In Svizzera
E' dagli anni 80 che gli architetti ( si, perché l'aspetto estetico sembra che in questo paese sia appannaggio esclusivo di questa categoria) si occupano di superamento delle barriere architettoniche ( con risultati piuttosto deludenti ) e di estetica dei fabbricati urbani mentre l'estetica del paesaggio naturale, rurale più o meno soggetto ad utilizzazione agricola, sembra una questione del tutto aliena in Italia.Ma vediamo invece cosa succede nella tanto snobbata Svizzera.
Da cinque anni una specifica legge federale fa erogare 'contributi per la qualità del paesaggio' agli agricoltori. E il 70% di quelli elvetici se ne giova, integrando il proprio reddito e contribuendo enormemente alla gestione paesistica. Che ricordiamolo bene, non comporta solo benefit dal punto di vista ambientale o turistico, ma anche minori spese per la gestione del territorio e per evitare le emergenze date dal degrado idrogeologico (in Italia un elevatissimo numero di Comuni ha criticità idrogeologiche).
Molto praticamente in Svizzera fare un pagliaio all'aperto vale 180 franchi, un muretto a secco 100 franchi, un albero piantato 15 franchi, un prato di narcisi 800 franchi a ettaro.
Ora, prevedere cosa direbbe un Sindaco se gli si chiedesse di fare altrettanto è estremamente facile: "Non abbiamo soldi per queste iniziative". Caro Sindaco, risponderei, "si può incentivare anche senza erogare contributi, semplicemente detassando oppure detraendo certe opere meritevoli da una tassazione complessiva che è forse la più alta d'Europa, ci avete mai pensato?".
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