FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

sabato 26 dicembre 2020

Prima di parlare di Intelligenza Artificiale parliamo di intelligenza

            Che cosa si intende per intelligenza? O meglio: Che cosa si intende e cosa dovremmo intendere per intelligenza?     La risposta come vedremo non è per niente scontata e tutt'altro che semplice. Chiariamo che già negli anni settanta quando di intelligenza artificiale ancora non si parlava, si contrapponevano due interpretazioni la cui battaglia era del tutto aliena dalle grandi masse e avveniva solo in ambienti scientifici altamente specializzati a cui avevo accesso tramite letture particolari.  Due interpretazioni dicevo, quella occidentale e quella orientale, fatalmente rappresentanti di due mondi politicamente avversi. La prima costituita dagli ambienti essenzialmente americani a cui si accodavano gli europei, individuava l'intelligenza in maniera pragmatica e decontestualizzata nella capacità di computazione o comunque di possedere "abilità mentali" particolari che sbalordivano i cosiddetti normali. Da quì la nascita di giovani, anche bambini, dichiarati geni della matematica e la creazione del famoso QI ( quoziente di intelligenza ) basato su una serie di quiz essenzialmente matematici, un prodotto scientifico squisitamente americano.          

Hal 9000

        La seconda, rappresentante del pensiero antagonista, al tempo individuabile nella Russia come quasi unica espressione di una visione scientifica che andava sviluppandosi esclusivamente in quei paesi della cosiddetta cortina di ferro, in virtù di quel progresso scientifico che avrebbe portato poi alla conquista dello spazio, una Russia allora dominatrice incontrastata della sfera asiatica.    Questa rifiutava ovviamente la visione statunitense, molto probabilmente anche per motivi politici, e propagandava una linea più "umanistica" vedendo nella capacità di socializzazione o di lavorare in tutti i campi in maniera collaborativa, la quintessenza dell'intelligenza che doveva essere anche nell'ambito scientifico, espressione di gruppi e non mai esaltazione del singolo.

       Oggi la nostra concezione occidentale è stata molto mitigata dal confronto con l'altra e l'abilità computazionale è stata quasi completamente sostituita da un'altra abilità: la capacità di vedere le cose e affrontare i problemi in maniera non convenzionale. Senz'altro un passo avanti ma si conservano  tare ancora rivelatrici come la necessità di voler quantificare a punteggio ( i famosi quiz ) una cosa che, secondo me, non sarà mai quantificabile in maniera scientifica.


E questo proprio perché nel concetto di intelligenza dovrebbero rientrare primariamente qualità non quantificabili, in sostanza qualità che portano un cervello a svolgere quelle funzioni superiori come l'EMPATIA per esempio, che ci qualificano come esseri pensanti superiori, primati superiori, sapiens sapiens appunto.  Così come l'altruismo e la generosità c'è tutta una gamma di "passioni" umane che ci fanno provare sentimenti contrastanti, generalmente travolgenti, dolorosi o piacevoli, a volte anche incongrui e contraddittori, capaci di esaltarci così come mandarci nella più profonda crisi; sono quelli che contraddistinguono le funzioni "superiori" dell'essere umano, ANCHE quelli che a volte sono causa di grande infelicità e possono portare pure al gesto estremo dell'auto annullamento; e vedo molto improbabile che un'intelligenza artificiale ( almeno per ora ) possa riuscire a dotarsi di certi comportanenti che vanno per l'appunto contro ogni logica; mi sembrerebbe invece assai compatibile con una logica positiva ( per Lei )  prevedere lo sviluppo di comportamenti di indipendenza e aggressione verso il genere umano fino al suo assoggettamento totale per l'utilizzo che riterrà più opportuno. Ma del resto non è questo ciò che l'uomo ha sempre fatto fin dagli albori della civiltà?

    L. Fancelli        ora parliamo di Intelligenza artificiale

mercoledì 18 novembre 2020

LA TRIPPA CASTAGNETANA

 

  15 ) TRIPPA CASTAGNETANA        

            Ingredienti per 4 persone
             800 gr. di trippa con centopelli;
             Cipolla, sedano e carota q.b.;
             500 gr. di passata di pomodoro;
             1/2 bicchiere di vino bianco;
             1/2 noce moscata;
             1 foglia di alloro;
             Sale, pepe, peperoncino piccante q.b.;
             Parmigiano 


                                               

                                            In un capiente tegame prepariamo in poco olio
 un abbondante sfritto di carota, sedano e cipolla più una foglia di alloro;
              La trippa che dovrebbe essere costituita per almeno metà dal ricercato
 "centopelle" dovrà essere lavata con acqua, aceto e limone ed energicamente 
strizzata per eliminare per quanto possibile tutto il liquido, poi tagliata a striscioline
 più o meno di un centimetro di larghezza. Appena pronto lo sfritto mettiamo
 la trippa e facciamo cuocere a fuoco vivo per almeno 10/15 minuti, rigirando
 frequentemente fino a fare evaporare i liquidi ancora contenuti.
               Terminata la prima sbollentata sfumiamo col vino, quindi aggiungiamo
 nuovo olio q.b.  e la passata di pomodoro; aggiustiamo di sale pepe e peperoncino
 e spolveriamo abbondantemente di noce moscata con l'apposita grattugia, poi
riavviamo la cottura a fuoco basso per almeno un'ora.
                Poi, sul piatto fumante in tavola, una generosa grattata  di parmigiano
( possibilmente reggiano ).

