FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

domenica 30 settembre 2018

NATURA SELVAGGIA

 C ' E'  ANCORA SPAZIO PER L'UOMO ?

         Nonostante l'aumento vertiginoso della popolazione, detto anche "bomba demografica" rimangono ancora larghissimi spazi del tutto privi ( o quasi ) di presenza umana.



martedì 25 settembre 2018

LETTERE DAL FRONTE - Cap.IV° - Il ritorno.

Finalmente a casa

IV° ) - Finalmente in Italia

                      Il viaggio di rientro su tutto il territorio russo si svolse a piedi, barcamenandosi come già detto anche con l'aiuto del carro, da una masseria all'altra, evitando di imbrancarsi nelle lunghe processioni di fanti che, l'avevano presto capito, sarebbero cadute in massa nelle mani dei russi che li stavano aspettando, come infatti puntualmente accadde. Nessuno aveva più ordini da eseguire perché nessuno sapeva più dove fosse il suo battaglione, né il superiore a cui dovesse rispondere; c'era solo un ordine superiore: salvare la pelle.
                      Poi, varcato il confine della Romania, gli fu possibile usare il treno e allora cambiò tutto: - Il morale si rialzò già sentendosi "a casa" ,  poi c'erano anche razioni regolari da mangiare e l'incubo della neve era  finalmente scomparso.
                      Ma la sorte doveva giocargli ancora un altro tiro mancino. Gli americani infatti si preparavano a sbarcare in Sicilia e laggiù era necessario concentrare le truppe nell'immane sforzo difensivo per bloccare gli alleati; nemmeno i fanti di rientro dalla Russia sarebbero stati risparmiati, anche le loro flebili forze sarebbero state utilizzate a favore di una eroica difesa della patria. Questo voleva il Fhurer e Mussolini non poteva essere da meno.
                      Sta di fatto che Lido, a questo punto si trovava "catapultato" direttamente in Sicilia, a Siracusa ad aspettare lo sbarco americano; già il clima e poi anche la parlata di quella gente poverissima lo avevano assai rinfrancato ed era pronto a qualsiasi altro attacco nemico o sacrificio che fosse stato necessario; come mi diceva sempre: " Avevo fatto la "guerra all'uomo" e ormai non c'era niente che potesse più spaventarmi".

------------Alcuni estratti da documenti storici - 

Lo sbarco degli alleati - 10 Luglio 1943

Nome in codice: " OPERAZIONE HUSKY"

Il piano definitivo per Husky fu in sostanza quello insistentemente proposto dal generale britannico. Coinvolgeva sette divisioni (quattro britanniche e tre statunitensi) che sarebbero sbarcate nella Sicilia sudorientale, in ventisei punti lungo 150 chilometri di costa. Le truppe sarebbero state precedute da aliquote di due divisioni aviotrasportate, un'innovazione che costrinse gli Alleati ad attaccare durante il secondo quarto di luna di luglio, quando il chiarore sarebbe stato sufficiente per permettere ai paracadutisti di vedere senza compromettere la sicurezza della flotta lungo la rotta d'avvicinamento finale. Nel complesso furono schierate tredici divisioni. Il 2 maggio, ad Algeri, si svolse la riunione definitiva che fissò al 10 luglio la data dell'operazione. Il generale Alexander comunicò a operazione Mincemeat ("carne tritata"). All'interno dell'alto comando italiano prevaleva intanto il pessimismo: a Roma, durante un vertice militare, il generale Mario Roatta spiegò che lo sbarco previsto dagli Alleati si poteva ostacolare, ma non impedire; l'ammiraglio Arturo Riccardi, capo di stato maggiore della Regia Marina, escluse in partenza qualsiasi azione delle sue forze da battaglia contro la flotta nemica..
Zona palermitana bombardata
Montgomery che «il suo piano è stato approvato dal comandante in capo», e il generale britannico fu messo a capo della East Task Force (ETF) formata in tutto da sei divisioni, mentre Patton assunse il comando della West Task Force (WTF) con cinque divisioni. Nel contempo si diede la massima accelerazione allo sforzo organizzativo, congiunto a una complessa azione di depistaggio e inganno sulle reali intenzioni degli Alleati.
Nel frattempo migliaia di imbarcazioni alleate si stavano riunendo lungo le coste meridionali del Mediterraneo, «la flotta più gigantesca di tutta la storia mondiale» osservò l'ammiraglio statunitense Henry Hewitt. La flotta fu suddivisa in due task force, la Easter Naval Task Force formata soprattutto da navi della Mediterranean Fleet sotto il comando dell'ammiraglio britannico Bertram Ramsay e distribuita nei porti di Libia ed Egitto, e la Western Naval Task Force formata soprattutto da navi provenienti dalla United States Eighth Fleet sotto il comando dall'ammiraglio Hewitt e basata in sei porti algerini e tunisini. Infine, una divisione canadese sarebbe giunta direttamente dal Regno Unito. La 7ª Armata contava circa 80 000 uomini, più o meno altrettanti ne aveva l'8ª Armata e altri sarebbero sbarcati successivamente di rinforzo a entrambe. Tutte le unità dovevano riunirsi il 9 luglio in mare, al largo di Malta; per nascondere agli italo-tedeschi l'assembramento di quasi 3 000 navi si contava sull'effetto sorpresa, sulle operazioni di depistaggio come Mincemeat e su severe restrizioni imposte dalla censura alle lettere che gli uomini scrivevano alle famiglie. Un importante vantaggio strategico derivò in particolare dalla supremazia aerea alleata, che rese in pratica impossibili efficaci ricognizioni, incursioni o azioni di interdizione alla Luftwaffe e alla Regia Aeronautica. A tale scopo, a partire dal 2 luglio i campi di aviazione in Sicilia furono sottoposti ad attacchi massicci e continui che indebolirono sensibilmente le forze aeree dell'Asse.

