FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

venerdì 31 agosto 2018

TEMPO DI VESPE

CALABRONI

 Vespa Crabro - Detta CALABRONE sono i parenti più grandi delle comunissime vespe, come queste assai temibili per i loro grossi pungiglioni e le pericolose ( anche per l'uomo ) dosi di veleno che iniettano generalmente solo nelle api di cui sono accanite cacciatrici. Di carattere estremamente mansueto, bisogna proprio andarle a stuzzicare per farsi pungere, a differenza delle comuni più piccole vespe ed altri vespidi. L'aculeo, liscio e affilato sembra essere fatto apposta per penetrare il corpo delle api e con altrettanta facilità viene ritratto ( le api invece pungono soltanto per difesa ma il loro pungiglione dentellato rimane spesso nei tessuti del nemico tanto che strappandosi provoca la morte dell'insetto ).Il comportamento all'interno dell'alveare è molto simile a quello delle api: quando le larve reclamano cibo ogni adulto esce all'esterno a fare incetta di ragni, altri insetti, polpa di frutta o nettare di fiori. La regina, sollevata da tali incombenze, continua a deporre quante più uova possibile. Nel corso dell'estate il nido conterà fino a tremila individui e tuttavia la vita della colonia durerà una sola estate.           Con l'autunno, il freddo uccide tutte le operaie e la vecchia regina. I maschi ( fuchi ) escono all'esterno della colonia in voli nuziale e muoiono subito dopo aver espletato il loro compito. Sopravviveranno solo alcune femmine  nate anch'esse in autunno e che, a differenza delle operaie, sono fertili. Attenderanno la primavera successiva per fondare nuovi effimeri regni.







Ha catturato la sua preda preferita: l'ape.

I tre "ocelli " sopra la testa servono solo per l'orientamento: anche senza sole sono in grado di orientarsi perfettamente    

                            le nostre api - impariamo qualcosa :  
Sapevi che ci sono enzimi vivi nel miele?
Sapevi che a contatto con un cucchiaio di metallo questi enzimi muoiono? Il miglior modo di mangiare il miele è con un cucchiaio di legno, se non lo trovi usa uno di plastica.
Sapevi che il miele contiene una sostanza che aiuta il cervello a funzionare meglio?
Sapevi che il miele è uno dei cibi rari sulla terra che è l'unico che può sostenere la vita umana?
Sapevi che le api hanno salvato la gente dalla fame in Africa?
Sapevi che basta un cucchiaio di miele per sostenere la vita umana per 24 ore?
Sapevi che il propoli prodotto dalle api è uno dei più potenti ANTIBIOTICI naturali?
Sapevi che il miele non ha data di scadenza?
Sapevi che i corpi dei grandi imperatori del mondo furono sepolti in bare d'oro e poi ricoperti di miele per evitare la putrefazione?
Sapevi che il termine "LUNA DI MIELE" deriva dal fatto che gli sposi consumavano miele per la fertilità dopo il matrimonio?
Sapevi che un'ape vive meno di 40 giorni, visita almeno 1000 fiori e produce meno di un cucchiaino di miele, ma questo, per lei

, è il lavoro di una vita?
Grazie API!           

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Le ricette della cucina castagnetana

Nel regno del conte Dracula  

Dalla trincea sul Don - inverno 1942

Oltre i miei gatti

L'ultimo rimatore

L'ultimo anarchico

Perchè i sessi sono due?

