Dopo avere finalmente messo nero su bianco la storia di mio padre in relazione al periodo trascorso sul fronte russo, poi sul fronte siciliano e quindi la lunga prigionia in Inghilterra, cosa che avrei preferito realizzare mentre era ancora in vita, sopratutto per la sua personale soddisfazione, (ma le avversità della vita allora ce lo impedirono ) dopo aver concluso questo mio lavoro in suo onore e incancellabile ricordo, voglio anche aggiungere le mie personali considerazioni sui fatti, i contesti sociali e politici che portarono allora a quegli avvenimenti e determinarono poi le circostanze che nel bene e nel male oggi viviamo come conseguenze.
Conseguenze di scelte che la storia sempre ci impone e che troppo facilmente vengono dimenticate; sembra anzi ai più, che la storia recente non abbia nemmeno bisogno di essere ricordata proprio per il fatto che essendoci ancora vicina, la sua conoscenza si può dare per scontata; cosicché a scuola si studia l’Egitto dei faraoni, l’antica Roma, le infinite battaglie del medioevo e del risorgimento mentre l’ultima guerra mondiale arriva sempre “fuori termine” del percorso di studio ; i giovani a scuola non l’hanno letta, in famiglia è passato il principio che “ ai figli deve essere evitata la sofferenza dei padri “ ed oggi abbiamo generazioni che non solo ignorano completamente ciò che hanno vissuto i nonni ma, quel che è più grave, non hanno nemmeno sviluppato valori come il pacifismo e la tolleranza, ( per non parlare di empatia ) indispensabili alla democrazia e alla convivenza civile ( che non a caso i padri fondatori inserirono nella nostra Costituzione ) non avendo così la più pallida idea di cosa sia la guerra, le atrocità, le sofferenze e l’abbrutimento disumano che essa provoca.
E’ già ancor prima del 1945 che gli USA iniziano ad importare la maggior parte dell'intellighenzia tedesca - Einstein arriva già nel 1932 ( si parla di circa 1500 scienziati ) ma alla fine del conflitto si aggiungono quelli che ( in gran parte criminali nazisti ) hanno visto bene il momento giusto per vendersi ( con le loro riconosciute conoscenze scientifiche ) al miglior offerente : sono gli stessi che hanno partecipato al circo degli orrori che ormai ben conosciamo.
Una strategia che effettivamente produsse grandi risultati agli effetti militari; non altrettanto può dirsi certamente sul piano etico e morale. Molti saranno sulla lista dei ricercati dal tribunale di Norimberga per crimini contro l’umanità ma ciò passa in secondo piano di fronte alle necessità militari del momento, per lo sviluppo delle armi risolutive per la vittoria della guerra e il governo statunitense spalanca le porte alla loro accoglienza avendo capito che è una occasione unica per recuperare e superare allo stesso tempo anche quel gap di conoscenza scientifica che li avrebbe condannati ad una posizione di subalternità nei confronti dell’europa e della stessa Russia.
IL BOMBARDIERE E IL SUO EQUIPAGGIO |
Operazione Paperclip Lo scopo di quest’operazione post-bellica del novembre 1945 era quello di accaparrarsi il maggior numero possibile di scienziati nazisti sottraendoli opportunamente ai russi, in ottica prettamente anti- comunista e, parallelemente, allo scopo di rilanciare l’America come superpotenza. Iniziando la guerra fredda, ogni elemento che poteva risultare utile contro un nemico comunista andava usato senza esitazione; non solo i nazisti cominciarono ad essere giudicati pedine importanti in ottica anticomunista, ma andavano attuate tutte le misure necessarie per evitare uno spostamento di interesse verso l’URSS.
HIROSHIMA |
Basti pensare a personaggi del livello di Von Braun, realizzatore, già in Germania, della famosa V2 e poi protagonista in America della corsa alla conquista dello spazio.
