FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

lunedì 10 marzo 2025

COLOMBI

 Colomba - simbolo della pace



Eleganti e resistenti i colombi sono volatori eccezionali.

Nell'aria hanno la grazia raffinata di un ballerino.

La tecnica di volo combina il volo battuto ( anche 100 

battiti d'ala al secondo ) con quello veleggiato, affidandosi alle

 correnti per innalzarsi senza muovere le ali.


Capaci di acrobazie aeree spettacolari, atterrano sempre controvento, per frenare aumentano l'angolo di attacco delle ali e allargano la coda mentre eseguono alcuni rapidi battiti d'ali.



            La forma e la struttura interna del corpo fanno dei colombi una perfetta macchina per volare.
            L'uccello riesce a galleggiare in aria in condizioni di spinta in cui un aereo precipiterebbe.


 

      Un rituale preciso presiede al corteggiamento: il maschio gonfia il collo, tuba rumorosamente, si fa bello e grosso, ma è sempre delicato con la femmina che chiede nutrimento ostinatamente, senza peraltro usufruirne.     


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       Fu l'ultimo esemplare di colomba migratrice (Ectopisters migratorius), la specie di uccello più numerosa sulla Terra. Si stimava che da sola essa superasse il 40% del numero di esemplari totali di uccelli del nuovo continente. Alexander Wilson, che era un valente naturalista, ci ha lasciato un'importante testimonianza che ci racconta l'imponenza e la forza di cosa doveva essere poter vivere lo spettacolo della migrazione del più grande piccione dall'inconfondibile colore grigio sulla testa e sul dorso, con il petto macchiato di rosa che tendeva al bianco sul ventre, il becco nero, le zampe rosse e gli occhi arancioni.                     
Il suo areale principale corrispondeva a tutta la parte centrale e orientale degli Stati Uniti, fino al golfo del Messico mentre a nord comprendeva anche il Canada.                                                       
     Lo scienziato ornitologo Wilson, nel 1800 osservò uno stormo che si spostava tra il Kentucky e l'Indiana che valutò di una lunghezza di 390 km, con una larghezza di oltre un km e mezzo. Egli stimò, per difetto, che tale stormo contenesse non meno di 2.230.272.000 di uccelli. Pertanto è lecito pensare che questi uccelli potessero consumare una quantità pari a circa 633.690 m3 di semi e nocciole al giorno.                                                                                   
Anche il noto ornitologo e illustratore naturalistico James Audubon nel 1813, durante un viaggio che lo stava riportando a casa a Louisville sul fiume Ohio nel Kentucky, dopo che aveva percorso circa 88 km, si trovò quasi in trance ad ammirare la vista di un incredibile spettacolo come la migrazione della colomba migratrice. Da bravo artista estrasse il suo fedele taccuino e cercò di immortalare quel momento di stordimento, circondato da milioni di uccelli in volo, mentre il cielo improvvisamente si oscurò malgrado fosse mezzogiorno, per cui sembrava di assistere ad una eclissi totale: in realtà era uno stormo di colombi.                  
Probabilmente Audubon poté osservare l'avvicinarsi dei rapaci allo stormo, che reagiva compattando i ranghi come a formare un’enorme unica massa. In un immenso fluire vitale, un ordinato brulicare di esseri che si butta ora in cielo ora verso il suolo, formando linee per poi rapidamente trasformarsi in una successione di onde, che si lanciavano in vorticose forme impalpabili sfiorando in un baleno ora il suolo, per poi tornare a risalire in alto quasi perpendicolarmente, come a formare una immensa macchia di uccelli che oscurava l'orizzonte. Questi instancabili acrobati con sorprendente velocità riprendevano a volare in spirali riconquistando il cielo e sfuggendo in mille forme serpentiformi. Audubon sicuramente fu profondamente colpito da tutto questo, e notò come simili assembramenti si susseguivano senza interruzione di continuità, praticamente era una nazione che stava migrando. Il sole non aveva ancora lasciato il passo al crepuscolo, quando il naturalista pittore entrò nella sua città. Il cielo era ancora ammantato dallo stormo in migrazione. 

              VEDI   AUDUBON Il Pittore cacciatore pentito