FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

sabato 17 marzo 2018

B. RUSSELL - "Un'etica per la politica".

L'illusione democratica

                    " Credo che vi sia ancora qualcuno che crede che lo Stato democratico sia tutt'uno col popolo: questa però è un'illusione. Lo Stato è un insieme di funzionari, diversi per scopi diversi, che traggono vantaggiosi profitti fino a quando lo status quo resta immutato. L'unica modifica che essi sono disposti ad accettare è l'aumento della burocrazia e del potere dei burocrati.
    E' quindi naturale che essi si avvantaggino di occasioni come quella della psicosi di guerra per acquistare poteri inquisitori sui loro impiegati.
   In questioni morali quali l'educazione, questo stato di cose è fatale: con esso si pone fine ad ogni possibilità di progresso o di libertà o di iniziativa intellettuale. Ma non è che il risultato cui si arriva quando si lascia che l'intera educazione elementare cada sotto il dominio di una sola organizzazione.
   Alla tolleranza religiosa in una certa misura si è arrivati, perché gli uomini non attribuiscono più alla religione quell'importanza che le attribuivano una volta.
   Ma nella politica e nell'economia, che hanno preso ora il posto già occupato dalla religione, c'è una crescente tendenza alla persecuzione."
                   Cavolo, a volte mi viene da pensare: B.Russel, chi era costui, un alieno?

mercoledì 14 marzo 2018

Addio a Stephen Hawking, nel giorno del pi greco



In sua memoria, alcune delle frasi più celebri:         vai alla sua pagina

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  • Vivo con la prospettiva di una morte prematura da 49 anni, non ho paura della morte, ma non ho fretta di morire, ci sono tante cose che voglio fare prima“.
  • Se gli alieni un giorno venissero a farci visita, penso che il risultato sarebbe simile a quello che è successo quando Cristoforo Colombo è sbarcato in America, un risultato non molto positivo per gli indiani“.
  • Lo svantaggio della mia celebrità è che non posso andare da nessuna parte senza essere riconosciuto. Non serve a nulla indossare occhiali da sole e una parrucca. La sedia a rotelle mi tradisce“.
  • Le mie aspettative sono state ridotte a zero quando avevo 21 anni. Da allora, tutto è un bonus. Ho vissuto cinque decadi in più di quanto predetto dai medici. Ho provato a fare buon uso del mio tempo. Poiché ogni giorno può essere l’ultimo, voglio sfruttarne ogni minuto“.
  • Non è necessario invocare l’intervento di Dio per accendere l’interruttore e far partire l’universo“.
  • Le persone che si vantano del loro quoziente intellettivo sono dei perdenti“.
  • Senza imperfezione, voi e io non esisteremmo“.
  • Le primitive forme di intelligenza artificiale che abbiamo già si sono dimostrate molto utili, ma penso che lo sviluppo di un’intelligenza artificiale completa potrebbe mettere fine alla razza umana“.


  • lunedì 12 marzo 2018

    PRENOTAZIONI FUORI TERMINE MASSIMO - Risarcimento.

    Dal Tirreno di questa mattina: 

    L'ennesimo oltraggio a chi è malato: Si ricambia il
    nome, ora AZIENDA TOSCANA NORD OVEST
    e i cittadini si mandano "a pago" nel privato
    fissando le prestazioni anche a un anno dalla richiesta


                         "LIVORNO. 25 euro di risarcimento se la visita non viene erogata entro 15 giorni dalla prenotazione o se l’ecografia o la radiografia non vengono effettuate entro 30 giorni. Sono pochi, pochissimi i livornesi (ma i toscani in generale) a conoscenza dell’obbligo che l’Asl ha di rimborsare i cittadini qualora non sia in grado di rispettare i tempi previsti dalla normativa regionale per una serie di prestazioni che elenchiamo a fianco.

    Anzi, si potrebbe dire che il diritto al risarcimento non lo conosce nessuno: non è un caso che negli ultimi tre anni - 2015, 2016 e 2017 - a Livorno e provincia ci sia stato solo un cittadino che ha chiesto e ottenuto i 25 euro su oltre duecentomila prestazioni erogate. Avete letto bene: uno su duecentomila.

    D’altra parte nelle sale di attesa dei Cup o ai vetri degli sportelli, in mezzo a decine di avvisi di ogni tipo, non c’è alcun cartello che informa di questo diritto."


