I PIU' GRANDI
Vespa Crabro - Detta CALABRONE sono i parenti più grandi delle comunissime vespe, come queste assai temibili per i loro grossi pungiglioni e le pericolose ( anche per l'uomo ) dosi di veleno che iniettano generalmente solo nelle api di cui sono accanite cacciatrici. Di carattere estremamente mansueto, bisogna proprio andarle a stuzzicare per farsi pungere, a differenza delle comuni più piccole vespe ed altri vespidi. L'aculeo, liscio e affilato sembra essere fatto apposta per penetrare il corpo delle api e con altrettanta facilità viene ritratto ( le api invece pungono soltanto per difesa ma il loro pungiglione dentellato rimane spesso nei tessuti del nemico tanto che strappandosi provoca la morte dell'insetto ).Il comportamento all'interno dell'alveare è molto simile a quello delle api: quando le larve reclamano cibo ogni adulto esce all'esterno a fare incetta di ragni, altri insetti, polpa di frutta o nettare di fiori. La regina, sollevata da tali incombenze, continua a deporre quante più uova possibile. Nel corso dell'estate il nido conterà fino a tremila individui e tuttavia la vita della colonia durerà una sola estate. Con l'autunno, il freddo uccide tutte le operaie e la vecchia regina. I maschi ( fuchi ) escono all'esterno della colonia in voli nuziale e muoiono subito dopo aver espletato il loro compito. Sopravviveranno solo alcune femmine nate anch'esse in autunno e che, a differenza delle operaie, sono fertili. Attenderanno la primavera successiva per fondare nuovi effimeri regni.
Ha catturato la sua preda preferita: l'ape. |
I tre "ocelli " sopra la testa servono solo per l'orientamento: anche senza sole sono in grado di orientarsi perfettamente
Bombo
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La Vespa velutina arrivata anche in Toscana
L’arrivo e la diffusione di specie aliene è una delle principali cause di perdita di biodiversità. Da alcuni anni l’Europa sta affrontando l’invasione di una specie particolarmente temibile, il calabrone dalle zampe gialle Vespa velutina nigrithorax.
a sn il Calabrone asiatico/Calabrone a zampe gialle: la Vespa velutina; a dx il Calabrone europeo Vespa crabro
A causa della sua flessibilità ecologica, rapidità di dispersione e specializzazione nel predare le api, questo calabrone desta grande preoccupazione dal punto di vista ecologico ed economico. A differenza dell’ape asiatica (Apis cerana), infatti, la nostra ape (Apis mellifera ligustica) non riesce a difendersi adeguatamente. Oltre alle api – che rappresentano l’80% della dieta proteica delle larve di velutina in ambiente urbano e il 45-50% in ambiente rurale – il calabrone preda anche altri importanti impollinatori (bombi, megachilidi, farfalle, etc).
Danni secondari, ma non trascurabili, sono quelli ai frutti maturi, prediletti dagli esemplari adulti di velutina
Il tasso di aggressività verso l’uomo è analogo a quello del calabrone europeo. In prossimità dei nidi però l’attacco può essere violento: 8-12 punture possono provocare un avvelenamento che richiede il ricovero in ospedale.
All’inizio del mese di aprile 2020 sono ricominciate le segnalazioni
di Vespa velutina nelle provincie di La Spezia e quelle di Massa e
Carrara dove erano state segnalate la prima volta nel 2007.
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