FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

giovedì 16 maggio 2024

CI ESTINGUEREMO IN QUESTO MODO ?

  


...Tutto ciò considerato devo concludere, usando semplicemente i comuni canoni della logica  che attualmente, continuando imperterriti sulla strada d
el continuo e rapido incremento in atmosfera con l'impiego bellico di uranio impoverito ed esperimenti nucleari, così come l'esagerato uso della radiodiagnostica oltre a quello di nuove tecnologie le cui caratteristiche ionizzanti sono spesso nascoste, senza parlare del continuo incremento dei campi magnetici (5G solo per ultimo ), che la vita umana su questo pianeta, così come quella degli animali cosiddetti "superiori" marcia a grandi passi verso il capolinea.                                    Senza nemmeno pensare alla pericolosità rappresentata dai conflitti in corso che minacciano ogni giorno di sfociare nell'olocausto nucleare  mi domando: Ma non ci sarebbe seriamente da ripensare a quali sono i primari cambiamenti  che le nazioni e le loro organizzazioni ambientaliste dovrebbero prendere  in considerazione invece che focalizzarsi su problematiche ambientali assai dubbie o quantomeno secondarie?                                                                                                   leggi l'intero articolo leggi dall'inizio

martedì 9 aprile 2024

TEMPO DI...CALABRONI

 

I PIU' GRANDI

 Vespa Crabro - Detta CALABRONE sono i parenti più grandi delle comunissime vespe, come queste assai temibili per i loro grossi pungiglioni e le pericolose ( anche per l'uomo ) dosi di veleno che iniettano generalmente solo nelle api di cui sono accanite cacciatrici. Di carattere estremamente mansueto, bisogna proprio andarle a stuzzicare per farsi pungere, a differenza delle comuni più piccole vespe ed altri vespidi. L'aculeo, liscio e affilato sembra essere fatto apposta per penetrare il corpo delle api e con altrettanta facilità viene ritratto ( le api invece pungono soltanto per difesa ma il loro pungiglione dentellato rimane spesso nei tessuti del nemico tanto che strappandosi provoca la morte dell'insetto ).Il comportamento all'interno dell'alveare è molto simile a quello delle api: quando le larve reclamano cibo ogni adulto esce all'esterno a fare incetta di ragni, altri insetti, polpa di frutta o nettare di fiori. La regina, sollevata da tali incombenze, continua a deporre quante più uova possibile. Nel corso dell'estate il nido conterà fino a tremila individui e tuttavia la vita della colonia durerà una sola estate.           Con l'autunno, il freddo uccide tutte le operaie e la vecchia regina. I maschi ( fuchi ) escono all'esterno della colonia in voli nuziale e muoiono subito dopo aver espletato il loro compito. Sopravviveranno solo alcune femmine  nate anch'esse in autunno e che, a differenza delle operaie, sono fertili. Attenderanno la primavera successiva per fondare nuovi effimeri regni.






Ha catturato la sua preda preferita: l'ape.

I tre "ocelli " sopra la testa servono solo per l'orientamento: anche senza sole sono in grado di orientarsi perfettamente    

Bombo


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La Vespa velutina arrivata anche in Toscana

L’arrivo e la diffusione di specie aliene è una delle principali cause di perdita di biodiversità. Da alcuni anni l’Europa sta affrontando l’invasione di una specie particolarmente temibile, il calabrone dalle zampe gialle Vespa velutina nigrithorax.

  a sn il Calabrone asiatico/Calabrone a zampe gialle: la Vespa velutina; a dx il Calabrone europeo Vespa crabro

A causa della sua flessibilità ecologica, rapidità di dispersione e specializzazione nel predare le api, questo calabrone desta grande preoccupazione dal punto di vista ecologico ed economico. A differenza dell’ape asiatica (Apis cerana), infatti, la nostra ape (Apis mellifera ligustica) non riesce a difendersi adeguatamente. Oltre alle api – che rappresentano l’80% della dieta proteica delle larve di velutina in ambiente urbano e il 45-50% in ambiente rurale – il calabrone preda anche altri importanti impollinatori (bombi, megachilidi, farfalle, etc).

Danni secondari, ma non trascurabili, sono quelli ai frutti maturi, prediletti dagli esemplari adulti di velutina

Il tasso di aggressività verso l’uomo è analogo a quello del calabrone europeo. In prossimità dei nidi però l’attacco può essere violento: 8-12 punture possono provocare un avvelenamento che richiede il ricovero in ospedale.

