Ciò ha sempre costituito da una parte il vantaggio di non doversi confrontare con alcun amministratore per quanto riguarda l'applicazione delle norme, ma dall'altra lo svantaggio di non vedersi mai riconoscere una professionalità diversa da tanti altri colleghi a livello comunale che a fronte di responsabilità nemmeno lontanamente paragonabili a quelle dell'Ufficiale dei servizi demografici ( basti dire che si risponde civilmente e penalmente in prima persona su qualsiasi atto contestato non al Sindaco ma alla Procura della Repubblica ( per lo stato civile ) e alla Prefettura ( per l'Anagrafe ), ma solo in qualità di "fiduciari" dell'amministrazione in corso godono di salari assai maggiorati.
             D'altra parte , come si dice dalle mie parti "chi più è vicino al fuoco e più si scalda" , ma non è certo il modo migliore di amministrare la cosa pubblica, e fatalmente i risultati si vedono.
             Puntualmente poi ad ogni consultazione elettorale si riconferma spesso la solita linea politica e tutta la rabbia e il disappunto di fronte a code chilometriche e riduzione degli orari di sportello, invece che all'amministratore vengono rivolti contro l'operatore di turno: anche questo non è molto funzionale.



venerdì 29 dicembre 2017

C.I.E. - CARTA IDENTITA' ELETTRONICA

Finalmente ci siamo


                      La prima legge che parlava di carta di identità elettronica è del 15 maggio 1997 e fa parte del cosiddetto pacchetto Bassanini sulla semplificazione amministrativa.
                      Diciotto anni e svariati governi dopo, il recentissimo decreto in materia di enti locali si propone - come spiega il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi - «la definitiva implementazione della nuova carta di identità elettronica». E stanzia per questa finalità e per l’ampliamento dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente un po’ di soldi, circa 60 milioni per il 2015.
                     La procedura di rilascio è laboriosa, d'altra parte i dati devono essere trasmessi a Roma perché è da lì che il documento sarà formato e trasmesso a casa per via postale; - All'ufficio Anagrafe, dove già sono stati forniti i dispositivi elettronici per l'acquisizione della foto e delle impronte digitali occorreranno pochi minuti dopodiché non resta che attendere l'arrivo per posta.Io  prevedo che  i tempi si stabilizzeranno più o meno in una settimana, salvo una prima fase che potrà risentire di alcune incertezze iniziali; c’è poi un costo aggiuntivo di 20 euro a carico del cittadino, rispetto ai 5,42 del documento tradizionale.Niente da recriminare quindi sui tempi, poiché la nuova carta può essere richiesta fino a sei mesi prima della scadenza ( che è sempre quella del vostro compleanno ).
       Tuttavia non posso tacere che nessuno ancora ha parlato dei lettori. Si, perché per accedere a tutti i servizi pubblici, sanità, scuola, fisco, INPS e quant'altro, dovrete trovare l'apposito dispositivo in cui si inserisce la carta, dispositivo di cui tutti gli enti avrebbero dovuto essere già muniti ma che alla data di oggi deve ancora essere pensato. "Ops! Ci è proprio sfuggito" dovrà dire prima o poi qualche ministro, " ma intanto prendete il vantaggio che si porta meglio in tasca no? Vi pare poco?"
                        In effetti bisogna riconoscere che dopo diciotto anni un passo avanti è stato fatto.

giovedì 28 dicembre 2017

giovedì 21 dicembre 2017

TERRA DEI FUOCHI A LIVORNO


Noi non siamo Napoli.

               Si riconferma il famoso proverbio:"Tutto il mondo è paese". La scoperta che anche nella esemplare Toscana i rifiuti vengono gestiti con una certa "superficialità" ha destato grande scandalo ma se tanto mi dà tanto io credo che la questione anzi, per meglio dire, "l'affare rifiuti" sia un male comune che affligge l'intero paese già da molti anni ( Roma docet ).
                            Tempo fa si vociferava che treni di materiale partissero regolarmente per la Germania che per "lavorarli" ( nota bene, non ho detto smaltirli ) e pertanto riciclarli o trasformarli in altre materie prime da rivendere, si faceva anche saporitamente pagare.
                             Ma a fronte di cotanti mastodontici apparati di controllo sanitario e organi anti inquinamento di vario tipo, fiamme gialle, rosse blu e di tutti i colori, a chi dobbiamo la scoperta?
                 A nessuno dei suddetti ma solo a quel genio del gestore ( evidentemente per sfuggire a tutti quei controlli bisogna avere un'organizzazione quantomeno geniale ) che non sapeva ( ma lo sanno anche i cretini ) che tonnellate e tonnellate di rifiuti stoccate a tempo indefinito danno origine a incendio per autocombustione.
                             E ora che cos'altro può venir fuori? Meglio non rovistare tanto perché, come dice il proverbio, quella roba " più la giri e più puzza".
A proposito, ma a Napoli tutto a posto vero?