                        Niente a che vedere quindi con lampredotti o trippe alla romana che
per noi sono troppo sciapi e privi di carattere; questo è un piatto "forte" in tutti i 
sensi per cui è meglio non abusare, anche se, come si dice: "Più ne mangi e più ne
 mangeresti ".- Anche se io preferisco un nero corposo, quì si abbina bene, specialmente
in estate, un bianco vermentino, fresco e fruttato.- Buon appetito! 

Vedi tutte le  mie ricette La cucina castagnetana

lunedì 16 novembre 2020

ZUPPA DI CHIOCCIOLE SCAPPATE

 

Siamo in autunno ed è il momento migliore per gustare tutto
l'aroma particolarissimo della nepitella, erba di campo spontanea da  queste parti, che è alla base della nostra ricetta in cui le chiocciole non ci sono affatto dato che sono "scappate": In effetti, col disseccamento delle erbe superficiali, esse si rifugiano sotto terra dove passano l'estate opercolate, in un breve letargo fino alle prime pioggie autunnali e al rifiorire della nuova tenera vegetazione di cui si nutrono.  Ma allora direte voi che ci azzecca dedicargli il nome della ricetta? Ci azzecca eccome perché a Castagneto Carducci la chiocciola è sempre dipendente da questa erba profumatissima ( niente a che vedere con la menta ) e anche cucinata da sola ( vedi ricetta n.4 ) si basa su questo aroma.
       Ma veniamo al dunque;  per una buona zuppa prendiamo i seguenti ingredienti, indicativamente sufficienti per quattro persone:

  • 1 carota;
  • 2 cipolle rosse di media grandezza;
  • 1 costola di sedano;
  • 1/2 Kg  di fagioli cannellini da lessare / 1 barattolo di fagioli cannellini già lessati.;
  • 3 - 5  foglie di bietola;
  • 3 zucchini ridotti a dadini;
  • 2 patate grandi ridotte a dadini;
  • 1 bottiglia di passata di pomodoro;
  • 1 mazzo di nepitella legata a fascetto;
  • 1/2 Kg di buon pane, come noi diciamo, posato;
Olio, sale, pepe, peperoncino piccante, tutto a seconda dei gusti, perché sui gusti non ci si sputa.

PREPARAZIONE
                               Sfriggere cipolle sedano e carota debitamente sminuzzati mentre vi preparate ad usare i fagioli che, se avete messo a bagno dal giorno prima ( fagioli secchi , sempre il metodo migliore per una cucina di qualità ) avrete messo a lessare per tempo in una pentola a parte.
                              Ultimato lo sfritto, nella stessa pentola aggiungere le altre verdure come indicato, insieme ad acqua e passata di pomodoro finché il tutto resti sommerso ovviamente col fascetto di nepitella che al termine andremo a togliere.                                                                     
-  Bollire per circa 1 ora a fuoco lento.                                                                                                 
Avrei potuto dirlo prima ma è lo stesso: metà dei fagioli lessi dovete  passarli per ottenere un     liquido più cremoso, gli altri li aggiungerete interi.                                                                           
                              Non vi resta che preparare il pane in una apposita, indovinate un po':             ZUPPIERA, alternando uno strato di fette con la copertura di minestrone e così via.                  
             Da portare in tavola anche fredda, il giorno dopo, accompagnata naturalmente da qualche scalognetto sott'aceto, avrete comunque l'impressione che le chiocciole siano per qualche imperscrutabile motivo, "fuggite" lasciandovi tuttavia il loro delicato sapore.                                 
CONSIGLI -
Dato che abbiamo parlato di sott'aceti un rosso non è proponibile, vi consiglio un bianco leggero e ben fresco. -     Buon appetito!                                                                                                                   
                                                      Vedi tutte le altre ricette                                                                       


