" Il concetto di scienza come ricerca della verità
Come Socrate accusato di essere un traviatore di giovani |
Il concetto di scienza come ricerca della verità era addirittura cancellato dalla mente di Hitler, tanto che egli non ne discute nemmeno. Come sappiamo la teoria della relatività finì con l'essere condannata perché inventata da un ebreo. L'Inquisizione condannò la dottrina di Galileo perché la considerava falsa ma Hitler accetta o rinnega le dottrine per ragioni puramente politiche, senza mai rifarsi alla nozione di vero o di falso.
Il povero William James che inventò questo punto di vista, inorridirebbe se sapesse l'uso che se ne fa oggi; ma quando si abbandona il concetto della verità obiettiva, è chiaro che alla domanda " che cosa devo credere?" si può rispondere soltanto con l'appello alla forza e con l'arbitraggio degli eserciti e non con i metodi della teologia o della scienza.
Gli Stati che seguono una politica basata sulla rivolta contro la ragione ( mi ricorda qualcosa di molto attuale ) finiscono perciò col trovarsi in conflitto con le persone colte e anche con le Chiese, ovunque una Chiesa autentica sopravviva.
Un elemento importante provocò la rivolta contro la ragione e cioè il fatto che molti uomini abili ed energici non possono dare sfogo alla loro smania di potere e diventare sovversivi. I piccoli Stati un tempo davano a molti più uomini la possibilità di arrivare al potere politico e le piccole aziende davano a molti più uomini la possibilità di ottenere il potere economico. Per dare sfogo alla sua iniziativa personale l'uomo non fa altro che coltivare il suo giardinetto durante il fine settimana; politicamente invidia tutto quel che si fa in favore delle classi operaie ma, sebbene si senta povero, lo snobismo gli impedisce di adottare i metodi del socialismo e dei sindacati. Può darsi che il suo sobborgo sia più popoloso di molte città dell'antichità, ma la vita collettiva vi si svolge languida e nessuno ha voglia di interessarsene. Per un uomo di questo genere, se il suo malcontento è abbastanza forte, un movimento fascista può sembrare una liberazione.
Le due cose di cui il mondo ha più bisogno sono il socialismo e la pace, ma sono tutte e due contrarie agli interessi degli uomini più potenti del nostro tempo. Non è difficile far sì che socialismo e pace appaiano contrari agli interessi di larghi strati della popolazione e il modo più efficace consiste nello scatenare l'isterismo di massa. Quanto più i governi corromperanno la mente dei loro sudditi, quanto più grandi saranno le difficoltà economiche del presente, tanto più chi ne soffre si lascerà sedurre dallo specchietto per le allodole e passerà dalla sobrietà intellettuale a qualche ingannevole fuoco fatuo .
La febbre del nazionalismo, che non ha cessato di crescere dal 1848 in poi, è una forma del culto dell'irrazionale. L'idea di una verità universale è stata abbandonata: vi è la verità inglese, la verità francese, la verità tedesca, la verità montenegrina, la verità del Principato di Monaco. Vi è altresì la verità dell'operaio e la verità del capitalista. Il contrasto fra queste differenti verità, giacché non si può più ricorrere alla persuasione razionale, va risolto soltanto con la guerra e con campagne di propaganda che rivaleggiano per follia.
La razionalità, nel senso di un appello ad un tipo di verità impersonale e universale, è di estrema importanza per il benessere della specie umana, non soltanto nelle epoche in cui la sua prevalenza è agevole ma anche anzi, di più, nei tempi in cui la si disprezza e la si rinnega. Come il sogno vano di uomini che non hanno il coraggio di uccidere chi non ha le loro stesse idee.
Ma vi è un'altra ragione che spiega perché il culto moderno dell'irrazionale, in Germania o altrove, sia incompatibile con ogni forma tradizionale di cristianesimo. Ispirato dal giudaismo il cristianesimo adottò la nozione della verità con la correlativa virtù della fede. Ma a poco a poco l'influenza dello scetticismoe la pubblicità fecero sì che sembrasse impossibile trovare la verità e invece molto vantaggioso asserire il falso. La probità intellettuale fu annientata. Hitler spiegando il programma nazista dice:
" Lo Stato nazionalsocialista considererà la scienza come un mezzo per accrescere il prestigio nazionale. Non soltanto la storia del mondo ma anche la storia delle civiltà deve essere insegnata da questo punto di vista. L'inventore dovrà apparire grande non soltanto come inventore ma anche come concittadino. All'ammirazione per ogni grande impresa s'aggiungano l'orgoglio e la fierezza. Dobbiamo far emergere i nomi dei più grandi dalla massa dei grandi nomi della storia germanica e metterli davanti agli occhi dei giovani in modo così evidente da farne i pilastri di un incrollabile sentimento nazionalista ".
Le speranze degli industriali e dei militaristi si possono realizzare facilmente con il fascismo e molto difficilmente per altre vie. Il fatto che il raggiungimento dei loro scopi si attui solo con la rovina della civiltà, fa di loro non degli esseri irrazionali, ma semplicemente satanici. Questi uomini, da un punto di vista intellettuale sono gli elementi migliori ma dal punto di vista morale sono i peggiori. Quanto agli altri, abbacinati da visioni di gloria, di eroismo e autoimmolazione, sono diventati ciechi ai loro veri interessi e travolti da un turbine emotivo hanno concesso che ci si servisse di loro per scopi opposti. Ecco qual'é la psicopatologia del nazismo.
Ho detto che gli industriali e i militaristi che appoggiano il fascismo sono sani di mente ma la loro salute mentale è solamente relativa. Thyssen ( questo nome mi ricorda qualcosa ) crede che grazie al movimento nazista egli riuscirà contemporaneamente ad annientare il socialismo ed aumentare prodigiosamente il suo mercato. E' necessario però che egli resusciti la fiducia in sé stessi dei tedeschi e il loro nazionalismo fino a un punto pericoloso; una guerra perduta ne sarà il risultato più probabile. Nemmeno un grande successo iniziale potrebbe garantire la vittoria finale. Anche oggi come venti anni fa, il governo tedesco si scorda dell'America. ( direi che le profezie di B.Russell sono molto più chiare e verificate di quelle di Nostradamus ).
Tratto dal libro di Bertrand Russell
ELOGIO DELL'OZIO - 1935
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