                

LA GRANDE BELLEZZA

In Svizzera

                      E' dagli anni 80 che gli architetti ( si, perché l'aspetto estetico sembra che in questo paese sia appannaggio esclusivo di questa categoria) si occupano di superamento delle barriere architettoniche ( con risultati piuttosto deludenti ) e di estetica dei fabbricati urbani mentre l'estetica del paesaggio naturale, rurale più o meno soggetto ad utilizzazione agricola, sembra una questione del tutto aliena in Italia.
                      Ma vediamo invece cosa succede nella tanto snobbata Svizzera.
Da cinque anni una specifica legge federale fa erogare 'contributi per la qualità del paesaggio' agli agricoltori. E il 70% di quelli elvetici se ne giova, integrando il proprio reddito e contribuendo enormemente alla gestione paesistica. Che ricordiamolo bene, non comporta solo benefit dal punto di vista ambientale o turistico, ma anche minori spese per la gestione del territorio e per evitare le emergenze date dal degrado idrogeologico (in Italia un elevatissimo numero di Comuni ha criticità idrogeologiche).
Molto praticamente in Svizzera fare un pagliaio all'aperto vale 180 franchi, un muretto a secco 100 franchi, un albero piantato 15 franchi, un prato di narcisi 800 franchi a ettaro.
                                                    Ora, prevedere cosa direbbe un Sindaco se gli si chiedesse di fare altrettanto è estremamente facile: "Non abbiamo soldi per queste iniziative". Caro Sindaco, risponderei,  "si può incentivare anche senza erogare contributi, semplicemente detassando oppure detraendo certe opere meritevoli da una tassazione complessiva che è forse la più alta d'Europa, ci avete mai pensato?".

lunedì 18 dicembre 2017

POKER E MORALE

              Gioco malato

                                                Ormai non c'è più bar che non abbia il suo angolo "macchinette per giocatori" ( slot machines ); anche perché è difficile rinunciare, con la crisi attuale, ad una fonte aggiuntiva di guadagno priva di problemi di gestione, di personale o di tempo sottratto all'attività principale.
            I danni conseguiti, a fronte di una piccola entrata per l'esercente, sono ormai conosciuti: famiglie distrutte, gente ridotta alla fame, imprese fallite, persone nelle mani degli strozzini, ridotte alla canna del gas.
            Purtroppo sappiamo anche che debellare la "passione" del gioco d'azzardo è un' impresa non facile; la cosa sta dilagando anche nelle insospettabili madri di famiglia che durante la mattinata affollano le tabaccherie per i vari gratta e vinci, ma questo è quello che si vede, poi c'é il "sommerso" dato che da casa con il semplice pc domestico si possono giocare sui molti casinò on line tutti i soldi disponibili nel più assoluto anonimato.
                                                 Lottare contro queste manie ormai riconosciute patologiche significa poi lottare contro i mulini a vento dato che i promotori, sostenitori e protettori sono i politici di turno e lo stato stesso che ricavandone lauti guadagni riconferma la sua partecipazione all'impresa.
            Ora a qualcuno ( sentendo odore di elezioni ), in un rigurgito di coscienza, è venuta l'idea di limitare o quantomeno ridurre il numero delle "macchinette" : A questi falsi moralisti vorrei dire che il fatto stesso che lo stato speculi ( poco o tanto non fa differenza alcuna ) sulla salute della gente, con il gioco d'azzardo così come con le sigarette, così come con gli alcolici, è un'infamia!
                            Compito dello stato è garantire e tutelare la salute pubblica: La Costituzione ( Art.32 ) individua la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività
per cui guadagnare su tutto ciò che la pregiudica è un crimine e come tale andrebbe trattato.
            Tuttavia come rifiutare un primo piccolissimo, timido passo in questo senso?

martedì 12 dicembre 2017

DIFESA PERSONALE FEMMINILE



Come si difendono le donne?

