FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

sabato 20 agosto 2022

GLI ULTIMI NATIVI

 l'accordo per le "riserve"

    Nel 1854, siglando un trattato con Washington, Capriolo Zoppo della tribù Duwamish scrive al presidente Franklin Pierce, Contemporaneamente Edward Curtis ritrae gli ultimi signori della prateria.








                   Il GRANDE CAPO che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra. Il grande Capo ci manda anche espressioni di amicizia e buona volontà. Ciò è gentile da parte sua poiché sappiamo che egli non ha bisogno della nostra amicizia in contraccambio.

" Ma come potete comprare o vendere il cielo, il calore della terra? Questa è un'idea strana per noi.Noi non siamo proprietari della freschezza dell'aria o dello scintillio dell'acqua: Come potete comprarli da noi? Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. Ogni ago scintillante di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni goccia di rugiada nei boschi oscuri, ogni insetto ronzante è sacro nella memoria e nell'esperienza del mio popolo.    La linfa che circola negli alberi porta le memorie dell'uomo rosso.


Un guerriero ASSINIBOINE con una giovane aquila. Sono circa 300 oggi le comunità indiane riconosciute dalle autorità federali americane; altre 150 invece sono del tutto ignorate.

       I morti dell'uomo bianco dimenticano il paese della loro nascita quando vanno a camminare tra le stelle. Noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi. I fiori profumati sono nostri fratelli. Il cervo, il cavallo e l'aquila sono nostri fratelli. Le creste rocciose, le essenze dei prati, il calore del corpo dei cavalli e l'uomo, tutti appartengono alla stessa famiglia. Perciò, quando il grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra, ci chiede molto.

      Egli ci manda a dire che ci riserverà un posto dove potremo vivere comodamente per conto nostro: Ma non sarà facile perché tutta questa terra per noi è sacra. L'acqua scintillante che scorre nei fiumi e nei torrenti non è soltanto acqua, ma è il sangue dei nostri antenati. Se noi vi vendiamo la terra, voi dovete ricordare che essa è sacra e dovete insegnare ai vostri figli che essa è sacra e che ogni tremolante riflesso nell'acqua limpida del lago parla di eventi e di ricordi nella vita del mio popolo.

Danza di guerra nel villaggio Sioux prima della partenza per la battaglia.

      Noi sappiamo che l'uomo bianco non capisce i nostri pensieri. Una porzione della terra è la stessa per lui come un'altra, perché egli è uno straniero che viene nella notte e prende dalla terra qualunque cosa gli serve; quando l'ha conquistata egli si sposta, lascia le tombe dei suoi padri dietro di lui e non se ne cura. Egli strappa la terra ai suoi figli e non se ne cura. Le tombe dei suoi padri e i diritti dei suoi figli vengono dimenticati. Egli tratta sua madre Terra e suo fratello il Cielo, come cose che possono essere comprate, sfruttate e vendute, come fossero pecore o perline colorate.

       Non c'è alcun posto quieto nelle città dell'uomo bianco. Alcun posto in cui sentire lo stormire delle foglie in primavera o il ronzio delle ali degli insetti. Il rumore delle città ci sembra soltanto che ferisca gli orecchi. E che cosa è mai la vita se un uomo non può sentire il grido solitario del lupo o i discorsi delle rane attorno a uno stagno di notte? L'aria è preziosa per l'uomo rosso poiché tutte le cose partecipano dello stesso respiro. L'uomo bianco non sembra accorgersi dell'aria che respira e come un uomo da molti giorni in agonia, è insensibile alla puzza.

       Ma se noi vi vendiamo la nostra terra voi dovete ricordare che l'aria è preziosa per noi e che l'aria ha lo stesso spirito della vita che sostiene. E se noi vi vendiamo la nostra terra voi dovete tenerla da parte  come sacra. Queste sono le mie condizioni: l'uomo bianco deve trattare gli animali di questa terra come fratelli, perché qualunque cosa capita agli animali, presto capita all'uomo. Tutte le cose sono collegate. Voi dovrete insegnare ai vostri figli che il terreno sotto i loro piedi è la cenere dei nostri antenati. Affinché rispettino la terra dite ai vostri figli che la terra è ricca delle vite del nostro popolo. Insegnate ai vostri figli quello che noi abbiamo insegnato ai nostri, che la terra è nostra madre. Qualunque cosa capita alla terra, capita anche ai figli della terra.Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all'uomo, è l'uomo che appartiene alla terra. Questo noi sappiamo: tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Non è stato l'uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo e qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a sé stesso.

           Ma noi considereremo la vostra offerta di andare nella riserva; importa poco dove spenderemo il resto dei nostri giorni. I nostri figli hanno visto i loro padri umiliati nella sconfitta e i nostri guerrieri hanno provato la vergogna.E dopo la sconfitta essi passano i loro giorni nell'ozio e contaminano i loro corpi con cibi dolci e bevande forti.Poco importa dove passeremo il resto dei nostri giorni: essi non saranno molti. Quando l'ultimo uomo rosso sarà scomparso e il suo ricordo sarà solo l'ombra di una nuvola che corre sulla prateria, queste spiagge e queste foreste conserveranno ancora lo spirito del mio popolo perché ha amato questa terra come il neonato ama il battito del cuore di sua madre. 