venerdì 21 agosto 2020

SEX AND THE CITY

L'INSEGNAMENTO MORALE/SESSUALE IMPARTITO ALL'UOMO FINO ALL'ETA' DI SEI ANNI


Il bambino ha appreso prima di quell'età che bestemmiare è male, che soltanto gli uomini spregevoli bevono, che non si devono mai dire le bugie  e sopratutto impara che qualsiasi interesse per le parti sessuali è un abominio.
        Sa che queste sono le idee di sua madre e crede che siano anche quelle del suo Creatore. Essere amorosamente trattato dalla madre o, se la madre lo trascurava, dalla bambinaia, era il più grande piacere della sua vita e gli veniva concesso soltanto se non lo si era scoperto in colpa verso il codice morale.
         Egli era giunto così ad associare qualche cosa di vagamente orrendo a qualsiasi atto che sua madre o la bambinaia potessero disapprovare.
 Col passare degli anni dimenticava di dove gli fosse venuto il suo codice morale e quale fosse stato in origine il castigo in caso di trasgressione, ma non se ne liberava, nè cessava di sentire che qualcosa di orrendo avrebbe potuto capitargli se non lo avesse rispettato.
          E' sopratutto per quanto riguarda il sesso che l'insegnamento morale impartito nell'infanzia nuoce. Se un bambino è stato educato convenzionalmente da genitori piuttosto severi, l'abitudine ad associare il concetto del peccato agli organi sessuali è ormai così profondamente radicata in lui quando raggiunge i sei anni, che molto difficilmente riuscirà a liberarsene per tutto il resto della vita.
          Questo sentimento è naturalmente rafforzato dal complesso di Edipo, poiché la donna maggiormente amata negli anni della sua fanciullezza è proprio quelle con la quale qualsiasi rapporto sessuale diventa impossibile. Il risultato è che molti uomini, fattisi adulti, giudicano che il sesso degradi la donna e non possono rispettare le loro mogli a meno che esse rifuggano dai rapporti sessuali.
           Ma l'uomo che ha la moglie frigida sarà spinto dall'istinto a cercare altrove la soddisfazione dei suoi sensi. Questa soddisfazione però, anche se momentaneamente la trova, sarà avvelenata dal senso della colpa cosicché gli è impossibile essere felice nei rapporti con una donna, sia nel matrimonio che fuori.
            Alla donna, a sua volta accade la stessa cosa se i suoi educatori le hanno esaltato il dovere di essere quel ch
e si dice " pura ". Istintivamente ella si frena nei rapporti sessuali col marito, ed ha paura di provarne piacere. Oggi, tuttavia questo atteggiamento è molto meno comune tra le donne di quanto non lo fosse cinquant'anni fa, ed è la vita degli uomini ad essere più avvelenata dal senso della colpa di quella delle donne. Ci si comincia a rendere conto, ovviamente non da parte delle autorità pubbliche, dei mali derivanti ai giovanissimi dall'educazione sessuale tradizionale.
                         La regola giusta è semplice: Fino a quando un bambino non è prossimo alla pubertà, non insegnategli alcuna morale sessuale ed evitate scrupolosamente di inculcargli l'idea che vi sia qualcosa di disgustoso nelle funzioni fisiche naturali. Quando s'avvicina il momento in cui occorre impartirgli una educazione morale, assicuratevi che questa sia razionale e preoccupatevi di saper fornire buoni motivi per tutto quello che dite.
             Nel senso della colpa vi è qualcosa di abietto, qualcosa che priva del rispetto di se stessi.
E la perdita del rispetto di se stessi non ha mai valso nulla di buono a nessuno. Il fatto è che il senso della colpa, lungi dal condurre verso una vita buona, ha l'effetto opposto. Rende un uomo infelice e fa sì che si senta inferiore agli altri. Essendo infelice è probabile che egli accampi sugli altri diritti eccessivi che gli impediranno di gustare la felicità nei rapporti personali. Sentendosi inferiore nutrirà del rancore verso coloro che gli appaiono superiori. Per lui l'ammirazione sarà difficile e facile l'invidia. Diventerà una persona generalmente antipatica e si troverà sempre più solo.  Un atteggiamento generoso ed  espansivo verso gli altri non soltanto fa contenti gli altri ma è un'immensa fonte di felicità per chi lo possiede perché lo rende simpatico a tutti. Ma in un uomo assillato dal senso della colpa un simile atteggiamento non è possibile.
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----Ora mi si dirà che questi pensieri concepiti da Bertrand Russell quasi un secolo fa ( la prima pubblicazione risale al 1930 ) sono stati da tempo superati  dopo periodi di grandi cambiamenti nella morale sessuale maturati sopratutto dopo il '68 con i movimenti della cosiddetta " liberazione sessuale "  il femminismo e il superamento di ogni omofobia. Ebbene, benché si possa dire di avere oggi superato gran parte di quelle problematiche, ereditate direttamente dall'epoca vittoriana, cioè in sostanza non si può più parlare oggi di vergogna o di sensi di colpa per l'atto sessuale ( ma ancora oggi si usa dire che la famosa foglia di fico nell'arte copre le  "pudenda" del soggetto cioè di quelle parti di cui ci si deve vergognare - dal latino pudere - ), tuttavia siamo convinti che quello stesso superamento sia avvenuto omogeneamente in tutte le classi sociali ?
          Questo è un fatto che solo il lettore stesso in assoluta autonomia potrà in piena coscenza giudicare ( e voglio augurare che ne abbia sempre un riscontro positivo ) al fine di vivere una vita felice e scevra da questo tipo di tensioni dato che sicuramente ne abbiamo una vasta gamma da affrontare in ogni caso.
            Non mi sembra comunque che si possa dire di avere raggiunto una società sessualmente molto migliore di quella del secolo scorso: le giovani generazioni che generalmente non hanno in famiglia alcun insegnamento da quel lato, non hanno nemmeno scolasticamente alcun aiuto, contrariamente a tutte quelle ore di educazione sessuale nelle scuole di cui si è parlato per anni e anni e mai realizzate. L'unica "formazione" se così si può dire, è quella pornografica a cui purtroppo si ha accesso già in età che dovrebbero seriamente preoccupare: - Le conseguenze sono una mancanza assoluta di sviluppo del lato psico affettivo e una visione del rapporto esclusivamente fisica vissuta da un solo lato, tendenzialmente indirizzata ad una solitudine e aridità affettive che spesso spalancano le porte a tutta un'altra serie di problematiche esistenziali. I fatti della cronaca quotidiana testimoniano purtroppo l'esistenza di una società malata anche sotto questo punto di vista, una società che necessita di cure urgenti , che ha bisogno di capire quali sono le cause che l'hanno portata a vivere quella che ormai possiamo definire " l'era del femminicidio ". ------------------------.
                             L. Fancelli