                                   Il sindaco di un piccolo comune del padovano, Limena, finanzia corsi di autodifesa personale femminile con uso di pistola. Ed è subito scandalo.
                                   Il sindaco di Cascina invece offre alle donne lo spry al peperoncino; nessuno ne parla, ma come difesa personale penso che sia un'ottima scelta. Ma in vendita trovate anche il famoso taser della polizia americana a prezzi accessibilissimi e tutta una serie di altre scelte per la difesa personale che possono fare la differenza in caso di aggressione.
            Ma ogni singola donna, alla luce di quanto si vede tutti i giorni nelle cronache, dovrebbe essersi già premunita in qualche modo a meno che non voglia aspettare, come si sente dire nei "salotti televisivi" che qualcuno, non meglio identificato, abbia provveduto a fornire alla classe maschile, una diversa educazione e formazione a tutela e garanzia di rispetto della donna.
            Certamente non posso pensare che ciò debba passare come peculiarità nordica della lega o diventare bandiera di un singolo partito politico, perché significherebbe confermare la nullità di tutti gli altri; proprio su un problema sociale di convivenza civile che dovrebbe essere il primario impegno di tutti, senza alcuna caratterizzazione politica.

lunedì 11 dicembre 2017

I POTERI DELLA RETE

BIT COIN

                              Sempre a proposito delle "bellezze" che non si finiscono mai di scoprire sul web c'é la nuova moneta che già da tempo circola indisturbata, dato che quasi nessuno la conosce e quei pochi sono sicuri che non vale niente e non servirà mai a niente.

                Senonché, quando si sono accorti che già molti esercizi commerciali ( almeno all'estero) accettano pagamenti in bit coin hanno cominciato a preoccuparsi.
                Già pochi anni fa ( diciamo alla nascita ) si potevano estrarre ( operazione che viene dall'inglese mining ) autonomamente, semplicemente per mezzo del computer di casa e appositi programmi scaricati dalla rete, a costo quasi zero, eccetto quello dell'energia elettrica per l'utilizzo del pc che in effetti deve lavorare a pieno ritmo per molto tempo.  Tuttavia qualcuno che vi si dedicò, si è ritrovato con delle somme notevoli dato che il valore è rapidamente lievitato fino ad arrivare ( ne parlano in questi giorni televisioni e giornali ) a circa 10.000 dollari l'uno. 
                Ma che cos'ha di particolare questa moneta per essere così ricercata e al tempo stesso temuta? E' assolutamente anonima, e così tutte le transazioni che si fanno con essa.
                Nessuna tassa pertanto può essere imposta perché acquisti, vendite e pagamenti di qualsiasi tipo non lasciano alcuna traccia: tutti i famosi "giochini" delle banche come prestiti, interessi e taglieggiamenti vari vanno a farsi friggere.
                               Hai visto mai che quegli istituti che nessun politico riesce più a  controllare vengano rimessi al passo proprio per mezzo del web?
bitcoin 

domenica 10 dicembre 2017

LA GIORNATA DEL SS.MO WEB

                                         Verrà un giorno, forse nei secoli futuri, in cui festeggeremo e celebreremo
la nascita della rete: un Santissimo Internet o "Ringraziamento al Web" o comunque qualcosa che esalterà non solo i grandi sviluppi tecnologici che sono stati resi possibili ma anche l'evoluzione politica  delle ormai "esauste" democrazie che oggi, poiché se ne stanno accorgendo, tentano ( pateticamente ) di porre limiti e argini a ciò che non si può né limitare né  arginare.
              I politici sono sempre stati i primi a voler dominare la comunicazione in modo da poter controllare quella "opposta" a loro e utilizzare al meglio quella a loro favorevole; in questo sono sempre stati degli artisti, in un modo o nell'altro ci sono sempre riusciti, ma ora è finita la cuccagna e questo non riusciranno a digerirlo tanto facilmente. Bene, problemi loro, la rete non si lascia manovrare, né da leggi né da interventi di forza, e noi proprio per questo dobbiamo utilizzarla al meglio, al posto della carta, al posto delle obsolete emissioni radio televisive.

venerdì 1 dicembre 2017

GIUSTIZIA "ITALIANA" - BERLUSCONI E LE OLGETTINE

 Tanto per cambiare...

                               Per fare seguito a quanto appena detto sotto, non posso fare a meno, per l'ennesima volta, di rimanere allibito dalle notizie di questa mattina: - Violentatore già in galera viene scarcerato perché la denuncia era stata fatta troppo tardi.      

              A questo emerito giudice chiedo:
Ma tu, hai condannato  la violenza o la denuncia conseguente? - E' semplicemente una questione di forma e di sostanza e non può il cosiddetto vizio di forma ( la denuncia è stata presentata oltre i termini prescritti ) cancellare il reato commesso. La povera dottoressa ha subito le conseguenze di quel reato anche se l'ha denunciato in ritardo ( avrà avuto mica dei giustificati motivi ? ).
               Ma io cerco sempre di guardare un po' più in là e in questo caso mi sono convinto che ti sei talmente impegnato in questo giudizio che invece di giudicare l'aggressore hai giudicato la donna.
               E non credo nemmeno che sia la prima volta...
               Ma non ti preoccupare, non pagherai niente per questo, la giustizia è dalla vostra parte.

