FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

sabato 20 luglio 2019

IL GRANDE TEMPIO DI TENOCHTITLAN

Il ritrovamento accidentale dei resti di questo luogo di culto atzeco, descritto dagli spagnoli prima che lo distruggessero, ha condotto a uno scavo su larga scala nel cuore di Città Del Messico.

           Per gli appassionati di archeologia che mi seguono, ( con dedica all'amico Alberto de "Il Crogiolo" ) riporto quì un condensato della cronaca dell'archeologo Eduardo Matos Moctezuma       ( non ci crederete ma è il suo vero nome ) risalente agli anni '80.    -    L.Fancelli 

                                  °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

       La notte del 21 Febbraio 1978 una squadra di operai dell'azienda elettrica di Città del Messico stava compiendo dei lavori di scavo nel cuore della città. Alla profondità di due metri sotto il livello stradale si imbatterono in blocchi di pietra che impedirono la prosecuzione dei lavori. Rimosso il terriccio che ricopriva la pietra, vedendo che su di essa erano scolpiti dei rilievi, sospesero lo scavo in attesa di istruzioni.

                Un gruppo di archeologi inviati dall'ufficio per il recupero dei beni archelogici dell'Instituto Nacional de Antropologia e Historia accertò che il reperto era una scultura in rilievo in cui era visibile un volto di profilo con ornamenti sulla testa. Il lavoro di recupero portò alla luce un enorme disco di pietra del diametri di m.3,25: sulla parte superiore era scolpita una divinità femminile nuda, decapitata, con braccia e gambe staccate dal torso; si trattava senza dubbio di Coyolxauhqui, divinità lunare sorella di Huitzilopochtli, uccisa e smembrata dal fratello dopo una battaglia.
 La fortunata scoperta rinnovò l'interesse per lo scavo dell'antico Grande Tempio dei Mexixa, popolazione della città atzeca diTenochtitlan.
Alcune parti del tempio erano già note; l'angolo sudoccidentale era stato scoperto nel 1913/14 e scavato ulteriormente nel 1948, nel 1933 inoltre era stata scavata una breve sezione delle scalinate e della piattaforma che faceva da supporto alle strutture erette in una delle ultime epoche di costruzione del Grande Tempio.
 Avevamo dati forniti da scavi precedenti a partire dal 1790, quando erano stati trovati la famisissima Pietra del Sole o Calendario atzeco e la scultura monumentale di Coatlicue.Avevamo anche le relazioni cinquecentesche di Bernard Diaz  e Hernan Cortez, che videro il Grande Tempio e lo descrissero, oltre ad altri scritti successivi. Le fonti scritte ci dicono che il Grande Tempio era una vasta piattaforma costituita da quattro o cinque livelli sovrapposti a gradinata, con la facciata principale a Ovest e due scalinate che davano accesso al livello più alto. Sulla piattaforma si trovavano due strutture: i sacrari di Tlaloc ( dio dell'acqua, della pioggia e della fecondità ) e di Huitzilopochtli ( dio della guerra e del sole ). Il rilievo che hanno queste due divinità riflette i bisogni fondamentali dei Mexica: la loro economia si basava infatti sulla produzione agricola ( di quì l'importanza dell'acqua e della pioggia ) e sui tributi procurati dalla conquista ( importanza della guerra ).

 Oggi possiamo confermare che le strutture dell'ultima epoca di costruzio mexica del Grande Tempio furono rase al suolo dagli spagnoli. Non siamo riusciti a trovare nulla più di semplici tracce dell'edificio sulla pavimentazione a lastre di pietra della grande PLAZA. Sul lato Nord rimane solo un metro circa della piattaforma. Meglio conservate invece le strutture delle epoche di costruzione anteriori: erano più antiche, più piccole ed erano sepolte più in profondità, sotto il livello stradale.
Cista per offerte
 Un grosso problema fu il livello dell'acqua sotterranea che a Città del Messico è quattro o cinque metri sotto il livello stradale. La struttura più antica del Grande Tempio era stata trovata quasi intatta e risaliva all'incirca al 1390 D.C. - Potemmo scavare solo le parti più alte di questo edificio e i resti dei due sacrari sulla sommità; Se avessimo fatto scendere il livello dell'acqua per rendere possibili ulteriori scavi avremmo minacciato gravemente la stabilità degli edifici coloniali e moderni attorno al tempio e anche quella del tempio stesso. Forse con il tempo, quando si riuscirà a sviluppare un metodo per il controllo della falda freatica, si potrà svavare il tempio nella sua interezza.
Vaso raffigurante TLALOC - E' uno dei tanti vasi trovati nelle ciste per offerte del Grande Tempio.Molti oggetti rinvenuti provenivano da altre zone del Messico soggette agli Atzechi. Pare che questa raffigurazione del dio dell'acqua sia opera di un abitante di Tenochtitlan
Questo guerriero aquila, statua alta quasi due metri, è uno fra gli oggetti più belli trovati nel Grande Tempio.In origine era forse ricoperto con un costume d'aquila. Le ali sopra le braccia, gli artigli sotto le ginocchia e la maschera di rapace, di dimensioni superiori al normale, identificano la figura come rappresentante uno dei due ordini principali di soldati atzechi. I soldati dell'altro ordine indossavano un costume da giaguaro.


I coltelli da cerimonia, dipinti con ocra rossa e decorati con denti fatti con conchiglie e occhi con pupille di ossidiana, assomigliano a quelli usati dagli atzechi per estrarre il cuore ai prigionieri nei sacrifici rituali. Alla base dei coltelli a sinistra e al centro, un pezzo di incenzo

Su questa pietra di dedicazione del Grande Tempio sono raffigurati in alto due membri della famiglia reale atzeca, un sovrano e il suo successore, l'uno di fronte all'altro ai lati di una "palla d'erba per il sacrificio". Ognono di loro si sta cavano sangue da un orecchio. Fiumi esagerati di sangue si riversano sulla palla d'erba  prima di entrare nella bocca di un mostro che rappresenta la Terra. Il glifo in basso significa "8 canna" ( 1487 ) anno in cui si celebrò il compimento di uno degli edifici.





°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

          Per aiutare a capire l'importanza delle offerte della popolazione durante la costruzione non posso fare di meglio che citare ancora Duran e Bernal Diaz. Duran scrive: " vedendo la rapidità con cui il tempio veniva costruito e volendo onorare ancor più il suo dio, il re Montezuma ordinò a tutti i sovrani del paese di raccogliere un gran numero di pietre prezione da tutte le città, collane di pietre verdi, pietre trasparenti, smeraldi, rubini e cornaline, in breve ogni tipo di pietra ricca e di gioiello prezioso e molti tesori. A ogni "braza" ( circa 1,8 metri ) che l'edificio cresceva queste pietre preziose e gioielli venivano gettati nella malta."

" E così, pagando il tributo ai capi, le città offrivano tutte il proprio sostegno e fornivano i gioielli e le pietre da gettare nelle fondamenta. cosicché per ogni braza dell'edificio ne gettavano in esso una quantità che era qualcosa di meraviglioso. E si diceva che essendo il Dio a dare queste ricchezze, non era inopportuno usarle al suo servizio, trattandosi di cose sue".

§§§§§§§§Vai alla sezione  STORIA§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§

Nessun commento:

Posta un commento