lunedì 6 luglio 2020

NELLE FORESTE DEI GRANDI VECCHI

California, terra degli alberi fenomeno


       Quì vivono le piante più alte, più vecchie e più grosse di tutto il pianeta. Portano i nomi dei più bellicosi generali americani. Il generale Sherman è un vecchio vigoroso e prestante, dal portamento eretto e dalla chioma ancora giovanile; molto conosciuto e stimato in quell'angolo di California dove ha messo radici tanti e tanti anni fa. Se avessa la capacità di ricordare e se il fruscio delle sue foglie al vento della Sierra Nevada si potesse tradurre in parole, ne avrebbe di cose da raccontare.
        Il Generale Sherman è una sequoia gigante che ha più di tremila anni. Quando nasceva da un seme non più grande di sei millimetri la civiltà egizia era in declino, quelle dei sumeri e degli ittiti si erano appena estinte, gli etruschi approdavano in Italia e i Fenici inventavano l'alfabeto. Roma sorgeva quando il Generale Sherman aveva già più di 250 anni.
        C'è qualcosa che lo rende però unico rispetto a tutte le altre grandi sequoie presenti nelSequoia National Park e nel Yosemite National Park: Lui è in assoluto l'essere vivente più grande che esista sulla Terra.
        Alto 83,80 metri pesa 1385 tonnellate e il suo tronco che alla base ha una circonferenza di metri 31,30, ha un volume di 1486 metri cubi.Il ramo più basso si trova a 45 metri dal suolo, ha un diametro di oltre un metro e mezzo ed è lungo più di 40.






La foresta dei giganti ospita altri esemplari di tutto riguardo: General Lee ( 76,20 metri di altezza  e 24,20 di circonferenza ), Lincoln Tree ( 79, 29,80 ) , General Grant ( 81,40, 32,80 ) Washington Tree ( 73,70 - 25,50 ). Il più vecchio chiamato Matusalemme ha un'età di 4600 anni ma ce n'è un altro la cui datazione ha dato come risultato 4900 anni.





L'ambiente dove vivono questi giganti  è esattamente il contrario di quello che ci si aspetta.Verrebbe da pensare infatti che se un organismo vegetale è riuscito a vivere così a lungo è perché ha trovato le condizioni ottimali:umidità e temperature adeguate, substrato ricco e nutriente. Niente di tutto questo.
Quì, tra i 3200 e i 3900 metri di altitudine il freddo gela le ossa anche in Luglio. Le precipitazioni sono scarse perché le masse d'aria che arrivano dal Pacifico incontrano la barriera della Sierra Nevada sui cui contrafforti occidentali scaricano tutta l'umidità. Alle White Mountains arrivano solo venti asciutti che battono le nude pendici. Quanto al substrato è roccia dolomitica così chiara che riflette buona parte dei  raggi solari, così inospitale che non vi cresce nessun altra forma di vita se non il Pinus aristata. Qual'è il loro segreto? Sostanzialmente quello di possedere un legno "eterno". Quasi tutti i pini più vecchi sono morti solo all'80% sopratutto per l'azione violenta e distruttiva del vento; ma il legno ormai morto quì sulle White Mountains è immarcescibile perché a queste temperature e a queste altitudini non esistono nè batteri nè funghi che lo decompongano.Così il legno seppure morto continua a svolgere la sua funzione di sostegno e di protezione nei confronti dei pochi tessuti ancora vivi e sani che sono però sufficienti non solo a mantenere la crescita, ma a produrre, pure in numero ridotto, gemme, nuovi rami, foglie, fiori, frutti e semi che perpetuano la specie. Una vita al rispermio dunque e sopratutto al rallentatore: Un tronco di P.Aristata può crescere di spessore di soli 2, 2,5 cm in un secolo; fu trovato un esemplare alto meno di un metro con un diametro di 7- 8 cm che aveva 700 anni.