 Un processo infinito

                                Quando l'ho sentito non credevo alle mie orecchie: Nuovo processo Berlusconi - Ruby ter.  Ma non credo di essere stato il solo, non lo diranno mai ma sono convinto che la stragrande maggioranza della gente di sinistra è rimasta come me, allibita. Non se ne può più; senza tenere conto che sono sempre procedure lunghissime che costano un sacco di soldi anche allo stato, ma questi ( magistrati  che non bramano altro che di entrare in politica ) non hanno altro da fare?
             Sarei felice di rispondere si, non hanno di meglio perché la giustizia italiana funziona, non ci sono migliaia di processi di cui non si sa se e quando verranno fatti, non ci sono banche che alla luce del sole truffano e derubano il popolo, non c'è una delinquenza che in molte zone ( perfino nella capitale ) ha totalmente in mano il territorio, la mafia è ormai debellata e non se ne parli più, la camorra lo stesso, di 'ndrangheta non si ha più notizia,  la convivenza sociale, la tanto amata "multietnicità", scorre tranquilla, cosicché questi "individui" che hanno in mano il potere di vita e di morte delle persone possono dedicarsi ad un grado più alto di giustizia, non più quello della delinquenza comune, della corruzione, del malaffare, ma quello "superiore" che è di ripulire la società dalle "mele marce", favorire la nascita di una società nuova, di persone oneste e moralmente irreprensibili.
                Io credo che in questo paese, storicamente considerato "la culla del diritto", ci sia ancora molto da cambiare.

              

sabato 25 novembre 2017

GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLA DONNA

Ogni giorno una "giornata".

                                                   Proprio questa mattina vedevo al bar dove mi fermo per un caffè, la nuova lotteria per raccolta fondi a favore degli animali "domestici" abbandonati e mi veniva spontaneo di pensare, che qualcuno avrà sicuramente accomunato la cosa alla giornata in questione, facendo rientrare tranquillamente la donna fra gli "animali domestici abbandonati o maltrattati".
                      La cosa potrà sembrare ridicola ma non più di tanto: -  Non c'è da ridere, semmai da piangere vedendo che questo male proviene direttamente dall'uomo, dal suo stato di degrado culturale, sociale e generalmente, sessuale.
                      La lotta scatenata negli anni sessanta/settanta dal femminismo, contro la concezione della "donna oggetto" ottenne molteplici risultati: - Liberandola dallo schiavismo sessuale ( principalmente culturale ) fece entrare l'uomo in una crisi profonda di identità da cui non sembra essersi ancora oggi essersi sollevato; e aggiungo che a questo bisogna sommare tutta una serie di fattori socio culturali economici come il divorzio facile  e il nuovo diritto di famiglia ( che hanno contribuito in maniera notevole all'esaurimento dell'istituzione famiglia come cardine - anche economico - della società ) nonché i problemi del lavoro e quelli di una disponibilità economica oggi non più sufficiente a poter programmare una vita familiare tranquilla.
                                                   Tutto questo scatena molto spesso il corto circuito per cui l'uomo non accetta di essere rifiutato sessualmente già all'esterno della famiglia, ma anche all'interno non trova altro sfogo che la violenza come risposta alle problematiche della "compagna di vita", violenza che troppo spesso diventa femminicidio.
                      Le soluzioni? - Certo non esiste la bacchetta magica ma ognuno ha le sue proprie ricette,( ne sentiamo di tutti i colori ) e i tempi non possono essere brevi. Ma una cosa la possiamo fare subito ed è fare quello che è giusto: Punire adeguatamente.  Una giustizia che funzioni intanto ha grande rilevanza, non solo nei tempi di giudizio ma anche nella sostanza; non si danno i domiciliari a chi ha ucciso. E non ci sono attenuanti nemmeno nella semplice violenza tra le mura domestiche: Un uomo che picchia la donna, in ogni e qualsiasi situazione, non è uomo ma altra cosa.
                      Sono lontani quei tempi in cui già a scuola elementare mi dicevano: "La donna non si picchia nemmeno con un fiore".

domenica 19 novembre 2017

SALVATOR MUNDI

Commercio di opere d'arte

                       Al di là del fatto se l'opera sia veramente di Leonardo o della sua bottega, nonchè dell'enormità della cifra sborsata all'asta, o se sia giusto o meno proteggere l'identità del proprietario, a me viene spontanea un'altra domanda: - Opere di tale importanza, così come tutte quelle uscite dalle mani del "genio universale" non dovrebbero stare al sicuro in uno dei grandi musei dove possano essere godute da tutti, in qualità di riconosciuto patrimonio dell'umanità?
                       Strano che nemmeno si ponga la questione; d'altra parte già i famosi Codici furono oggetto di commercio privato e andarono a finire nelle mani di Bill Gates, cosicché non potremo meravigliarci se anche la Gioconda dovesse un domani essere venduta dal Louvre  al miglior offerente:
-  Magari il nostro Stato potrebbe vantare la pretesa di un minimo interesse nell'affare, o no?

