FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

sabato 31 agosto 2024

LA PANZANELLA CASTAGNETANA

         E' un piatto della tradizione povera, infatti si basa sul recupero di elementi rimasti inutilizzati che spesso sono destinati a finire nel cestino delle immondizie; e tuttavia è particolarmente interessante in quanto, specialmente nei caldi estivi, apporta notevole freschezza, ricchezza di liquidi, e vitamine con le verdure interessate.


        Non ci sono dosaggi particolari da seguire ma ognuno segua i propri gusti e quantità preferite.

PREPARAZIONE

              1)  In un piatto fondo colmo di acqua  mettere tutti i cantucci di pane e i ritagli avanzati anche se rinseccoliti e considerati inutilizzabili, lasciandoli in ammollo finché non si saranno ridotti in poltiglia ( sarà necessario rimescolare le croste in modo da fargli assorbire l'acqua ). Raggiunta la consistenza di cui sopra scolare il tutto pressando leggermente ma senza "infierire"  esageratamente perché il composto deve comunque rimanere ancora abbastanza acquoso.

              2)  Ora recuperiamo dal frigo altre verdure che potrebbero rimanere inutilizzate come pomodori di qualsiasi tipo, cipolle, cetrioli e tutto quanto di vostro gusto, compreso magari anche un mezzo peperone, oltre ad un mazzetto di basilico fresco ( magari avessimo anche dei fagiolini bolliti avanzati sarebbe l'ideale ).   Provvediamo quindi a sminuzzare tutte le verdure in una grande zuppiera secondo le vostre preferenze e quindi condiamo bene con olio, sale ( e pepe per chi lo vuole, ma non per me ); 

             3) Dopo aver rimescolato aggiungiamo sopra il pane ammollato che avevamo preparato quindi versiamo sullo stesso un'abbondante dose di aceto ( consiglio di mele ) e una generosa dose di buon olio: non preoccupatevi per l'aceto che risulterà comunque notevolmente diluito con l'acqua rimasta ( io non disdegno a questo punto anche una generosa spolverata di origano ).

             4) Ulteriore rimescolata fino a rendere il tutto abbastanza omogeneo con il pane, quindi mettere in frigo a riposare per almeno mezza giornata ( l'ideale è preparare la mattina per la cena della sera ).


                                                  La qualità della preparazione con l'alta digeribilità degli ingredienti fanno di questo piatto il mio preferito nelle calde serate estive sia per la sua freschezza che per la sua semplicità.

lunedì 19 agosto 2024

API - LE FOTO PIU' BELLE

 




















L'occhio dell'ape è una meraviglia della biologia. È ricoperto di peli che fungono da scudo contro il polline ed è costituito da migliaia di piccole lenti chiamate ommatidi. Queste lenti consentono all'ape di vedere una gamma di colori, tra cui l'ultravioletto, e sono altamente sensibili al movimento. Ciò consente all'ape di individuare fiori e altre fonti di nutrimento, nonché di eludere potenziali minacce. Ma ciò che distingue davvero l'occhio dell'ape è la sua struttura. A differenza dei nostri occhi complessi, l'occhio dell'ape è costituito da molti occhi semplici che lavorano insieme per fornire una visione grandangolare del mondo. Con un campo visivo di 280 gradi, l'ape può vedere quasi tutto ciò che la circonda senza girare la testa. Ciò è particolarmente utile per individuare i fiori ed evitare i predatori. Oltre alle sue impressionanti capacità visive, l'occhio dell'ape elabora anche le informazioni alla velocità della luce. Ciò aiuta l'ape a prendere decisioni rapide su dove volare e cosa fare, entrambi essenziali per la sua sopravvivenza. Nel complesso, l'occhio dell'ape è una parte cruciale della sua anatomia e una testimonianza del potere della natura. Si è sviluppato nel corso di milioni di anni per aiutare l'ape a prosperare nel suo ambiente.





NO AGRICOLTORI, NO CIBO          NO API, NO AGRICOLTORI




domenica 18 agosto 2024

LA NEMICA DELL'ESTATE

             Ai primi caldi, da 190 milioni di anni, fa la sua comparsa la zanzara.Accade ogni sera d'estate, specialmente se l'atmosfera è carica di umidità


LEI E' CARNIVORA L'apparato pungente e succhiante di una zanzara femmina.
Dal sangue viene ricavato il nutrimento che serve allo sviluppo delle uova

LUI E' VEGETARIANO. L'apparato boccale del maschio,il lungo labbro centrale che nella femmina serve a perforare la pelle, nel maschio viene usato solo per prelevare nettare.