STORIE MAI DIVULGATE
Pinus aristata e sequoia sono piante che hanno preso la vita veramente "con filosofia" - un solo esempio:Cominciano a fruttificare a 125 anni di età; le pigne impiegano 18 mesi a maturare ma posso passare altri 20 anni prima che si aprano e i semi si disperdano al suolo. Ma cosa c'è dietro questa enorme longevità? Sappiamo che la durata della vita è legata al patrimonio genetico, fissata fin dalla nascita. Ci sono così piante come quelle del deserto i cui semi possono restare quiescenti per mesi o per anni ma che poi, alla prima pioggia germinano, fioriscono e fruttificano in 24 ore. Ce ne sono altre come le sequoie e i Pinus aristata che vivono dei millenni perchè il loro patrimonio genetico ha messo in moto una serie di controlli ormonali che "congelano" l'albero in uno stato di senescenza perenne.
    Nelle sequoie la difesa più efficace è la corteccia, spessa fino a 60 - 70 cm. Quando si sviluppa un incendio si raggiongono facilmente i mille gradi ma per un breve tempo.Tenendo presente che la trasmissione di calore attraverso la corteccia è dell'ordine di un centimetro l'ora è chiaro che le sequoie non corrono alcun serio pericolo. Resta da valutare l'ultimo e più serio pericolo: - L'uomo.  Per secoli gli alberi californiani hanno avuto la fortuna di condividere la loro esistenza soltanto con gli indiani, in un rapporto di perfetta armonia.  Questo popolo viveva nel pieno rispetto della natura poiché attribuiva ad un animale, una pianta, un fiume o una pietra lo stesso valore dell'uomo: tutti figli dello stesso padre. L'albero in particolare era considerato sacro in quanto simbolo del Grande Spirito, immagine del cammino esistenziale dell'uomo; una concezione che si ritrova immutata in numerosi altri popoli.

       Prima che si concludesse la conquista del Far West e si abbattesse anche sulla California l'ondata della "corsa all'oro" gli unici bianchi ad avventurarsi nelle grandi foreste erano botanici europei che si limitavano a prendere annotazioni o riportare qualche seme in patria.    Il primo a dare notizia dell'esistenza di alberi così grandi fu un milanese, Giovanni Crespi che nel 1769 che accompagnava in California una spedizione spagnola giunta dal Messico via terra.  Ma fu solo nel 1847 che per merito del tedesco Stephen Endlicher che il nome Sequoia acquistò il diritto di cittadinanza scientifica, in onore di un indiano che portò a termine un'impresa del tutto eccezionale.   Sequoyah, figlio di una cherokee e di un commerciante inglese, pur non avendo alcuna istruzione decise di dare un alfabeto al suo popolo. Ci mise dodici anni ma il risultato fu eccellente: Inventò un alfabeto composto da 85 caratteri, così semplice che si poteva apprendere in tre giorni. Fu adottato ufficialmente nel 1825 e nel 1828 uscì ufficialmente il primo giornale indiano, il " Cherokee Advocate "

Arriva il "progresso"
         Dopo millenni di vita tranquilla arrivarono i tempi duri. Tra il 1850 e il 1880 circa un terzo del patrimonio boschivo andò distrutto a causa di dissennati disboscamenti. Pare che fosse un segno di grande prestigio per i nuovi ricchi californiani ostentare una casa fatta interamente di legno di sequoia. 

Tutta in legno di sequoia questa grande casa  costruita nel 1860 ( nasceva la repubblica italiana ) nella cittadina di Eureka ( California ).

Nel 1890 il governo si vide costretto a dichiarare le foreste patrimonio nazionale e istituire quei parchi naturali in cui ancora oggi possiamo ammirare Generale Sherman e tutti gli altri.
                Quì ora vivono protetti come reliquie accuditi dai rangers che hanno cura di ripulire il sottobosco e canalizzare il flusso delle migliaia di turisti in modo che il loro calpestio non danneggi l'apparato radicale di questi giganti, molto esteso ma piuttosto superficiale ( non si spinge oltre i due - quattro metri di profondità ).