sabato 11 novembre 2017

LETTERA ALL'AMICO LONTANO

Caro amico ti scrivo
Così mi distraggo un po'
E siccome sei molto lontano
Più forte ti scriverò …


          Caro amico, non avrei mai pensato di scrivere oggi come oggi una lettera a una persona, perché ormai scrivere lettere è una cosa sorpassata, del tutto in disuso,  non mi ricordo più quando è stata l'ultima volta che l'ho fatto, forse eravamo ancora a scuola, forse a qualche parente lontano...
                       E poi non so nemmeno dove tu sia veramente anche se, scioccamente, spero sempre che tu voglia darmi un segno, un'indicazione, magari nascosta, come nei film, di quelle che io saprò certamente interpretare; - ma intanto voglio mettere giù qualcosa perché i momenti giusti vengono raramente e come vengono, spesso se ne scappano... Ci conoscemmo al liceo, io avevo fatto le medie a Castagneto e tu a Cecina, poi quando cominciasti a venire a scuola con la rombante cinquecentina gialla, tornavamo a casa sempre insieme: - A quell'epoca per uno studente, avere una macchina a sua disposizione era veramente una figata anche perché pochi potevano permetterselo. Quella volta che ci mettemmo a riparare un bozzo nella carrozzeria, ci lavorammo dei giorni con stucchi e carta abrasiva finché tuo padre, mosso a compassione, la portò al carrozziere.  Sembra ieri quando a Marina avevamo due appuntamenti e poi non ci trovammo, aspetta aspetta, ancora prima a San Vincenzo, conoscemmo delle ragazze io te e Sceprone, ma che avevamo, diciott'anni? Scusa ma la testa ha preso ad andarmi indietro, a quando stavi nella tua piccolissima cameretta dietro la tabaccheria, dove facevi i compiti ma dove abbiamo anche ascoltato molto i Beatles - ultimamente eri ritornato a quella musica oltre a quella degli indiscussi Pink Floyd. A proposito di musica, e i concerti degli anni 70? E la storia del concerto degli Yes? Che storia! - Se ci scrivo un libro mi chiederai i diritti? Non mi meraviglierei, sei sempre stato un affarista, non per niente eri a Siena a fare scienze economiche e bancarie. E da Siena decidemmo di andare a Roma in autostop, io te e il solito Sceprone ( che tutti si chiederanno ma perché Sceprone? - Ma perché tra capelli barba e baffi era ridotto a una scepre o cespuglio no? ). Dato che tre capelloni non avrebbero mai trovato un passaggio insieme uno doveva andare da solo e toccò a me, mentre voi dove andaste a finire? - A Bolsena, dove c'era il comizio di Almirante che non era proprio, per usare un eufemismo, "nelle vostre grazie". Quante volte ne abbiamo riparlato, fu un evento storico, al palazzetto dello sport di Roma, come del resto, quello  dei Pink Floyd al Flaminio, lì c'era anche Brazza, ma quella è un'altra storia. Eh si, il periodo storico della "grande musica" l'abbiamo vissuto insieme a quello della contestazione, del pacifismo, degli hippies e ora mi dicevi che vorresti imparare a suonare la chitarra? - No, te lo dico chiaramente, anche con tutta la buona volontà non hai le mani giuste, con quelle dita troppo grosse:  non per niente nel tuo ambiente ti chiamano "il dottore contadino". Ma non voglio ora ritornare su tutte le avventure ( il primo gruppo anarchico castagnetano - primo dei nostri tempi -  te lo ricordi? Rimane solo una vecchia foto in bianco e nero che se la trovo te l'aggiungo sotto ) perché non si finirebbe mai, ma lasciami dire solo dell'ultima, quella del vino. Dicesti: "Dimostreremo che anche un commercialista e un impiegato possono fare un grande vino, all'altezza degli altri" e ne uscì un Chiusotorto che non aveva niente da invidiare a tanti bolgheresi e poi il Libèro, dedicato al tuo operaio che ci aiutò nei primi esperimenti, e poi l'Azzardo bianco - favoloso con gli aromi del traminer di Monteverdi. Ma ora basta coi ricordi, è stato bello e ci siamo "divertiti", nulla da recriminare.
                         Mi piace molto pensare che tu sia andato a cercare un posto  ( come tante volte abbiamo detto )  dove andare a stare, per passare gli ultimi anni in tutta tranquillità con le nostre famiglie; più adatto  di questa logora Italia a cui non ci sentiamo più di appartenere.
       Io spero tanto che tu lo trovi e nel caso, ricordati che noi siamo sempre quì...