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martedì 28 agosto 2018

  DIMINUIZIONE DELLA CONOSCENZA

                              Oggi si crede che rispetto ai nostri antenati l'uomo moderno conosca quasi tutto:è purtroppo un ingiustificabile caso di autoadulazione; su gran parte degli argomenti i nostri antenati ne sapevano molto più di noi.
           E' vero che la loro supposta conoscenza si è poi rivelata del tutto illusoria, ma la medesima cosa, con tutta probabilità sarà detta anche della nostra. Qualcuno davvero suppone che le nostre credenze circa la psicoanalisi, la medicina o gli atomi o l'economia saranno considerate come ragionevoli tra un centinaio d'anni da oggi? Dunque, in tutta onestà non possiamo confrontare ciò che noi pensiamo di conoscere con ciò che pensiamo che i nostri antenati conoscessero; piuttosto, dovremmo confrontare ciò che noi pensiamo di conoscere con ciò che essi pensavano di conoscere.
E allora apparirà chiaro che ne sapevano ben più di noi.
                              Tu sai caro lettore quando è iniziato il mondo ? Se leggi i libri di Jeans ( 1877 - 1946 ) e Eddinghton ( 1882 - 1944 ) avrai una vaga idea che è successo un bel po' di milioni di anni fa ma difficilmente riuscirai a farti un'idea più precisa:
             Ma trecento anni fa qualsiasi uomo istruito conosceva quella data proprio come noi conosciamo la data della scoperta dell'America. L'arcivescovo Usher ( James Usher, prelato irlandese 1581 - 1656 ) accertò che il mondo fu creato nel 4004 avanti Cristo e il dottor Lightfoot (Joseph B.Lightfoot, teologo inglese 1828 - 1889 ) vicerettore dell'università di Cambridge, riuscì a dimostrare grazie ad un ingegnoso argomento, che l'uomo iniziò a esistere il ventitré di Ottobre di quello stesso anno, alle nove del mattino. La scienza moderna impallidisce!
              Ma prendiamo i terremoti. Noi non possiamo sapere quando avverranno è perché. Ma nel 1700 quando molte persone furono sorprese dall'inusuale fenomeno di un terremoto in Massachussets, Thomas Prince, pastore dell'Old South Church di Boston, fu perfettamente in grado di darne ragione: Il terremoto era dovuto alla presunzione del sig. Benjamin Franklin che per mezzo dei suoi parafulmini aveva maleficamente evitato la morte di varie persone che dovevano invece esserne colpite e uccise ( a compimento della volontà divina ). A Boston, disse l'eminente teologo " sono stati eretti molti più parafulmini che nel resto del New England e Boston è stata perciò più duramente colpita. Oh, niente sfugge alla potente mano divina!" ...             19 Aprile 1931.
               B. Russell  APPROFONDIMENTI
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lunedì 13 agosto 2018

STOCCAFISSO

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 21 )   IL NOSTRO STOCCAFISSO  
 Che non si dica che  nella cucina tradizionale di questo paese  non esiste il pesce:  In effetti bisogna riconoscere che il rapporto col mare in questa zona è sempre stato assai limitato sia per condizioni storiche naturali di ambiente malsano e malarico su tutta la costa ( ne rimane testimonianza il padule di Bolgheri, ora nostro fiore all'occhiello ) sia perché dal mare arrivavano incursioni militari  di predazione  ( da quì le numerose torri di avvistamento  sulle colline ). Per cui non si è mai avuta una vera e propria  attività di pesca, anche a causa di una costa del tutto priva di approdi naturali; ma questa è un'altra storia. Voglio invece spendere due parole  proprio sullo stoccafisso che come sapete è merluzzo  essiccato al sole e all'aria oppure oggi anche reperibile in freschi ed ottimi filetti: Da non confondere con le stesse assai simili confezioni di PANGASIO, pesce  di provenienza indocinese, pesce di acqua dolce pescato essenzialmente nel Mekong ,  uno dei fiumi più inquinati del globo , pesce che, sebbene venga dichiarato esente da sostanze pericolose, non lo prenderei mai, nemmeno regalato.  Ma torniamo al nostro buon merluzzo che se essiccato andrà tenuto a bagno almeno una notte per farlo rinvenire , con frequenti cambi d'acqua  o meglio, in acqua corrente.Oltre al fatto che prima ancora, a secco, andrebbe  battuto un po' per favorirne
l'ammorbidimento: Ma chi me lo fa fare? Ora che trovo confezioni di ottimi filetti freschi congelati a prezzi contenuti non ho la minima esitazione ad optare per questa soluzione (oltretutto privo di lisca ). 
                                                                                                                                                          
        4 persone                                                                                                                                   
                        1 Kg di filetti di merluzzo;                                                                                        
                         3 cipolle bianche;                                                                                                     
                         500 gr.  pelati;                                                                                                          
                         500 gr. passata di pomodoro;                                                                                   
                         Olio, sale e pepe q.b.                                                                                               
                         1 bicchiere di vino bianco secco;                                                                                                                                                                                                                                      
                                               Particolare attenzione dedico sempre allo sfritto di base per evitare la formazione delle tossine prodotte dalla cottura troppo lunga o temperature troppo alte, che poi sono ciò che rende il piatto pesante e indigesto: quando come in questo caso abbiamo un bel tegame pieno di cipolla  consiglio di procedere nel modo seguente  e il vostro fegato ve ne sarà sempre grato.         
   Avviare la cottura della cipolla tritata grossolanamente da sola, senza olio, per almeno dieci minuti a tegame chiuso, rimescolando negli ultimi minuti.  A questo punto che la "botta" principale l'ha già avuta,  mettiamo qualche filo d'olio, ma senza eccedere perché ne aggiungeremo ancora in un secondo tempo, rimescoliamo e lasciamo soffriggere senza coperchio finché sarà imbiondita, con la pazienza di rimescolare quasi continuamente. Il più è fatto: mettere il merluzzo spezzettato e diliscato nonché strizzato per eliminare la molta acqua che contiene, fare andare a fuoco vivo almeno cinque minuti poi sfumare con vino bianco.- Abbassare la fiamma ed ora aggiungere la quantità di olio definitiva secondo il proprio gusto, sale e pepe ( ma io preferisco una spruzzata di peperoncino in polvere ) i pelati e la passata. Riportare in cottura a fuoco lento rigirando spesso, per quasi un'ora, finché il sughetto da liquido sia diventato cremoso. 
                               Un buon bianco secco ben freddato sarà ideale ma, come in tutti i piatti ricchi di pomodoro, anche col pesce si abbina bene un buon rosso leggero, a temperatura ambiente. 