               Ora la domanda sorge spontanea: Com'è che la disposizione del 2006 ( deliberazione della regione toscana ) viene " alla luce " nel 2018 subito dopo che le elezioni politiche hanno assestato un duro colpo alla consolidata amministrazione "rossa" della Toscana? Forseché il cambiamento di vento sia proprio ciò che permetta una vera ristrutturazione dei servizi sanitari toscani ( sempre osannati come i migliori del mondo salvo poi trovare quasi tutte le mattine sui giornali la denuncia dello  scandaloso ritardo con cui vengono prestati, specialmente nell'ospedale di Cecina costringendo il malato ad andare "a pago" ) e si vadano finalmente a prendere i dovuti provvedimenti contro una miriade di funzionari inetti e inefficienti, sollevandoli dalle gravose incombenze in cui si dimostrano incapaci e magari, hai visto mai, aumentando un assai più utile personale operativo sul campo?   No, non illudiamoci, anche perché il vero problema da mettere all'ordine del giorno non è quello dei 25 euro oggi sollevato ( vedrete che ora assisteremo alla magica comparsa dei famosi moduli e poi alla concessione di alcuni rimborsi salvo poi ripiombare dopo un po' di tempo nella stessa situazione ) bensì il seguente:
    Il nuovo nome: Ma farla funzionare?

    - La famosa delibera con cui nel 2006 la regione toscana ha diramato tale norma non è una legge ma una semplice delibera appunto che ha un valore completamente diverso da ciò che noi interpretiamo come legge, quella che oggi si chiama semplice "direttiva",   senza alcuno strumento che obblighi al suo rispetto. La regione toscana, di fronte alla sua mancata applicazione potrà pertanto prendere come non prendere provvedimenti e nel caso in cui li prenda, saranno a sua completa discrezione. 
                    Ecco che come cittadino mi ritengo per l'ennesima volta preso per i fondelli e voglio invece che la norma venga consolidata come legge e come tale fatta rispettare ( cioè venga stabilito chi e come sarà punito nel caso della sua disapplicazione ). Le forze dell'ordine hanno questo compito che puntualmente viene loro assegnato in maniera inequivocabile nelle ultime righe di ogni dispositivo di legge, diversamente appunto da quanto può stabilire una delibera. Diversamente, appunto, stiamo ancora parlando della solita concezione "politica", quella che considera il cittadino al suo servizio, invece di essere al servizio del cittadino.
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    domenica 11 marzo 2018

    MORALIZZARE LA POLITICA


    Corsi e ricorsi storici

    Invito a rileggere le parole di Marcello Pera nella sua prefazione a UN' ETICA PER LA POLITICA di B.Russell trovandole di una attualità impressionante, anche se risalenti ai primi anni novanta. E sappiamo che proprio in quegli anni si iniziava un ciclo storico che ormai esaurito sembra oggi ricorre nuovamente ( G.B. Vico? ) alla luce degli ultimi risultati elettorali e del completo rinnovamento delle forze in campo.


                    ... "Un osservatore che, nell'Italia di oggi abbia di fronte il degrado morale di tanti leaders politici avverte quanto questa sfida sia attuale. E, nauseato dallo spettacolo di tanta corruzione può essere  istintivamente portato a credere che la sfida possa essere vinta moralizzando la politica.
                     Anche quando non è un sermone propagandistico, questa in effetti è una richiesta diffusa.
                     Ma occorre riflettere bene su che cosa significa e quali conseguenze può avere.
                                           Moralizzare la politica non vuol dire avere capi politici onesti. Questo sarebbe ancora moralizzare la vita individuale.
    E neanche vuol dire avere capi politici che si occupano del bene generale e non del proprio tornaconto. Anche questa moralizzazione riguarderebbe la vita personale.
                     In senso stretto, moralizzare la politica, ci si rifletta o no, vuol dire piuttosto dare una morale alla polis , alla società, allo Stato. E ciò vuol dire che esiste un soggetto sopra gli individui e che questo soggetto conta più dei singoli individui.
                      A partire da Platone il quale riteneva che nessuno è giusto fuorché in uno stato giusto, questo modo di raccogliere la sfida della conciliazione fra etica e politica è sempre stato raccomandato da molti. Ma che, quando dalla teoria è passato alla pratica, abbia dato buoni frutti non si può dire. Per citare solo gli ultimi esempi, l'Olocausto e il Gulag sono gli effetti più perversi e su più larga scala di progetti ed esperimenti pensati e fatti per dare una morale alla Polis. Così come ogni dittatura è l'effetto di un simile tentativo di conciliazione.
                       Perché una dittatura non è un regime di uno o pochi malvagi che traggono profitto dal vessare, sfruttare, conculcare i diritti di moltissimi altri concittadini; una dittatura è un regime di uno o pochi individui, anche animati dalle migliori intenzioni, che si sentono interpreti dei valori morali della Polis e perciò hanno il dovere morale di imporli a tutti.
                                              Si può obiettare che questi effetti perversi della moralizzazione della politica dipendono da quali valori si attribuiscono alla Polis. Certo esistono valori umanitari e valori crudeli. Il valore della fratellanza è tra i primi, il valore della supremazia degli ariani o dei superuomini è fra i secondi; ma attribuiamo pure alla Polis un valore umanitario. Finché vincola i malvagi nessuno avrebbe da eccepire, ma non tutti coloro che si oppongono a tale vincolo sono necessariamente malvagi. Tra coloro possono esserci quelli che si oppongono in nome di un altro e più nobile valore, quelli che Russell chiama " i pionieri morali ". 
                       Il fatto è che la morale cambia e che una morale della Polis è tanto perniciosa per la libera crescita dei valori morali quanto una verità dello stato lo è per la libera crescita delle teorie scientifiche ".
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                     Direi che potrebbe essere stato scritto sulla questione vaccini, o no?