L'ho trovata, è datata Maggio 1972


lunedì 18 settembre 2017

BAMBOCCIONI?

Becchi e bastonati -

                       Su questa annosa polemica riferita ai nostri giovani che non si impegnano a cercare lavoro,  è un continuo parlare a sproposito, con luoghi comuni e giudizi estremamente superficiali, per cui non posso esimermi dall' inserire una mia opinione, come al solito alternativa.
            Passi il fatto che i giovani di oggi ( intanto non si tratta della stessa fascia di ieri in quanto oggi si considerano anche quelli ben oltre i trent'anni ) godono ( per fortuna ) generalmente, di situazioni familiari che li aiutano a vivere, quando ci si contenta ovviamente di farlo con  una certa umiltà, in maniera  sufficientemente decorosa.
            Non posso accettare invece la solita sequela di accuse che arriva frequentemente a definire il giovane nella precaria situazione suddetta, una persona che perde anche la propria dignità. Sì perché dovrebbe adattarsi a tutte le occasioni, a qualsiasi tipo di attività, anche se non rispondente per niente alle sue aspirazioni, ampiamente sottopagata e ovunque dislocata ( magari all'estero ).
            Ebbene io dico che quì di vero e proprio sproloquio si tratta: Ma a cosa mirano questi, vogliono veramente pensare a difendere la dignità dei figli o a sgravarsi del peso che essi rappresentano mandandoli "fuori" a qualsiasi costo?
            Certo è anche vero che ci sono situazioni familiari in cui quella è l'unica opzione disponibile ma non diciamo che laddove la famiglia può ancora supportare questo che comunque è un forte "gravame", il giovane a casa oltre i trent'anni perde la sua dignità: - Ai sostenitori di queste tesi bisogna dire che innanzitutto dovrebbero conoscere meglio il significato di quella parola, dignità appunto.  Io dico che è proprio perché ai nostri giovani abbiamo insegnato che non dobbiamo perdere la nostra dignità assoggettandoci a fare cose che non ci piacciono o che vanno contro i nostri principi in nome di un misero guadagno che permette solo una parvenza di autonomia, non possiamo ora rivoltargli le carte in tavola.
             Si perché lavorare "fuori"  significa mettere in conto anche ( oltre ai sacrifici ) i costi di vitto e alloggio per cui si assiste al fenomeno di molta gente che per mantenersi al lavoro lontani da casa deve comunque ricorrere all'ausilio di una contribuzione familiare mensile:- E questo sarebbe l'essersi conquistati una posizione che garantisce la propria dignità? Al contrario, fare lavori malpagati ( per non dire farsi sfruttare ) magari al nero, con garanzie per la sicurezza sul lavoro, sui contributi pensionistici e sulla salute personale di cui non voglio nemmeno parlare, sacrificandosi perché essere lontani dal proprio ambiente familiare comunque pesa, e dover poi ricorrere al contributo familiare, questo si, è penoso e avvilente per l'essere umano ( e non parlerei di dignità ), una resa incondizionata a cui molti non si sentono di dover cedere.
              Non dico dunque che non dobbiamo spronarli a cercare o magari crearsi quel lavoro che possa essere l'opportunità di sostentamento per la realizzazione della loro vita e di una loro famiglia, ma comunque a questa fascia di giovani "in crisi"  dobbiamo almeno portare rispetto: cerchiamo di non farli sentire appunto "becchi e bastonati".


lunedì 14 agosto 2017

CREAZIONE O EVOLUZIONE ?

         Secondo i cosmologi più accreditati l'inizio dell'universo non ha affatto bisogno di un creatore ( forse non c'è un vero e proprio inizio nemmeno come big bang ), perché a livello subatomico le cosiddette "particelle" ( che in realtà non hanno nulla di quello che il senso comune identifica come particella ) emergono dal nulla continuamente e nel nulla scompaiono invertendo il famoso principio della termodinamica per cui "Nulla si crea e nulla si distrugge.." - principio che tuttavia resta valido a livello macroscopico.              