                                                                          Buon appetito!          

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sabato 11 agosto 2018

SESSO E FELICITA'

                             Ci hanno sempre ripetuto che il sesso fu inflitto ad Adamo ed Eva come punizione dopo la caduta. A tutt'oggi per quello che sono riuscito a capirne, tendo ad essere d'accordo con questo punto di vista poiché quasi tutti gli uomini e le donne che conosco soffrono intensamente per i suoi meccanismi.  Tu, lettore, puoi metterti la mano sul cuore e dire che dal sesso e dalle sue conseguenze hai tratto più piacere che dolore?

                   Ai vecchi tempi della supremazia maschile la questione era ben più semplice:gli uomini prendevano quello che volevano e le donne si rassegnavano. In questo modo metà della razza umana era felice e l'altra metà infelice. L'obiettivo dei riformatori era quello di rendere le donne felici quanto gli uomini ma il risultato è stato che hanno reso gli uomini infelici quanto le donne.

                             O la moglie si stanca del marito o il marito si stanca della moglie; se la moglie è abbastanza devota può riuscire a nascondere il disgusto che le ispirano le abitudini del marito.Nel qual caso riverserà tutta la sua insoddisfazione sui figli.Oppure potrebbe cercare una distrazione altrove e allora potrebbe diventare una professionista della menzogna spingendo il marito alla più sfrenata gelosia.

                              Se invece è il marito a stancarsi per primo egli potrebbe, se uomo di alti principi, rifugiarsi nella sua educazione e nel duro lavoro, ma prima o poi la tensione diventerà insopportabile e in un modo o nell'altro dovrà spezzarla o ne sarà spezzato. Qualche volta si cerca una soluzione nel divorzio ma le stesse ragioni che hanno portato a un primo divorzio possono tranquillamente portare ad un secondo od anche ad un terzo.

                Una discreta quantità di problemi nasce dalla confusione tra l'amore romantico, che è un impulso anarchico e poetico e il matrimonio, che è un'istituzione sociale. Comunque la si voglia vedere è chiaro che ai nostri tempi sia il precetto che la pratica sono in qualche modo in difetto: spesso il matrimonio moderno non riesce a rendere felice né il marito né la moglie e fallisce anche nel dar vita a figli soddisfacenti che sono lo scopo del matrimonio in quanto istituzione.  I figli dei matrimoni moderni sono pochi, nervosi e inquieti, circondati da un clima di ansia in cui è impossibile prosperare; o vengono del tutto trascurati dalle madri o seguiti con fin troppa sollecitudine. In un modo o nell'altro la vecchia istituzione matrimoniale sembra essere in un vicolo cieco.

San Diego - California.    5 Agosto 1931.       Qualcos'altro di Bertrand Russell

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martedì 7 agosto 2018

RUSSIA - Capitolo 3°

Il rientro

III°)  -  L'odissea del rientro.