Ora non voglio certo dire che la vittoria della guerra da parte degli alleati, per ironia della sorte sia dovuta proprio ai tedeschi; ma bisogna riconoscere che molto importante fu il loro contributo anche nella realizzazione della bomba H con il gruppo di Fermi, così come più in generale fu altrettanto fondamentale il contributo allo sviluppo della ricerca scientifica ( sempre finalizzata all’utilizzo militare) portando gli USA all’attuale posizione di massima potenza militare globale, dato che da allora ebbero carta bianca alla sperimentazione in ogni campo, dalle armi chimiche a quelle batteriologiche, dal controllo degli eventi meteorologici fino al controllo della mente umana e non oso pensare a quali metodi potessero ricorrere: molto infatti ( di inconfessabile ) sta venendo fuori oggi anche dai documenti ufficiali che il governo americano ha dovuto desecretare recentemente da cui emergono sperimentazioni effettuate anche sulla popolazione civile usata come cavia - ( non ricorda qualcosa di molto recente avvenuto anche da noi ? ).
D’altra parte fino al 1969 la guerra del Vietnam aveva offerto la possibilità di testare ogni tipo di arma su quella disgraziata popolazione, ma dopo il ritiro, obbligato dal crescente dissenso del pacifismo interno, si pose la necessità di avere sempre nuovi fronti aperti, al fine di soddisfare il bisogno di realizzare sempre più potenti strumenti bellici e ovviamente, anche di soddisfare la sempre crescente voracità delle lobbies delle armi che sui conflitti hanno prosperato e continuano a prosperare fino ad oggi.
A loro però dobbiamo la liberazione dall’aberrazione nazifascista così come il fortissimo contributo economico alla ricostruzione; ma il debito fu abbondantemente ripagato e lo stiamo ripagando tutt’oggi: la militarizzazione americana del nostro territorio con la creazione di basi in ogni dove fu il primo passo; ma l’ingerenza politica da parte dei servizi segreti nei nostri affari interni fu sempre costante e tuttora vengono fuori sempre nuove e inconfessabili connessioni.
Certo se ci pensiamo, è un enorme salto realizzato in poco più di un secolo: - Da una popolazione di pistoleros avventurieri alla conquista dell’oro e di nuove terre avvenuta al di fuori della legge nelle terre di “nessuno” ( proprio nessuno non direi in quanto tutti sappiamo bene di chi erano quelle terre e la fine che è toccata a quelle popolazioni ) a padroni assoluti di mezzo continente: “A big step for mankind “ dissero poi quando misero piede sulla Luna, ma ne siete proprio sicuri? Io nutro molti dubbi e non solo su certe frasi ad effetto.
Noi che oggi siamo il frutto di quella cultura, noi come del resto l’intera europa, abdicammo la sovranità del territorio e l’indipendenza politica ( anche se non ufficialmente ) in favore di una società del tutto aliena rispetto ai nostri valori di umanità, conquistati dal Risorgimento e fino alla data delle due grandi guerre; certo lo facemmo perché obbligati, ottenendone grandi benefici, ma lo facemmo per l’eternità anche per i figli dei nostri figli, senza che essi potessero mai più avere il diritto di rimettere in discussione quelle scelte ? Niente è eterno e forse è arrivato il momento di riappropriarci di ciò che svendemmo in un momento di necessità poiché ora sappiamo che quei valori come il territorio, l’autonomia politica e militare, l’uso della propria moneta, la piena autonomia commerciale e finanziaria e tutto ciò che oggi sta venendo meno, non possono essere venduti ( il più toccante monito su questi temi ci viene proprio dal capo indiano "Capriolo Zoppo" nella lettera scritta al presidente USA, lettera che ho fedelmente riportato alla pagina GLI ULTIMI NATIVI ).
Una società che nasce sulla violenza e come l’epopea del West ( homo homini lupus - T.Hobbes ) si sviluppa sulla prevaricazione di tutti i diritti umani nell’assenza di rispetto verso l’uomo, l’ambiente e la natura, in nome dell'insaziabile accumulo di denaro, dovunque essa metta radici, è fatalmente destinata a crollare miseramente: oggi ne intravedo le prime profonde, preoccupanti crepe. Leggi la storia dall'inizio
Ad maiora semper Dedicato ai miei figli Alessandro e Valerio
1/7/2023 L.Fancelli