        Il creazionismo invece assume come fatto certo la precisa volontà di un Creatore, rinunciando a qualsiasi spiegazione o ricerca scientifica e abdicando di fatto ad una fede totale, che si appoggia più o meno liberamente, sulle cosiddette sacre scritture.
        Sembra essere un'eterna lotta tra ragione e fede che basandosi su principi tra loro incompatibili non avrà mai termine.
                                   In realtà le due strade che fino ad oggi hanno sempre corso parallelamente potrebbero ora trovare dei punti di tangenza: La scienza potrà forse trovare non più incompatibile l'ammissione di un creatore così come la fede, riconoscendo Galilei, ha ritenuto di poter convivere con la legittima indagine scientifica.
         In fin dei conti che cosa significava veramente la famosa frase di Einstein "Dio non gioca a dadi con l'universo"?
         Era la concezione chiamata "determinismo", la convinzione che ogni cosa fosse determinata da una precisa causa, regolata inderogabilmente da una precisa legge fisica e pertanto, conoscendo tutte le particolari leggi fisiche ( tradotte dalle relative formule matematiche ), si sarebbe dovuto arrivare ad una teoria unificata che avrebbe spiegato tutta l'evoluzione dell'universo fino ad oggi, e cosippure completamente, quella futura.
                        Un sogno che doveva fatalmente scontrarsi con le nuove visioni aperte da una assai "bizzarra" meccanica quantistica, un quadro che sconvolgeva completamente quel determinismo e ci portava a pensare che probabilmente Dio, con l'universo, stava veramente giocando a dadi.

                        La terza ipotesi: il biocentrismo.               

                     Un albero che cade nel bosco fa rumore? Se ci pensate un po' capirete che no, non fa alcun rumore perché il rumore esiste solo nella testa di chi ascolta e quindi se non c'è nessuno ad ascoltare, non c'é alcun rumore.  Allo stesso modo tutte le percezioni umane, colore odore, sapore ecc.. non esistono di per sé ma solo nella nostra mente; noi siamo pertanto il centro creatore e ciò che cessiamo di percepire è come se svanisse in un limbo di estenza/non esistenza.  
           Sono concezioni strettamente connesse con le sconcertanti scoperte dei comportamenti delle particelle subatomiche ( meccanica quantistica ): dislocazione, emersione dal nulla e disintegrazione nel nulla, il tutto senza alcuna causa. Ma tutto, a dispetto di ogni logica e ragionamento a noi consueti è  ora provato e verificato; Si ha la precisa impressione ( almeno per me )  che veramente qualcuno lassù si diverta tanto a farci impazzire oppure,dall'alto del Suo scranno, abbia deciso che questa è la giusta punizione per la nostra continua e insaziabile curiosità.
                                          E' impressionante l'analogia di queste idee con quelle di un filosofo nato nel 1685  BERKELEY    (essere significa essere percepiti); comincia a intravedersi anche la possibilità di qualche interazione tra futuro e passato.  vedi quì 
      
            Per concludere dirò che anche l'evoluzionismo darwinista ha oggi subito una completa revisione, nel senso che tutta l'impostazione esclusivamente ambientalistica ha dovuto essere integrata e contemperata con le nuove conoscenze della genetica acquisite da  trent'anni a questa parte.
          L'ambiente ha certo mantenuto una certa parte di importanza nella selezione naturale, ma un'altra grande parte è stata ora assegnata alla variabilità genetica che agendo in modo del tutto casuale ( sarà un caso? ) introduce continuamente varianti ( errori nel DNA ) : - Questi, quando portano ad una migliore funzionalità, o per meglio dire ad un "guadagno"  ( la natura è strutturata in senso utilitaristico/opportunistico ) possono attecchire, cioè dare vita ad una nuova linea riproduttiva, in tempi anche rapidi che non sono affatto quelli "geologici"  che abbiamo creduto fino a ieri.

Perché i sessi sono due?



lunedì 7 agosto 2017

L'OBBLIGO DEI VACCINI

            La proliferazione - la reale necessità - la legittimità dell'obbligo - Gli affari che stanno sotto. 

 

                            Possiamo dire che nessuno ( salvo la solita eccezione che conferma la regola ) si sogna di mettere in dubbio la validità scientifica e l'utilità diretta dei vaccini: veniamo da una popolazione che ha vissuto direttamente sulla propria pelle i benefici portati dall'introduzione della vaccinazione di massa per quanto riguarda il vaiolo e la poliomielite, quelli che per la mia generazione erano gli unici consigliati ( non obbligatori ma consigliati ) in età scolare, Oltre quello per la tubercolosi, benefici che hanno portato alla totale scomparsa di quelle terribili malattie.

