Ci sono due specie di lavoro: La prima consiste nell'alterare la posizione di una cosa sopra o presso la superficie della terra relativamente a un'altra cosa; la seconda consiste nel dire ad altri di farlo.
La prima specie di lavoro è sgradevole e mal retribuita; la seconda è gradevole e ben retribuita ed anche suscettibile di infinite variazioni.Per esempio non soltanto ci sono persone che danno ordini, ma anche persone che danno consigli circa gli ordini da dare.
C'è però una terza classe di persone, molto più rispettate delle due categorie.Costoro sono i proprietari dei terreni e dei beni di produzione i quali riescono a far pagare ad altri il privilegio di esistere e di lavorare. Il loro ozio infatti è reso possibile soltanto dal lavoro degli altri, ma dirò di più: il loro smodato desiderio di godersi i propri comodi è l'origine storica del vangelo del lavoro.
Dall'inizio della civiltà fino alla rivoluzione industriale un uomo poteva produrre con molto lavoro un po' più di quanto fosse necessario al sostentamento della sua famiglia, sebbene sua moglie lavorasse almeno quanto lui e i suoi figli cominciassero a lavorare non appena l'età glielo consentiva. Questo esiguo margine non rimaneva però a chi lo produceva ma veniva incamerato dai guerrieri e dai preti. In tempi di carestia poi non era possibile produrre più del minimo indispensabile ma guerrieri e preti pretendevano la loro parte come sempre, col risultato che molti lavoratori morivano di fame. Questo sistema restò in vigore in Russia fino al 1917 e da allora taluni membri del partito comunista riuscirono ad assicurarsi lo stesso privilegio dei guerrieri e dei preti.
Se prima fu necessaria la forza bruta per costringere i contadini a cedere, a poco a poco si scoprì che era possibile indurli ad accettare il principio etico secondo cui era loro dovere lavorare indefessamente sebbene una parte di quel lavoro fosse destinata al sostentamento degli oziosi. Il concetto del dovere, storicamente parlando, è stato un mezzo escogitato dagli uomini al potere per indurre altri uomini a vivere per l'interesse dei loro padroni anziché per il proprio. Naturalmente gli uomini al potere riescono a nascondere anche a sè stessi questo fatto, convincendosi che i loro interessi coincidono con quelli dell'umanità in senso lato ed a volte ciò è verissimo: I proprietari di schiavi ateniesi per esempio, impiegarono parte del loro tempo libero in modo da apportare un contributo di capitale importanza alla civiltà, contributo che non sarebbe stato possibile sotto un sistema puramente economico. L'ozio quindi è essenziale per la civiltà e nei tempi antichi l'ozio di pochi poteva essere garantito soltanto dalle fatiche di molti. Tali fatiche avevano però un valore non perché il lavoro sia un bene ma al contrario perché l'ozio è un bene.§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
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