                Anche in Italia vivono numerosi "patriarchi" che, pur non raggiungendo le dimensioni e l'età di quelli americani, sono senz'altro degni di essere conosciuti, valorizzati e magari PROTETTI.
So che un censimento a suo tempo fu fatto dal Corpo Forestale, ma poi come tutte le cose in Italia si iniziano...














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venerdì 3 luglio 2020

BIP BIP

IL CORRIDORE DEL DESERTO
Nei cartoni animati è l'eterno, dispettoso rivale del coyote Wile ma nella realtà il corridore della strada è un uccello perfettamente adattato agli ambienti aridi della California e del Messico dove è molto popolare anche per la sua grande abilità nel dare la caccia ai serpenti.




Per milioni di ragazzi di tutto il mondo il corridore della strada ( roadrunner per gli americani ) ha dua zampe da struzzo, il becco all'insù e il ciuffetto dell'eroe dei cartoni animati. Niente di tutto questo però nella realtà. Il Geococcyx Californianus con il personaggio dei fumetti ha in comune solo la rapidità dei movimenti, i frenetici slalom tra i cactus alla rincorsa della preda. Un uccello simpatico il nostro corridore che è riuscito a costruirsi una solida fama indipendentemente dai cartoons televisivi. Nel Nuovo Messico è infatti l'emblema dello stato e un po' dappertutto negli USA viene raffigurato nelle pose più strane in statuette, figurine, fazzoletti e ogni genere di souvenir.

Quello che nel roadrunner colpisce subito l'osservatore, oltre alle dimensioni considerevoli ( 63-65 cm di lunghezza ) è la particolare struttura: zampe robuste, dita lunghe ( due in avanti e due all'indietro ), testa grossa con una cresta erettile, ali cortissime e arrotondate, coda smisuratamente lunga. Un animale in apparenza squilibrato ma in realtà mirabilmente adattato  alla vita terrestre e ancor più alla corsa. Correndo trascorre buona parte della propria giornata.
    Voracissimo l'ambiente desertico non ha segreti per lui. In questo tipo di habitat dove la vegetazione è praticamente assente e la visibilità è totale gli uccelli terricoli possono distinguere i nemici da molto lontano e per mettersi al sicuro è sufficiente allontanarsi di buon passo. Allo stesso tempo le prede sono più facilmente catturabili da un uccello terricolo che da un volatore.
Ecco che allora il corridore ha concentrato tutta la sua potenza nelle zampe.   Al ritmo di dodici sgambate al secondo raggiunge la velocità di 24 Km/h e nel momento di massimo sforzo, testa e coda parallele al terreno, il suo assetto aerodinamico diventa eccellente con un coefficiente di penetrazione ( il famoso "cx" ) da fare invidia all'industria automobilistica. E' quì, nella corsa e nella caccia che la lunga coda assume un ruolo di primo piano: l'uccello la usa come un timone, impennandola e ruotandola nel mezzo di bruschi scambi di direzione per disorientare gli avversari e solamente quando il pericolo è gravissimo spicca un volo goffo e breve per mettersi in salvo.

Fa parte della famiglia dei cuculidi ma con il cuculo europeo non ha quasi nulla in comune, né peraltro sfrutta il nido di altri uccelli.Il suo è una coppa compatta di rami sottili e fili d'erba,radici e penne, costruito dalla femmina su un albero basso, nel folto di un cespuglio o tra i rami di un cactus. L'areale riproduttivo si estende dalla California al Texas, all'Arkansas, fino al nordovest della Luisiana mentre a sud arriva al Messico centrale.

Il verso del roadrunner ricorda il tubare della tortora; viene emesso dal maschio accompagnato dall'erezione della cresta lasciando scoperto l'apterilio, quella striscia di pelle nuda bianca e azzurrastra con un'evidente macchia arancione che l'uccello ha dietro l'occhio. Contemporaneamente la testa viene portata in avanti con caratteristici movimenti oscillatori. Molto spesso il maschio ripete queste note in un crescendo di oltre un'ora, fermo su uno stesso posatoio oppure spostandosi.  L'altra manifestazione sonora più tipica è un ripetuto "clack" che entrambi i partners, indistinguibili dal piumaggio, producono facendo vibrare con forza le due parti del becco e che accompagnano con un debole suono lamentoso. Nel corso del corteggiamento maschio e femmina si inseguono a gran velocità per delle ore alternando corse furibonde a momenti di riposo. Il maschio compie poi veloci ed elaborate parate sollevando di scatto la coda, le ali e la cresta e correndo impettito come un ballerino verso la compagna; alla fine si esibirà in uno scodinzolamento accompagnato a movimenti del capo perfettamente sincronizzati. Verso la metà di Aprile vengono deposte da tre a sei uova e dopo diciotto giorni di incubazione nascono i pulcini.

