FANCY 1

Qualcosa per riflettere, pensare, sognare...alzare il "punto di vista"...

domenica 3 febbraio 2019

BREVE STORIA DELL'ORTOPEDIA

Il metodo usato da Ippocrate per il trattamento delle lussazioni e delle fratture in un'atmosfera che si potrebbe ben definire teatrale.

Durante la prima guerra mondiale la frattura delle ossa lunghe provocava ancora la morte nell'80% dei casi. Anche nella cura dei traumi il progresso è dunque recente come in tante altre branche della medicina.

        Per secoli, il sapere e le pratiche della traumatologia e dell'ortopedia erano rimasti sostanzialmente identici a quelli illustrati nei codici che voglio quì riportare: il "Commentario" di Apollonio di Cizio, capolavoro bizantino miniato nell'epoca della rinascenza macedone, documento fondamentale della chirurgia antica, catalogo di elaborate fasciature sotto archi di porfido.



CODICE B -

Giovanni Santorinos di Rodi ha ridato alla luce queste figure a lungo oscure sull'arte di guarire.Emigrati un tempo da Thera a Rodi, isola sacra, gli avi di Santorinos godevano di una fama che arrivava lontano e lui stesso annoverato fra i saggi.

L'umanista di Rodi avrebbe dunque rese chiare le immagini della collezione di Niceta, ricostituito gli antichi apparecchi chirurgici e ritrovata la forma esatta delle medicazioni e dei bendaggi utilizzati dai chirurghi dei tempi antichi.



Ippocrate riconobbe l'importanza di intervenire con la riduzione subito dopo il trauma perché l'intervento è più facile, più rapido e meno doloroso per il paziente. Il cosiddetto metodo ippocratico per la riduzione delle lussazioni della spalla era semplice ed è stato regolarmente usato anche nel nostro secolo. Viene esercitata una trazione sul braccio ponendo un piede nel cavo ascellare per esercitare una controtrazione. Un assistente deve tenere saldamente la spalla controlaterale per evitare che il corpo venga trascinato. Il metodo è semplice, sicuro ( se eseguito con cautela ) e funziona ancora oggi. Metodi più complicati con funi, scale, pulegge e più assistenti erano usati per lesioni più complesse o per quei pazienti che venivano trattati dopo settimane o mesi dall'incidente. I pazienti dovevano essere dotati di grande forza d'animo e coraggio; Ippocrate era consapevole dell'importanza di avere modi gentili. Scrisse infatti sul modo di fare un bendaggio: " Deve essere eseguito rapidamente, senza dare dolore, con destrezza ed eleganza". Per incontrare veri e propri progressi in questo settore della medicina bisogna arrivare al secolo sedicesimo quando compaiono i primi testi che trattano le lussazioni ma stupisce il fatto che pochissima attenzione sia stata data alle fratture.

         La scoperta della polvere da sparo e di nuove armi da guerra deve aver prodotto l'aumento di ferite orrende e spesso mortali. Si pensava che le ferite da arma da fuoco fossero di per sè velenose e dovessero essere trattate con olio bollente. Qualcuno propose in alternativa uno speciale balsamo ma nondimeno i soldati morivano...

        

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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