"Parlando con gli spiriti" una delle immagini più belle del libro The North American Indian di Edwuard Curtis. La suggestione delle foto di ieri non deve far dimenticare la drammatica realtà di oggi: il trauma culturale, il senso di alienazione e la grande povertà hanno reso gli "uomini rossi" un popolo ad alto rischio di alcolismo.

Momento culminante della danza del sole, cruento rito in cui i giovani ( un Assiniboine in questo caso ) sfidano il dolore danzando con una corda di cuoio assicurata al petto attraverso una profonda incisione.
Battuta di caccia

Indiani Hopi accompagnano via fiume una sposa alla cerimonia presso il vicino accampamento. A prua troneggia l'aquila calva, da sempre simbolo di potenza e forza tra indiani

 

                           Un " pellerossa " impegnato nella pesca sul fiume

 

   Donne della tribù HOPI con i caratteristici abiti tradizionali, attingono acqua alla sorgente. La tribù vive oggi in un territorio desertico e inospitale sull'altipiano del Colorado, tra il fiume omonimo e il Rio Grande, entro antichi villaggi di pietra. Uno di questi, Old Oraibi, risale a mille anni fa.

 






THE CHEROKEES - Gli ultimi indiani d'America

                           Meglio sarebbe dire " natives " ma ormai non sarà più possibile correggere l'errore nato con l'epopea cinematografica.

 Two nations, one people.

           More than 150 years ago, the Cherokees of the North Carolina follow separate paths as they seek to keep thair tribal soul while making in the outside world.


 A ceremonial dancer wears paint and feathers adapted from the dress of his Plain forebears at the Cherokee National Holiday Powwow.













  During the busy season in Cherokee, North Carolina, he earned cash posing for snapshots: All tourists want is your indian face, so that's what you sell.Off-season work at home is scarce;when last heard from, Grant was headed for South Carolina where friends think he may have landed a factory job.




NORTH CAROLINA - Rusting visage of Sequoyah, the indian scholar who in the 1800s devised a writing system for the cherokee language, rises above the tourist clamor in Cherokee.  A gateway to Great Smoky Mountains National Park the headquarters of the Eastern Band is a Jumble of storefronts, neon signs, and tepees that draws nearly six million visitors each year to the Cherokee reservation.





Charmed by his act, a french tourist plants a kiss on Henry Lambert in the town of Cherokee.By chiefing - posing for visitors - for 44 years, he has earned enough money to educate six children and pay for his home.
         The tourists love this look, Lambert says, so, i'll be chiefing this way until Gabriel blows his horn.




                                       "  Parhaps the Mountains were calling me to return, for i could get no rest in my soul until i agreed to follow "...
wrote the cherokee poet Marijo of her 1992 move from western Tennessee to the Great Smoky Mountains.
       Hiding in the highland forest to evade forced removal, precedessors of the eastern band planted the seeds of a separate nation.
       Cedar and oak sheltered them; deer and trout susteined them.
 
 



The trail of tears.
                  Many white americans acknoledged the agrarian skills of the Cherokee,Creek and Seminole as well as their adoption of european customs - dubbing them the Five Civilized Tribes of  the Southeast. Yet the settlers' desire for more farmland overcame their admiration. They demanded that the indians go. The president Jackson responded by signing the Indian Removal Act of 1830, setting the stage of a tragic saga - the killing exodus along the TRAIL OF TEARS to what later became Oklahoma.
                  A minority faction of Cherokee agreed to emigration of the entire nation by signing the treathy of New Echota in 1835. But news of calamities suffered by other tribes being forced west strengthened the resolve of some cherokee to stay on their ancestral land.
                   Despite a U.S.Supreme Court ruling that allowed the Cherokee to remain, most were rounded up by soldiers and detained in concentration camps.
                   A thousand or more others fled into the Great Smoky Mountains and became the ancestors of today's Eastern Band. Following distraous relocations by river under military control, principal chief John Ross negotiated with Gen.Winfield Scott to permit the Cherokee to conduct their own removal overland.   Beginning in August 1838, the remaining detainess - 12.000 in all - set out in 13 ragtag parties. By the time the last exiled Cherokee arrived in Oklahoma in 1839, the forced march had claimed as many as 4.000 lives.


                Adding a golden moment to their memory books, cheerleaders launch a parking-lot pep rally before Sequoyah High School homecaming game. Originally an orphanage housing indian children who lost parents during the civil war, the school serves some 300 Native American boarding and day students who take courses degned with an indian perspective.





Down to the smallest flutter of sacred eagle feathers, a chile learns a Cherokee dance from his grandfather.The elder fashions buckskin and buffalo hide into fancy Plains dress;
Traditional Cherokee dress was simpler and earthier in color.
"We mix upour indian regalia and customs a lot, says the Cherokee,"but we've still got our old ways.