Adattamento al clima


Il roadrunner beneficia  di uno speciale meccanismo interno di conservazione energetica, un accumulatore che gli consente di superare gli sbalzi di temperatura così frequenti in quelle zone. Di notte, quando il mercurio scende a 10 gradi la sua temperatura corporea cala di soli 7 gradi rispetto a quella normale che è di 38 gradi.Alle prime luci del mattino schiena al sole,spiega le piume del collo e del dorso lasciando scoperta la pelle scura che funziona come un pannello solare.In questo modo fa risalire la temperatura corporea e si ricarica per la caccia che consiste in lucertole, cavallette, micromammiferi e insetti; ma le cose si complicano quando la preda è un rettile, spesso un crotalo. In tal caso deve sciorinare tutto il suo repertorio fatto di mosse e contromosse, piccoli attacchi e arretramenti. Forse perché è visto come un alleato dell'uomo nella lotta agli ofidi velenosi, nelle leggende locali viene considerato un animale favoloso e imbattibile. In realtà il corridore conduce la caccia con una tattica simile a quella della mangusta, facendo affidamento sulla prontezza dei propri riflessi: attende il momento più opportuno per tramortire il rettile con una poderosa beccata sulla testa.

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lunedì 6 aprile 2020

FANCY DOWNLOADS COLLAUDATI


VISITE AI MUSEI CON LA TECNICA STREET WIEW 
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visita      Tour Musei Capitolini
visita                             Tour Mercati di Traiano  
visita                Visita Ara Pacis                           
visita   Museo della civiltà romana   
visita   Paul Getty Museum - Los Angeles    
visita   Museo Napoleonico di Roma  
visita   Museo Nacional del Prado                  
visita   British Museum - Londra                    
visita   Metropolitan Museum - New York     

 ESPLORAZIONE                                         
       vedi Isola di Pasqua                               
       vedi Parigi dall'alto                                
visita  la  Stazione Spaziale Internazionale 
  Foto sferiche di luoghi singolari 
 
Scaricamento SPOTIFY che consiglio per la musica (rapidissimo - da inserire solo email e una pssw per l'iscrizione )  - TROVATE QUALSIASI PEZZO , CREATE LE VOSTRE PLAYLISTS E CONDIVIDETE SENZA NESSUNA SPESA
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  • Opera Browser: se vuoi puntare su un’alternativa veloce e scattante rispetto ai soliti browser.
  • Vivaldi: questo browser presenta un’interfaccia innovativa e vanta una buona compatibilità con i siti Web.
  • Tor Browser: se vuoi ottenere il massimo in termini di privacy e vuoi nascondere il tuo indirizzo IP puoi usare questo browser, unione tra Firefox e la tecnologia Tor.

Chat e Chiamate - migliori programmi
Usi molto i social e ti piace chattare? Scopri tutte le applicazioni che puoi installare sul tuo PC per tenere sempre traccia dei messaggi ricevuti dai tuoi contatti preferiti.
  • Telegram: con questo programma puoi accedere a tutte le tue chat a cui sei abituato sull’app Telegram per smartphone anche da PC, senza problemi di sincronizzazione.
  • WhatsApp: anche la famosa app di messaggistica permette ora di seguire le proprie chat dal PC con tanto di notifiche in tempo reale.
  • Messenger for Desktop: con questo programma puoi interagire con gli amici e i contatti di Facebook.
  • Skype: la famosa app per le video-chiamate permette anche di inviare messaggi e di chattare con emoticon.
  • ---------------   -POSTA ELETTRONICA
  • Thunderbird: il programma di posta elettronica gratuito più famoso, con la possibilità di gestire più caselle contemporaneamente.
  • eM Client: nato per essere un’alternativa più curata graficamente di Thunderbird, permette di leggere tutte le tue email in un unico posto.
  • Postbox: se ricevi un sacco di email di tipo professionale puoi provare quest’applicazione studiata per i professionisti.
  • Opera Mail: un client di posta semplice, leggero e personalizzabile.
  • Claws Mail: questo client è studiato per essere estremamente leggero ed efficace per leggere una moltitudine di messaggi di posta.
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Panorami da percorrere a 360° ( usa il mouse con piccolissimi movimenti - shift 
per lo zoom )                                                                                                                  
Rocca Calascio
Rocca
neve
webcam Castagneto Carducci

lunedì 30 marzo 2020

LE VERE EMERGENZE










Nel prossimo mese di Maggio è prevista la votazione per l'elezione del 
nuovo consiglio regionale toscano ma tutto sembra essere passato in secondo piano di fronte 
alla situazione attuale ( anche quì il governo dovrà pure affrontare la questione ); - penso che 
oltre a suonare e ballare sui terrazzi, fare arcobaleni e scrivere "andrà tutto bene" ( pure
 ritenendo benvenute tutte le iniziative che possano un pochino distrarci dalla psicosi in cui 
siamo improvvisamente sprofondati ), sia anche il caso di riattivare ogni tanto il ragionamento
 logico che,fra un film e l'altro, alternati al notiziario del main stream a reti unificate sui morti
 e caduti "di guerra" , rischia veramente l'atrofizzazione.