                                    Fortuna volle che ci fosse un altro accanto a mio padre, un calabrese, un certo Lamberti, anche lui abituato a trattare con i cavalli; un "piccoletto" di fisico ma dotato di una particolare intelligenza, un vivido esempio di quella abilità tutta nostra di mettere a frutto la capacità di arrangiarci nelle peggiori situazioni, di riuscire sempre e in qualche modo a uscirne.
                Insieme avevano capito che l'unica cosa da fare era di spostarsi nell'immensa sconosciuta e disorientante landa bianca, alla ricerca di qualche casolare di campagna dove sicuramente avrebbero trovato qualcosa da mangiare; se lo sarebbero preso, con le buone o con le cattive, in fondo loro avevano il fucile.
                A onore del vero bisogna dire che i russi di quelle zone si dimostrarono sempre gente di grande umanità, gente che era sempre disposta ad accoglierti e a dividere quel poco che avevano da mangiare, gente che subito si affezionava, come se tu non fossi mai stato il loro nemico a questi che chiamavano "italiaski".  Per alcuni la cosa fu reciproca e si aggregarono stabilmente a quelle famiglie che li avevano accolti ( e salvati ) senza più fare ritorno in Italia e spesso formando lì la loro nuova e definitiva famiglia.
               Certo che le prime volte che si avvicinavano ad un casolare, pensando di essere considerati dei nemici aggressori, entravano a fucile spianato ma poi, una volta capito che cercavano solo di sopravvivere, si creava subito un clima diverso, un rapporto che non sarebbe mai stato tale con dei tedeschi. A loro non avrebbero mai concesso nulla, piuttosto si sarebbero fatti ammazzare.
                Spesso i contadini russi nella loro prima ritirata avevano abbandonato le loro case ma sperando in un imminente ritorno avevano nascosto quanto più potevano dei loro averi, ma sopratutto provviste alimentari; generalmente in anfratti negli scantinati poi ben mimetizzati o addirittura in fosse debitamente scavate nelle adiacenze, ricoperte con semplici tavole perché tanto avrebbe pensato la neve a coprire il tutto.
                Ma i nostri che molto presto l'avevano capito, scoprivano quasi sempre qualche nascondiglio generalmente contenente qualche gallina o altri animali di allevamento che una volta scongelati, potevano cuocere o almento tentare di cuocere utilizzando i travicelli delle abitazioni, poiché era l'unica cosa di legno che i russi avevano lasciato, tutto il resto l'avevano bruciato prima di andare via.
                Un giorno sotto un tavolato, ebbero la fortuna di trovare un maiale intero e quella fu una gran festa: - Togliersi la fame di giorni e procurarsi una bella provvista anche per qualche settimana futura gli sembrò un dono del cielo. Certo il maiale non è carne da mangiarsi cruda; andrebbe sempre ben cotta ma quei travicelli che bruciavano erano verniciati ed emettevano un fumo pestilenziale e poi, come dice il poeta, "più che il dolor potè 'l digiuno".
                Cosicché la cottura fu una del tutto sommaria "sbruciacchiata" a quanta più carne poterono caricare e portarsi dietro e le conseguenze non mancarono di farsi sentire: per varie settimane i disturbi intestinali li perseguitarono fino al sanguinamento e quando finalmente si riunirono alle retrovie furono subito inviati agli ospedali da campo in brutte condizioni dove ebbero le prime cure per quella che fu diagnosticata come enterocolite ulcerosa.
                E tuttavia non fu quello il peggiore dei mali che Lido dovette trascinarsi dietro per il resto della vita in quanto a casa poi si scoprì che si era portato la tubercolosi, dilagante fra i soldati denutriti e senza cure perché l'antibiotico giusto ancora non c'era. Un bel problema anche per tutta la famiglia che rischiava di infettare, problema che poi per noi si è rivelato superato diventando addirittura immuni, grazie all'assidua prevenzione anche farmacologica a cui anch'io fui sottoposto fino a tutti gli anni sessanta.

E' l'unica foto pervenuta della partenza per il fronte. Mio padre è l'ultimo a destra

            ------------------          LEGGI DALL'INIZIO





















































sabato 4 agosto 2018

BISOGNO DI FRESCURA ?

Vacanza antartica

L'uomo è oggi presente in antartide non soltanto come scienziato ma anche, sempre più numeroso, come turista.

Sul ponte della nave World Discoverer - Si è calcolato che ogni anno siano circa 3000 i turisti.

           

Un ricercatore della base inglese Faraday esplora una grotta di ghiaccio. In antartide esistono oggi 68 basi di 18 paesi, 42 delle quali utilizzate tutto l'anno. Il primato spetta al Cile (15 ), seguito da Argentina ( 13 ) e Russia ( 12 ). La base più grande è però la statunitense Mac Murdo che può ospitare fino a 1300 persone.

L'Antartide contiene il 90% di tutto il ghiaccio del globo pari ad un volume di 30 milioni di chilometri cubi e una superficie di 13 milioni di chilometri quadrati, un poco più di Stati Uniti e Messico messi insieme. L'allarme degli enormi icebergs che si staccano solo ora a causa dell'inquinamento è una leggenda metropolitana da sfatare: Il più grande fu avvistato nel 1956 e misurava 31.000 chilometri quadrati.







Una megattera


Sterna antartica



Procellarie del Capo

 

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