All’inizio del mese di aprile 2020 sono ricominciate le segnalazioni di Vespa velutina nelle provincie di La Spezia e quelle di Massa e Carrara dove erano state segnalate la prima volta nel 2007.

Fai una segnalazione

elimina nido -     Da ogni nido di velutina potrebbero nascere, l’anno successivo, altre 30-40 colonie. Scopri come distruggerli nella tua zona.

Fai trappole     

sito http://www.stopvelutina.it/notizie/

martedì 27 febbraio 2024

28 -  IL CASTAGNACCIO

   Il castagnaccio risale alle epoche più lontane: Castagneto ( oggi Carducci - prima Marittimo sotto la provincia di Pisa ) era molto ben fornito di boschi di castagni che, a quanto sembra, nonostante la bassa altitudine delle colline che si affacciano direttamente sul mare, si erano adattati tranquillamente al clima mite e caldo umido della zona. Oggi non ne sono rimasti quasi più ma allora erano una delle poche ricchezze per la sopravvivenza della popolazione: Oltre il legname, la farina di castagne era una risorsa irrinunciabile e nei boschi ancora rimangono i ruderi di vari seccatoi, generalmente adiacenti ai fossi dove, dopo la seccatura, procedevano alla macinazione delle castagne e alla produzione della famosa "farina dolce". 

             Tutti i forni dunque, di cui il centro storico era ben fornito,  durante la stagione invernale sfornavano uno dei dolci più ambiti:

CASTAGNACCIO, il dolce senza zucchero



 

Ingredienti

  • 50 g uva passa
  • 1 cucchiaio vinsanto
  • 250 g farina di castagne
  • 1 pizzico di sale
  • 400 ml acqua
  • 20 g pinoli
  • 50 g noci
  • rametti di rosmarino
  • Olio extravergine di oliva


  • Scaldate il forno a 180°C e mettete l'uvetta in ammollo in una ciotolina con un po’ di acqua tiepida e un cucchiaio di vinsanto.
  • Setacciate la farina di castagne in una ciotola ampia e aggiungete un pizzico di sale.
  • Versate poi l’acqua poca per volta, mescolando continuamente in modo che non si formino grumi. Unite l’uvetta strizzata e metà dei pinoli e delle noci. Mescolate ancora per distribuire bene gli ingredienti.
  • Ungete con abbondante olio extravergine di oliva una teglia rotonda di 25/30 cm di diametro e riempitela con l’impasto del castagnaccio.
  • Cospargete la superficie con i rimanenti pinoli, noci, e aghi di rosmarino. Finite con un filo d’olio e infornate in forno caldo.
  • Cuocete per circa 25-30 minuti, finché il castagnaccio non sarà asciutto in superficie, con una trama di rughe sottili, ma ancora morbido al suo interno. Si può mangiare tiepido o freddo.
                  Un buon vino dolce sarà l'accompagnamento ideale; vi consiglio un Aleatico dell'Elba o un vinsanto di Pantelleria ( benché a Bolgheri abbiamo anche un aleatico Antinori che...)  
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lunedì 26 febbraio 2024

TEMPO DI CINGHIALE - Le ricette di cucina della tradizione castagnetana

10)

  CINGHIALE IN SALMI'      

          Ingredienti per 4 persone:
1 Kg. di carne di cinghiale con osso;
1 Salsiccia toscana;
100 g. di olive nere da cucina,conservate sotto sale e limone;
1 bicchiere di vino rosso;
2 cucchiai di concentrato di pomodoro;
Rosmarino e aglio q.b.;
2 chiodi di garofano;
Sale e peperoncino piccante q.b..
                                                        Preparare in un capace tegame, il solito sfritto in un filo d'olio, con una grossa cipolla rossa, due carote e una costola di sedano, oltre ad almeno tre ramoscelli di rosmarino e almeno tre spicchi d'aglio,  finemente tritati ( aggiungere l'aglio solo da ultimo per non farlo annerire ).