E' un insetto che vive ovunque e nonostante i rimedi più o meno empirici contro di lei la zanzara gode di ottima salute e ogni primavera inizia il suo ciclo riproduttivo, invariabilmente legato alla presenza di acqua.


Le uova vengono deposte sull'acqua in gruppi e
incollate una all'altre a formare minuscole zattere.


Anofele
 L'anofele è responsabile di epidemie malariche in Sicilia, Sardegna e nell'Agro pontino dove è ancora presente nonostante le periodiche disinfestazioni.

Tigre

Ultima arrivata proviene dal Sud Est asiatico. Il suo morso è doloroso e contrariamente a quanto si pensa, non è da noi portatrice delle malattie di cui è vettore nei paesi tropicali.



Questa invece è una TIPULA: Trattare questi insetti come fossero una strana specie di zanzara extra large è un errore molto comune, dovuto soprattutto alla paura di subire chissà quale dolorosa puntura, il tutto condito da una scarsa conoscenza del mondo degli insetti; ad esempio alcuni sono convinti che le zanzare tigre siano chiamate così per via delle grandi dimensioni, mentre di fatto sono lunghe appena 1 centimetro! Ad ogni modo se volete approfondire trovate la guida alla zanzara tigre a questo link).


A dispetto di quelle che per un occhio inesperto appaiono evidenti somiglianze anatomiche, però, questi insetti non hanno nulla a che fare con le zanzare, non sono nemmeno lontani parenti e, cosa più importante, per l’uomo sono assolutamente innocui in quanto non pungono.

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venerdì 16 agosto 2024

SIAMO IN UN GIOCO DI SCATOLE CINESI ?

 

0,1 metri - Diventano visibili i dettagli della mano ma la sua "solidità" è ancora evidente:la pelle sembra impenetrabile anche se sono evidenti imperfezioni come rughe e abrasioni.


0,01 metri - Un centimetro quadrato di cute somiglia in questo ingrandimento alla pelle di un elefante ma ancora non si scopre alcun varco che faccia pensare ad un alternarsi di vuoto e materia.

 0,001 metri - Si cominciano a distinguere i pori ma l'occhio non è in grado di percepire chiaramente oggetti inferiori al millimetro.-Questo livello di ingrandimento si raggiunge con l'aiuto di una lente

0,0001 METRI - Un poro ingrandito migliaia di volte: è una delle tante vie di sbocco del sudore, il sistema di raffreddamento della pelle
0,00001 metri - Grazie ad un buon microscopio ottico si distinguono all'interno dei capillari i globuli rossi e bianchi; questo è un globulo bianco, in una sola goccia ce ne sono da quattro a ottomila.
0,000001 metri.- La cellula è così complessa da costituire un universo a sé stante: la figura mostra la membrana che riveste il nucleo cellulare del globulo bianco; con ulteriore ingrandimento ci troveremo all'interno.
0,0000001 metri - I cromosomi all'interno del nucleo: macromolecole costituite da una sola lunghissima catena di DNA. Se non è in fase di riproduzione il materiale dei cromosomi si distribuisce in un reticolo.
0,00000001 metri - Il DNA acido desossiribonucleico nella sua tipica struttura a doppia elica: è il costituente dei cromosomi e contiene tutte le info genetiche che indirizzano lo sviluppo di un organismo vivente.


0,000000001metri - Serve un microscopio elettronico per arrivare a questo livello di ingrandimento nel quale finalmente si riconosce la struttura granulare della materia: si vede infatti che è composta di atomi.

0,0000000001 metri - Alle soglie di un nuovo mondo cominciano ad apparire indistinti i contorni dell'atomo sotto forma di una nube di elettroni in vorticoso movimento.Le dimensioni dell'atomo misurate tenendo conto della corteccia di elettroni, variano da 200 a 500 miliardesimi di millimetro ma se gli elettroni venissero spazzati via resterebbe solo un granellino ( il nucleo ) diecimila volte più piccolo.


0,00000000001 - All'interno dell'atomo domina il vuoto: la massa della materia si concentra quasi esclusivamente nel nucleo, ma è tanto ridotta da essere ancora invisibile.