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    E dopo un tale sforzo intellettuale, rilassiamoci un po'...

     

                

    giovedì 8 marzo 2018

    FESTA DELLA DONNA



                        In un mondo tutt'oggi prevalentemente maschilista e dominato dall'uomo, lo sviluppo di una personalità maschile capace di gioire e condividere appieno la propria vita con una compagna è diventato problematico, fino a dare origine al fenomeno femminicidio.
                        Ogni augurio appare sterile se prima non riusciamo a "bonificare" quel mondo maschile ormai inadeguato anche a dirigere la società moderna.

    venerdì 2 marzo 2018

    POLITICI DI ALTRI TEMPI


                   Giacché siamo prossimi al momento in cui il popolo esprime e manifesta la propria volontà, momento topico della democrazia, quello della elezione politica dei suoi rappresentanti che andranno poi a formare il nuovo governo, mi corre il pensiero a coloro che, secoli addietro, concepirono quelle forme di potere da cui poi con alterne vicissitudini si svilupparono le odierne, e chissà che per qualcuno la cosa non sia di qualche aiuto nell'attuale difficile quanto sofferta scelta che si appresta a compiere.

                            John Locke

    Dopo numerosi sconvolgimenti politici nel 1689 il Parlamento inglese riuscì a portare sul trono Guglielmo III d'Orange, che si impegnava a garantire al Parlamento stesso e ai cittadini inglesi una serie di diritti e libertà solennemente proclamati nel Bill of Rights. L'Inghilterra fu così il primo Stato al mondo ad essere governato da una monarchia costituzionale, la tipica forma di governo del liberalismo classico. Nel 1690 Locke, che apparteneva al Partito Whig (più tardi chiamato Partito Liberale), pubblicò anonimo Due Trattati sul Governo, che contenevano i principi fondamentali del liberalismo classico. Il filosofo britannico sviluppa il proprio pensiero partendo dalla teoria del contrattualismo (già avanzata da Thomas Hobbes e ripresa poi, con esiti opposti da quelli del filosofo inglese, da Jean-Jacques Rousseau nel Contratto sociale).

    " Quando i molti governano, pensano solo a contentar sé stessi, e si ha allora la tirannia più balorda e più odiosa: la tirannia mascherata da libertà ".
    Luigi Pirandello


    Le caratteristiche del potere

    Il potere supremo è il potere legislativo che è supremo, non perché senza limiti, ma perché è quello posto al vertice della piramide dei poteri, il più importante.
    È il potere di predisporre ed emanare leggi e appartiene al popolo che lo conferisce per delega ad un organo preposto ad adempierlo, che è costituito dal Parlamento.
    Subordinato al potere legislativo, c'è il potere esecutivo che appartiene al sovrano e consiste nel far eseguire le leggi.
    Successivamente Locke individua altri due poteri ascrivibili ai precedenti:
    • il potere giudiziario rientrante nel potere legislativo, è preposto a far rispettare la legge, la quale deve essere unica per tutti e deve far sì che tutti siano uguali di fronte ad essa e che ci sia certezza del diritto (principio di legalità). Quindi il potere legislativo esplica due funzioni: quella di emanare leggi e quella di farle rispettare.
    • Il potere federativo - nel significato derivato dal latino foedus, patto - che rientra nel potere esecutivo e prevede la possibilità di muovere guerra verso altri Stati, di stipulare accordi di pace, di intessere alleanze con tutte quelle comunità extra - pattizie, ovvero che si collocano al di fuori della società civile o politica.
    Se così non fosse stato, il popolo aveva il diritto di resistenza contro un governo ingiusto.
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                                        " Non è la libertà che manca. Mancano gli uomini liberi ".
    Leo Longanesi

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