 L'occupazione di Siracusa e la caduta di Augusta

Le linee di avanzata degli Alleat in Sicilia
Il brillante successo degli sbarchi britannici aveva convinto il generale Montgomery che la situazione era molto favorevole e che sarebbe stato possibile avanzare audacemente in profondità; egli prevedeva un attacco principale verso Catania con il XIII Corpo d'armata del generale Dempsey, mentre una manovra secondaria sarebbe stata effettuata all'interno dalla Harpoon Force del generale Leese in direzione di Caltagirone, Enna e Leonforte. Montgomery era ottimista: il 12 luglio scrisse al generale Alexander che sperava «di catturare Catania intorno al 14 luglio».
Fallschirmjäger armati di MG 42
Il 12 luglio cadde Augusta, che assieme a Siracusa rappresentava una piazza marittima di grande importanza operativa per Eisenhower, poiché questi porti dovevano servire per lo sbarco del grosso del corpo di spedizione alleato che avrebbe operato durante le fasi di avanzata verso Catania e oltre. Scrisse a tal proposito Alexander: «L'intera impresa dipendeva dall'impadronirsi dei porti di Siracusa e Augusta, e se possibile di Catania, al più presto possibile dopo lo sbarco». Il fronte a mare di Augusta comprendeva il tratto litorale tra le due città portuali e rappresentava potenzialmente « un serio ostacolo all'attuazione dei piani del nemico per il numero e la potenza delle artiglierie e la vastità del loro campo di tiro sulle rotte di avvicinamento dal mare e sugli ancoraggi». Ma nonostante i pericolosi cannoni da 381 mm, le numerose artiglierie costiere e contraeree e le fortificazioni di prim'ordine, la piazza di Augusta fu abbandonata dagli italiani senza neppur avere tentato di usare le artiglierie che impensierivano la flotta britannica. Infatti già dal 9 luglio dopo i primi avvistamenti a largo della flotta d'invasione, fu comunicato dai comandi della piazza marittima l'ordine di predisporre la distruzione delle batterie, e non quello di utilizzarle per contrastare eventuali attacchi anglo-americani dal mare, così quando le truppe aviotrasportate Anapo, nell'immediato entroterra della piazzaforte, le batterie erano già deserte. La stragrande maggioranza degli italiani, dopo aver reso inutilizzabili le artiglierie e bruciato i depositi di carburante, depose le armi ancor prima che le navi britanniche si presentassero a largo di Augusta, lasciando la città e le strutture portuali pressoché abbandonate. Nell'entroterra di Augusta solo alcuni reparti italiani raccogliticci guidati dal comandante della piazzaforte Priamo Leonardi, in collaborazione con alcuni reparti della "Göring", tentarono di contrastare sull'Anapo le truppe britanniche provenienti da Avola, ma la superiorità degli alleati fu schiacciante e dopo aver occupato definitivamente il ponte sul fiume, il 13 entrarono ad Augusta. Quando la squadra navale dell'ammiraglio Thomas Hope Troubridge fece la prima puntata contro la piazza marittima la mattina del 12 luglio, solo uno stormo di Stuka della Luftwaffe comparve a difesa delle coste colpendo il cacciatorpediniere Eskimo, ma nel pomeriggio, appresa l'assenza del nemico, la piccola squadra di Troubridge entrò nella intatta rada di Augusta senza incontrare resistenza.






  Filmato USA






Truppe britanniche in Sicilia

Gruppo di prigionieri italiani a Siracusa: Forse mio padre è tra loro.
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Tutte le informazioni per vedere i luoghi dell'operazione Husky
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mercoledì 12 settembre 2018

FANCY: BIANCO E NERO

FANCY: BIANCO E NERO: Sono sicuro che anche in voi, come in me, questa "luce a due dimensioni"  risvegli sensazioni sopite...

 

martedì 11 settembre 2018

BIANCO E NERO

Sono sicuro che anche in voi, come in me, questa "luce a due dimensioni"  risvegli sensazioni sopite...

La strinatura del maiale ( quì siamo alla fase della depilazione ) avveniva davanti casa - Io ho assistito davanti alla mia abitazione a Castagneto nei primi anni 70 ( compresa l'uccisione con spilla, debitamente agliata ) - norcino un certo Cruschello. 

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