EMERGENZA SANITA' PUBBLICA 
Vorrei ricordare, poiché mi sembra che si parli solo di emergenza coronavirus, 
che di emergenza sanitaria si tratta e non di emergenza da una specifica malattia di 
cui essa  è solo l’elemento evidenziatore ( forse, almeno sotto questo aspetto, unico
 fatto positivo in tutta la questione ).
        E’ l’emergenza causata dalla mancanza di quei quarantamila posti letto sacrificati
 negli ultimi dieci anni sull’altare del “risparmio”  a cui tutte le forze politiche al seguito
 delle pressioni dell’unione europea hanno aderito più o meno sommessamente. 
Vogliamo quindi parlare anche delle nuove strutture ospedaliere costruite al sud e poi
 abbandonate, tutt’oggi nel totale degrado, spesso documentate in televisione
 ( ennesime cattedrali nel deserto ) ?
          E di tutto il numeroso personale mancante sacrificato anch’esso alla “necessità”
 di tagli, ridimensionamenti e accorpamenti di strutture “sempretesi”  a migliorare i 
bilanci dell’azienda e mai tesi a considerare le reali necessità di una popolazione in 
evoluzione ( sempre più anziana ). Qualcuno poi ci spiegherà se anche giuridicamente
 parlando siamo ancora in presenza di una sanità pubblica o privata, visti i continui
sforzi per rendere inefficiente il pubblico ed obbligare il malato a rivolgersi al privato.
E' un sistema sanitario ( il migliore del mondo forse lo è stato ) che presenta molti 
aspetti da rivedere.

EMERGENZA ECONOMICA
La sospensione dei pagamenti delle tasse ( che è quindi solo rimandata ) a tutte
 le aziende e attività, invece dell'abolizione fino a superamento della crisi, non è di 
nessun aiuto quando la stragrande maggioranza degli imprenditori che a stento è
sopravvissuta alla persecuzione fiscale è sul punto di chiudere; sicuramente è azzerata
 definitivamente tutta la fascia delle attività turistiche 2020 e moltissimi sono i giovani
 che non potranno contare nemmeno sulla temporanea ma vitale boccata d'ossigeno
rappresentata fino a ieri dalla stagione estiva.
E' facile stare a casa per i pensionati e tutti coloro che godono di un reddito fisso 
garantito abbastanza alto ( non tutti i pensionati ),  ma dopo mesi di mancanza totale
 di entrate la situazione diventa esplosiva anche sul piano dell'ordine sociale. 
Gli assalti ai supermercati sono alle porte.

EMERGENZA DEMOCRATICA
  Illustri costituzionalisti e docenti di diritto pubblico denunciano che
 i decreti del presidente del consiglio dei ministri non hanno validità di legge in 
quanto le restrizioni della libertà personale e quindi della vita civile sono di competenza
 esclusiva del parlamento che, se pure avesse dato mandato ( e non l'ha fatto ) al 
presidente del consiglio, avrebbe contravvenuto anch'esso al dettato costituzionale
 in quanto la costituzione prevede tale possibilità solo in caso di guerra ( e quindi
 sarebbe stato possibile solo dopo la modifica della costituzione stessa, modifica 
fattibile anch'essa solo dal parlamento a larghissima maggioranza).
I padri costituenti sono stati imprevidenti? Non credo proprio,e se anche ciò fosse,
nulla autorizza a scavalcare le regole della democrazia; essi furono anzi ultraprevidenti:
- avendo vissuto il precedente periodo ( provando personalmente sulla loro pelle il costo 
del dissenso ) vollero impedire che tali errori avessero potuto ripetersi.
Ma già tutto sembra roba che non ci appartiene: - I vecchi sono troppo vecchi per 
ricordare, i giovani non hanno studiato la storia contemporanea perché a scuola non si
studia più. E così è stato possibile ritrovarci presidenti del consiglio ( non sto parlando
 dell'attuale ) che hanno teorizzato ( ufficialmente ) che l'Italia soffre di un "eccesso di 
democrazia" che i diritti dei lavoratori devono essere ridimensionati e la costituzione
deve essere radicalmente cambiata. Cito Cesare Mirabelli, giurista ed ex presidente della
 Corte Costituzionale: "In Gran Bretagna, che da noi viene valutata negativamente per
 non aver fatto ricorso a misure di restrizione drastiche, ai cittadini viene chiesto e non
 imposto di rimanere in casa. Mi chiedo se in quelle realtà non ci sia, per caso, 
maggiore sensibilità e rispetto della Costituzione".