           Oggi, come conseguenza ( potrebbe sembrare ) di alcuni casi di malattie come meningite o morbillo che tuttavia non hanno mai scatenato superamento dei livelli di guardia da sempre verificatisi, siamo stati assaliti dalla sindrome dell'epidemia con le soluzioni più estreme che mai avevamo viste nella storia di questo paese:
- Quella dell'introduzione di una vaccinazione obbligatoria in età prescolare con un mix di 12 ( poi ridotti a 10, per ora ) vaccini contro un serie di patologie da scongiurare, garantendo su alcuni fronti che non esiste alcun tipo di rischio da vaccino, o suggerendo su altri ( evidentemente meno radicali ) che comunque i rischi sono sempre minori dei mali, è la tesi dominante ormai passata a livello di governo e che sicuramente entrerà a far parte della norma.
            Chi poi la rispetterà e quali saranno le conseguenze della mancata applicazione è tutto da vedere: Già in qualche regione del Nord si parla di non applicazione dell'obbligo.
            Ma torniamo al dunque, cioè sulla necessità: si ritiene davvero che l'esecuzione a tappeto con tutti i vaccini disponibili sia cosa giusta e priva di controindicazioni?
             In teoria io riterrei di si, se i risultati ottenuti fossero quelli sbandierati e le garanzie di sicurezza quelle fornite dalla ministra dovremmo essere proprio dei cretini a rifiutarci di accettare cotanta gratuita assistenza; Senonché ci sono alcuni "piccoli" particolari che ci spingono ad effettuare ragionamenti un po' diversi: - Ci sono diverse testimonianze sui danni neurologici irreversibili occorsi a bambini nelle immediate adiacenze della vaccinazione ( poche portate in tv e molte di più sui giornali ) e generalmente identificate in vero e proprio autismo.
            Certo sarà difficile dimostrare il collegamento quando a farlo dovrebbe essere proprio quella classe medica che è la prima a difendere il vaccino a spada tratta ( ci si rifiuta a priori di indagare sui casi, perché l'ammissione di un eventuale collegamento non è ammesso dalla medicina ufficiale - alla grazia del metodo scientifico! ), questo mi ricorda tanto una lunga discussione che ci fu a suo tempo sul metodi Di Bella che indusse un illustre studioso non allineato a dire: - "Sarebbe stato meglio se voi aveste guardato di più nel cannocchiale del pisano!"
Epatite B: Il silenzio assordante...
           Ma ritengo che anche l'aspetto economico non sia da considerare secondario nella questione poiché sappiamo a quali livelli di corruzione si sia arrivati speculando anche sulla salute della gente, quando ci sono di mezzo enormi giri di denaro. Noi che non siamo nati ieri ( ma se voi lo siete farete meglio ad informarvi ) ci ricordiamo troppo bene cosa fece il sig. ministro della sanità De Lorenzo ( e consorte ) , Poggiolini ecc..che con vaccini ricavati a costi bassissimi (poiché la plusvalenza andò in tasca ai suddetti ) appestarono di AIDS ed epatite.
            Non so se il ministro sia ancora in galera ( ne dubito ) ma secondo il mio personale codice ( assai diverso dal codice penale vigente ) tali persone andrebbero impiccate (come ai buoni vecchi tempi ) al più alto pennone della nave.

E il diritto a decidere del proprio corpo - ne vogliamo parlare?

 da Critica Scientifica di Enzo Pennetta   che invito a leggere riporto quanto sotto:
    ...Sulle reazioni avverse è stato pubblicato proprio questa estate e ripreso da Wired un articolo nel quale si denunciava che esse venivano nascoste per non dare spago ai no-vax.
Sugli interessi economici siamo d’accordo, ma se la nutella venisse imposta obbligatoriamente ai bambini il problema sarebbe non meno grave.
Riguardo agli obblighi qui siamo ben oltre, si tratta di imporre di introdurre qualcosa nel nostro corpo sul quale rivendico la sovranità assoluta.
Lo Stato può vietare l’assunzione di una sostanza o obbligare a compiere un’azione ma disporre del corpo in quanto tale no.
Riguardo i vantaggi delle campagne di vaccinazione ci sono precedenti storici anche di segno opposto, non parlo di studi ma di storia.                     

E’ inoltre fuori luogo presentare la scienza come un soggetto immacolato al di sopra delle bassezze umane ed esente da errori o conflitti di interessi perché tutti ricordano bene gli scandali delle pandemie di H1N1 (suina) e H5N1 (aviaria) che hanno procurato danni incalcolabili all’economia ma fatto arricchire i produttori di vaccini (per la H1N1 vennero spesi nel 2009 ben 400 milioni di Euro per produrre 24.000.000 di dosi  di cui ne vennero utilizzate solo 700.000). Su quella questione emersero pesanti e documentati conflitti di interesse da parte di responsabili delle autorità sanitarie legati alle case farmaceutiche.                           


             Concludendo, signori della Corte, vi dovrete accorgere che non abbiamo più alcuna fiducia in Voi, persino gli anziani l'hanno persa ( quelli che ora stanno boicottando anche la vaccinazione antinfluenzale ) ed anzi, ciò che richiedete così imperiosamente induce molto spesso a fare il contrario,  si, perché quando la fiducia si è persa, è ben difficile riconquistarla. 

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