Il ritrovamento accidentale dei resti di questo luogo di culto atzeco, descritto dagli spagnoli prima che lo distruggessero, ha condotto a uno scavo su larga scala nel cuore di Città Del Messico.
Per gli appassionati di archeologia che mi seguono, ( con dedica all'amico Alberto de "Il Crogiolo" ) riporto quì un condensato della cronaca dell'archeologo Eduardo Matos Moctezuma ( non ci crederete ma è il suo vero nome ) risalente agli anni '80. - L.Fancelli
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La notte del 21 Febbraio 1978 una squadra di operai dell'azienda elettrica di Città del Messico stava compiendo dei lavori di scavo nel cuore della città. Alla profondità di due metri sotto il livello stradale si imbatterono in blocchi di pietra che impedirono la prosecuzione dei lavori. Rimosso il terriccio che ricopriva la pietra, vedendo che su di essa erano scolpiti dei rilievi, sospesero lo scavo in attesa di istruzioni.Un gruppo di archeologi inviati dall'ufficio per il recupero dei beni archelogici dell'Instituto Nacional de Antropologia e Historia accertò che il reperto era una scultura in rilievo in cui era visibile un volto di profilo con ornamenti sulla testa. Il lavoro di recupero portò alla luce un enorme disco di pietra del diametri di m.3,25: sulla parte superiore era scolpita una divinità femminile nuda, decapitata, con braccia e gambe staccate dal torso; si trattava senza dubbio di Coyolxauhqui, divinità lunare sorella di Huitzilopochtli, uccisa e smembrata dal fratello dopo una battaglia.
La fortunata scoperta rinnovò l'interesse per lo scavo dell'antico Grande Tempio dei Mexixa, popolazione della città atzeca diTenochtitlan.
Alcune parti del tempio erano già note; l'angolo sudoccidentale era stato scoperto nel 1913/14 e scavato ulteriormente nel 1948, nel 1933 inoltre era stata scavata una breve sezione delle scalinate e della piattaforma che faceva da supporto alle strutture erette in una delle ultime epoche di costruzione del Grande Tempio.
Avevamo dati forniti da scavi precedenti a partire dal 1790, quando erano stati trovati la famisissima Pietra del Sole o Calendario atzeco e la scultura monumentale di Coatlicue.Avevamo anche le relazioni cinquecentesche di Bernard Diaz e Hernan Cortez, che videro il Grande Tempio e lo descrissero, oltre ad altri scritti successivi. Le fonti scritte ci dicono che il Grande Tempio era una vasta piattaforma costituita da quattro o cinque livelli sovrapposti a gradinata, con la facciata principale a Ovest e due scalinate che davano accesso al livello più alto. Sulla piattaforma si trovavano due strutture: i sacrari di Tlaloc ( dio dell'acqua, della pioggia e della fecondità ) e di Huitzilopochtli ( dio della guerra e del sole ). Il rilievo che hanno queste due divinità riflette i bisogni fondamentali dei Mexica: la loro economia si basava infatti sulla produzione agricola ( di quì l'importanza dell'acqua e della pioggia ) e sui tributi procurati dalla conquista ( importanza della guerra ).
Oggi possiamo confermare che le strutture dell'ultima epoca di costruzio mexica del Grande Tempio furono rase al suolo dagli spagnoli. Non siamo riusciti a trovare nulla più di semplici tracce dell'edificio sulla pavimentazione a lastre di pietra della grande PLAZA. Sul lato Nord rimane solo un metro circa della piattaforma. Meglio conservate invece le strutture delle epoche di costruzione anteriori: erano più antiche, più piccole ed erano sepolte più in profondità, sotto il livello stradale.
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