                                                       Tagliare la carne in pezzetti più piccoli di un normale spezzatino, sminuzzare la salsiccia e aggiungere il tutto alla preparazione suddetta, aggiustando di sale e peperoncino a seconda dei gusti, con l'avvertenza di completare con la giusta quantità di olio che in questo caso dovrà essere abbondante (circa 25 cc.).
                Cuocere per mezz'ora circa e poi sfumare col vino rosso e lasciare evaporare. A questo punto mettere il concentrato di pomodoro preventivamente sciolto in mezzo litro d'acqua.
                Altre due ore di cottura a fuoco lento.
                Negli ultimi quindici minuti avrete aggiunto le olive che nel frattempo avrete sbollentate e leggermente dissalate.
-------------------------------- Questa è antica cucina castagnetana, da gustare nei mesi invernali, in tutta calma, perché ogni boccone vuole una "meditazione" . Meglio se accompagnata da un omonimo "nero" barricato di Bolgheri.--------------------------------------------------------------------------------
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Vedi TUTTE LE ALTRE RICETTE                                 

mercoledì 22 novembre 2023

EPILOGO

 Dopo avere finalmente messo nero su bianco la storia di mio padre in relazione al periodo trascorso sul fronte russo, poi sul fronte siciliano e quindi la lunga prigionia in Inghilterra, cosa che avrei preferito realizzare mentre era ancora in vita, sopratutto per la sua personale soddisfazione, (ma le avversità della vita allora ce lo impedirono ) dopo aver concluso questo mio lavoro in suo onore e incancellabile ricordo, voglio anche aggiungere le mie personali considerazioni sui fatti, i contesti sociali e politici che portarono allora a quegli avvenimenti e determinarono poi le circostanze che nel bene e nel male oggi viviamo come conseguenze. 

             


   Conseguenze di scelte che la storia sempre ci impone e che troppo facilmente vengono dimenticate; sembra anzi ai più, che la storia recente non abbia nemmeno bisogno di essere ricordata proprio per il fatto che essendoci ancora vicina, la sua conoscenza si può dare per scontata; cosicché a scuola si studia l’Egitto dei faraoni, l’antica Roma, le infinite battaglie del medioevo e del risorgimento mentre l’ultima guerra mondiale arriva sempre “fuori termine” del percorso di studio ; i giovani a scuola non l’hanno letta, in famiglia è passato il principio che “ ai figli deve essere evitata la sofferenza dei padri “  ed oggi abbiamo generazioni che non solo ignorano completamente ciò che hanno vissuto i nonni ma, quel che è più grave, non hanno nemmeno sviluppato valori come il pacifismo e la tolleranza, ( per non parlare di empatia ) indispensabili alla democrazia e alla convivenza civile ( che non a caso i padri fondatori inserirono nella nostra Costituzione ) non avendo così la più pallida idea di cosa sia la guerra, le atrocità, le sofferenze e l’abbrutimento disumano che essa provoca.

           E’ già ancor prima del 1945 che gli USA iniziano ad importare la maggior parte dell'intellighenzia tedesca  - Einstein  arriva già nel 1932 ( si parla di circa 1500 scienziati ) ma alla fine del conflitto si aggiungono quelli che ( in gran parte criminali nazisti ) hanno visto bene il momento giusto per vendersi ( con le loro riconosciute conoscenze scientifiche ) al miglior offerente : sono gli stessi che hanno partecipato al circo degli orrori che ormai ben conosciamo.
            Una strategia che effettivamente produsse grandi risultati agli effetti militari; non altrettanto può dirsi certamente sul piano etico e morale. Molti saranno sulla lista dei ricercati dal tribunale di Norimberga per crimini contro l’umanità ma ciò passa in secondo piano di fronte alle necessità militari del momento, per lo sviluppo delle armi risolutive per la vittoria della guerra e il governo statunitense spalanca le porte alla loro accoglienza avendo capito che è una  occasione unica per recuperare e superare allo stesso tempo anche quel gap di conoscenza scientifica che li avrebbe condannati ad una posizione di subalternità nei confronti dell’europa e della stessa Russia.

IL BOMBARDIERE E IL SUO EQUIPAGGIO

 Operazione Paperclip  Lo scopo di quest’operazione post-bellica del novembre 1945 era quello di accaparrarsi il maggior numero possibile di scienziati  nazisti sottraendoli opportunamente ai russi, in ottica prettamente anti- comunista e, parallelemente, allo scopo di rilanciare l’America come superpotenza. Iniziando la guerra fredda, ogni elemento che poteva risultare utile contro un nemico comunista andava usato senza esitazione; non solo i nazisti cominciarono ad essere giudicati pedine importanti in ottica anticomunista, ma andavano attuate tutte le misure necessarie per evitare uno spostamento di interesse verso l’URSS.