Sporting a haircut in praise of pro basketball idol
Shaquille O'Neal, at far right is proof that pop culture is making inroads into Snowbird North Carolina, among the most isolated and traditional of Cherokee communities.
                      Two brothers wear mohawks, a hairstyle borrowed from the Iroquois of the Northeast.
               Yet, for the boys custom stops there.
They don't like the traditional food we eat like bean, bread, mustard geens and corn meal, says their aunt, they'd rather eat at McDonald's.



COCHISE capo degli Apaches


Il guerriero non è uno che combatte, perché nessuno ha il diritto di togliere un'altra vita. Il guerriero, per noi, è colui che si sacrifica per il bene degli altri. Suo compito è prendersi cura degli anziani, degli indifesi, di coloro che non possono provvedere a se stessi e, soprattutto, dei bambini, futuro dell'umanità.
Toro Seduto (1831-1890 circa), Hunkpapa Sioux.

§§§§§    


Vi è molto di folle nella vostra cosiddetta civiltà.
Come pazzi voi uomini bianchi correte dietro al denaro, fino a che ne avete così tanto, che non potete vivere abbastanza a lungo per spenderlo.
Voi saccheggiate i boschi e la terra, sprecate i combustibili naturali.
Come se dopo di voi non venisse più alcuna generazione, che ha altrettanto bisogno di tutto questo.
Voi parlate sempre di un mondo migliore, mentre costruite bombe sempre più potenti per distruggere quel mondo che ora avete.
(Tatânga Mânî-Bufalo che Cammina, Assiniboine-Stoney)
 
PIEDE DI CORVO

"Che cos'è la vita? È il lampo di una lucciola nella notte. È il respiro di un bufalo d'inverno. È la piccola ombra che corre sull'erba e si perde nel tramonto."
"Piede di corvo", Capo guerriero e oratore
La Nazione dei Piedi Neri (Aamsskáápipikani, Pikuni), ufficialmente chiamata Tribù dei Piedi Neri della Riserva del Montana, è una tribù riconosciuta a livello federale del popolo Siksikaitsitapi con una riserva nel Montana. I membri della tribù appartengono principalmente alla banda dei Piedi Neri Piegan (Ampskapi Piikani) della più ampia Confederazione dei Piedi Neri che si estende tra Canada e Stati Uniti. (Oggi sono circa 17000)

Canto Navajo

Non avvicinarti alla mia tomba piangendo.
Non ci sono.
Non dormo lì.
Io sono come mille venti che soffiano.
Io sono come un diamante nella neve, splendente. Io sono la luce del sole sul grano dorato.
Io sono la pioggia gentile attesa in autunno.
Quando ti svegli la mattina tranquilla, sono il canto di uno stormo di uccelli.
Io sono anche le stelle che brillano, mentre la notte cade sulla tua finestra.
Perciò non avvicinarti alla mia tomba piangendo. Non ci sono.
Io non sono morto.

                                                              •Art Thomas Blackshear

Oscar :  l’Academy si scusa con la nativa americana Piccola Piuma che lesse la lettera di Marlon Brando ( 1973 ) di rifiuto del premio

( SONO PASSATI 50 ANNI - Piccola Piuma ne ha 75 ed è malata di cancro in fase terminale.)

ORA ANCHE LE SCUSE SONO RIFIUTATE

 §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§


domenica 14 agosto 2022

LA VESPA VELUTINA ARRIVATA ANCHE IN TOSCANA

L’arrivo e la diffusione di specie aliene è una delle principali cause di perdita di biodiversità. Da alcuni anni l’Europa sta affrontando l’invasione di una specie particolarmente temibile, il calabrone dalle zampe gialle Vespa velutina nigrithorax.

  a sn il Calabrone asiatico/Calabrone a zampe gialle: la Vespa velutina; a dx il Calabrone europeo Vespa crabro

A causa della sua flessibilità ecologica, rapidità di dispersione e specializzazione nel predare le api, questo calabrone desta grande preoccupazione dal punto di vista ecologico ed economico. A differenza dell’ape asiatica (Apis cerana), infatti, la nostra ape (Apis mellifera ligustica) non riesce a difendersi adeguatamente. Oltre alle api – che rappresentano l’80% della dieta proteica delle larve di velutina in ambiente urbano e il 45-50% in ambiente rurale – il calabrone preda anche altri importanti impollinatori (bombi, megachilidi, farfalle, etc).

Danni secondari, ma non trascurabili, sono quelli ai frutti maturi, prediletti dagli esemplari adulti di velutina

Il tasso di aggressività verso l’uomo è analogo a quello del calabrone europeo. In prossimità dei nidi però l’attacco può essere violento: 8-12 punture possono provocare un avvelenamento che richiede il ricovero in ospedale.

All’inizio del mese di aprile 2020 sono ricominciate le segnalazioni di Vespa velutina nelle provincie di La Spezia e quelle di Massa e Carrara dove erano state segnalate la prima volta nel 2007.

Fai una segnalazione

elimina nido -     Da ogni nido di velutina potrebbero nascere, l’anno successivo, altre 30-40 colonie. Scopri come distruggerli nella tua zona.

Fai trappole     

sito http://www.stopvelutina.it/notizie/

======================================================