Inserimento del cognome della madre
La proposta era venuta tempo addietro dall'unione europea: Ci si chiedeva di uniformarci alle disposizioni dell'unione per cui il cognome deve essere composto da quelli di entrambi i genitori e non solo ( come vige in Italia ) da quello paterno.Ciò principalmente per evitare la cosiddetta "discriminazione di genere" che in effetti da noi è sempre stata passivamente accettata ma oggi diventa una rivendicazione femminile ormai generalmente condivisa.
Anche le forze politiche, tutte indistintamente, sempre attente al rispetto del "politically correct" hanno aderito subito, maggioranza e opposizione, alla proposta che ovviamente fu messa in fieri dal governo Renzi.
Alla data odierna però niente è stato fatto e probabilmente la questione si riporrà con il nuovo governo, anche per gli obblighi tassativi imposti dall'unione.
In sostanza oggi l'ufficiale di stato civile attribuisce il cognome del padre anche se ciò non impedisce che successivamente la madre possa richiedere al Prefetto l'inserimento anche del suo, cosa che ( anche se raramente ) può essere concessa su gravi e giustificati motivi.
La nuova normativa dovrebbe vedere l'equiparazione della madre che finora è stata esclusa dalla trasmissione del proprio cognome; pertanto ciò che ora è un atto di concessione diventerebbe un atto di diritto automatico: nessuna richiesta dovrà essere fatta in quanto l'ufficiale dello stato civile provvederà automaticamente ad attribuire il doppio cognome.
Fin quì la cosa sembrerebbe talmente chiara che ci si chiede come mai non se ne sia fatto di niente, dato che la norma aveva la strada politica completamente spianata.
In effetti le cose non sono così semplici come sembrano. Occorrerà infatti disciplinare chiaramente anche cosa deve succedere ai figli di due persone dotate di doppio cognome: Si troveranno ad avere 4 cognomi? Oppure due ma come scelti fra quattro? E inoltre se il diritto si potrà esercitare anche per tutti i nati antecedenti alla legge ( questo sembra l'orientamento ) cosa consegue alla scelta, nella prole successiva ( figli, nipoti ) che magari è contraria a qualsiasi cambiamento?
In ultimo ( ma non per importanza ) che cosa succederà in tutti gli atti e documenti pubblici precedentemente configurati che non concorderanno più nell'anagrafica, tenuto conto che tutto quanto dovrebbe essere aggiornato, a partire dal codice fiscale?
E' intuibile che certi provvedimenti vanno approfonditi e ponderati attentamente in tutte le loro sfaccettature, cosa che per ora non mi risulta sia stata fatta e certamente non potrà farla ora Gentiloni.
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