0,000000000001- In lontananza si scorge la sagoma del nucleo che contiene il 99,9% della massa totale dell'atomo.Nello spazio circostante la materia è quasi assente;agiscono solo le invisibili forze che legano tra loro il nucleo e gli elettroni impedendo agli atomi di disgregarsi.

0,0000000000001 metri - Aumentando ancora il livello di dettaglio perfino il nucleo svela la sua struttura composta da protoni e neutroni tenuti insieme da forze nucleari a breve raggio ma di enorme intensità ( sufficienti a constrastare la repulsione che esiste tra le cariche positive dei protoni.

0,00000000000001 metri - L'atomo che abbiamo raggiunto è un atomo di carbonio ( ogni sostanza organica cioè vivente contiene infatti carbonio ). Nel nucleo ci sono quindi sei protoni e sei neutroni, dodici "particelle" molto simili tra loro.



0,000000000000001 metri -
  Entrando in un protone si scopre che anche questa particella è come l'atomo: da lontano sembra solido ma un ulteriore ingrandimento rivela che è composto soprattutto di vuoto.
0,0000000000000001 metri - La vera materia è concentrata nei piccolissimi quark che ancora a questo livello non si possono scorgere
La teoria dice che il quark non è più grande di un miliardesimo di miliardesimo di miliardesimo di centimetro: ho l'impressione che quando arriveremo a vederlo con il nostro immaginario microscopio scopriremo che anche il quark è soltanto una tappa verso qualcosa di ancora più piccolo. 

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giovedì 15 agosto 2024

L' EVOLUZIONE ! (BANCO DEL MUTUO SOCCORSO)

 Prova, prova a pensare un po' diverso

Niente da grandi dei fu fabbricatoMa il creato s'è creato da seCellule fibre energia e calore


"[Il punto esclamativo del titolo è stato usato] perchè cinquanta anni fa provare a scrivere qualcosa come l'inizio di Darwin [l'Evoluzione] era decisamente controcorrente. Siamo nel '72 [...], era un pensare decisamente diverso".

...Ruota dentro una nube la terra
gonfia al caldo tende le membra.
Ah la madre è pronta partorirà
già inarca il grembo
vuole un figlio e lo avrà
figlio di terra e di elettricità.

Strati grigi di lava e di corallo
cieli umidi e senza colori
ecco il mondo sta respirando
muschi e licheni verdi spugne di terra
fanno da serra al germoglio che verrà.

Informi esseri il mare vomita
sospinti a cumuli su spiagge putride
i branchi torbidi la terra ospita
strisciando salgono sui loro simili
e il tempo cambierà i corpi flaccidi
in forme utili a sopravvivere.

Un sole misero il verde stempera
tra felci giovani di spore cariche
e suoni liberi in cerchio muovono
spirali acustiche nell'aria vergine.
Ed io che stupido ancora a credere
a chi mi dice che la carne è polvere.

E se nel fossile di un cranio atavico
riscopro forme che a me somigliano
allora Adamo non può più esistere
e sette giorni soli son pochi per creare
e ora ditemi se la mia genesi
fu d'altri uomini o di quadrumani.

Adamo è morto ormai e la mia genesi
non è di uomini ma di quadrumani.

Alto, arabescando un alcione
stride sulle ginestre e sul mare
ora il sole sa chi riscaldare.


...la Moratti [allora ministro dell'istruzione] disse che [Charles Darwin] quasi non è esistito. C'era Adamo, poi qualcuno ha fatto un pupazzo di fango, vi ha soffiato ed è nato l'uomo. È questo che bisogna raccontare ai ragazzini perché questa è la verità. È la teoria del creazionismo. Io, invece, credo che bisogna farla finita con queste storie.
       Cinquanta anni fa avevo ventitre anni  e la percezione del mondo era ancora " sfumata e confusa " ( non come adesso ) ma di fronte a certe parole e testi come questo posso dire che allora  "intuivo " tutta la potenza e la loro portata.  Poi la lirica e la creatività poetica esplosero In Atom Heart Mother ( Pink Floyd ) e mi proiettarono Oltre, oltre che cosa non saprei dire ma sicuramente un Oltre ( anche nella modalità di usare la mente ) da cui non si torna più indietro.
              Per chi come me ha seguito il percorso, consiglio vivamente di leggere questo approfondimento    che non potrà non condividere.
                                   L. Fancelli