HIROSHIMA

                Basti pensare a personaggi del livello di Von Braun, realizzatore, già in Germania, della famosa V2 e poi protagonista in America della corsa alla conquista dello spazio.
  Ora non voglio certo dire che la vittoria della guerra da parte degli alleati, per ironia della sorte sia dovuta proprio ai tedeschi; ma bisogna riconoscere che  molto importante fu il loro contributo anche nella realizzazione della bomba H con il gruppo di Fermi, così come più in generale fu altrettanto fondamentale il contributo allo sviluppo della ricerca scientifica ( sempre finalizzata all’utilizzo militare) portando gli USA all’attuale posizione di massima potenza militare globale, dato che da allora ebbero carta bianca alla sperimentazione in ogni campo, dalle armi chimiche a quelle batteriologiche, dal controllo degli eventi meteorologici fino al controllo della mente umana  e non oso pensare a quali metodi potessero ricorrere: molto infatti ( di inconfessabile ) sta venendo fuori oggi anche dai documenti ufficiali che il governo americano ha dovuto desecretare recentemente da cui emergono sperimentazioni effettuate anche  sulla popolazione civile usata come cavia - ( non ricorda qualcosa di molto recente avvenuto anche da noi ? ). 


               D’altra parte fino al 1969 la guerra del Vietnam aveva offerto la possibilità di testare ogni tipo di arma su quella disgraziata popolazione, ma dopo il ritiro, obbligato dal crescente dissenso del pacifismo interno,  si pose la necessità di avere sempre nuovi fronti aperti, al fine di soddisfare il bisogno di realizzare sempre più potenti strumenti bellici e ovviamente, anche di soddisfare la sempre crescente voracità delle lobbies delle armi che sui conflitti hanno prosperato e continuano a prosperare fino ad oggi.  
              A loro però dobbiamo la liberazione dall’aberrazione nazifascista così come il fortissimo contributo economico alla ricostruzione; ma il debito fu abbondantemente ripagato e lo stiamo ripagando tutt’oggi: la militarizzazione americana del nostro territorio con la creazione di basi in ogni dove fu il primo passo; ma l’ingerenza politica da parte dei servizi segreti nei nostri affari interni fu sempre costante e tuttora vengono fuori sempre nuove e inconfessabili connessioni.
               Certo se ci pensiamo, è un enorme salto realizzato in poco più di un secolo: - Da una popolazione di pistoleros avventurieri alla conquista dell’oro e di nuove terre avvenuta al di fuori della legge nelle terre di “nessuno” ( proprio nessuno non direi in quanto tutti sappiamo bene di chi erano quelle terre e la fine che è toccata a quelle popolazioni ) a padroni assoluti di mezzo continente: “A big step for mankind “ dissero poi quando misero piede sulla Luna, ma ne siete proprio sicuri? Io nutro molti dubbi e non solo su certe frasi ad effetto.
     Noi che oggi siamo il frutto di quella cultura, noi come del resto l’intera europa, abdicammo la sovranità del territorio e l’indipendenza politica ( anche se non ufficialmente ) in favore di una società del tutto aliena rispetto ai nostri valori di umanità, conquistati dal Risorgimento e fino alla data delle due grandi guerre; certo lo facemmo perché obbligati, ottenendone grandi benefici, ma lo facemmo per l’eternità anche per i figli dei nostri figli, senza che essi potessero mai più avere il diritto di rimettere in discussione quelle scelte ?   Niente è eterno e forse è arrivato il momento di riappropriarci di ciò che svendemmo in un momento di necessità poiché ora sappiamo che quei valori come il territorio, l’autonomia politica e militare, l’uso della propria moneta, la piena autonomia commerciale e finanziaria e tutto ciò che oggi sta venendo meno, non possono essere venduti ( il più toccante monito su questi temi ci viene
proprio dal capo indiano "Capriolo Zoppo" nella lettera scritta al presidente USA, lettera che ho fedelmente riportato alla pagina GLI ULTIMI NATIVI ). 

              Una società che nasce sulla violenza e come l’epopea del West ( homo homini lupus - T.Hobbes ) si sviluppa sulla prevaricazione di tutti i diritti umani nell’assenza di rispetto verso l’uomo, l’ambiente e la natura, in nome dell'insaziabile accumulo di denaro, dovunque essa metta radici, è fatalmente destinata a crollare miseramente: oggi ne intravedo le prime profonde, preoccupanti crepe.     
 Leggi la storia dall'inizio               
      Ad maiora semper.                       
Dedicato ai miei figli Alessandro e Valerio
      1/7/2023    L.Fancelli