PALO LAZIALE
E' un piccolo mondo verde a pochi chilometri dalla capitale:120 ettari
comprendenti boschi, prati e un giardino di orchidee. L'animale guida dell'oasi, il tasso, si aggira al crepuscolo, ma poptrete incontrare anche volpi, puzzole, piccoli uccelli e vicino al mare, le splendide sule.
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Tritone |
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Capinera ( Sylvia atricapilla ) con i pulcini |
Un tempo sulla costa laziale dominava la grande foresta tirrenica: un immenso mare verde inestricabile. Ma come previsto da un copione tristemente noto, l'arrivo dell'uomo e la costruzione dei primi insediamenti condussero alla trasformazione: i varchi naturali nella vegetazione diventarono prima radure e poi ampi prati. La grande e definitiva distruzione è comunque recente con lottizzazioni, abusivismo edilizio, disboscamento ecc..- Oggi la linea d'incontro con il mare è una continua e profonda crosta di cemento e asfalto.Degli antichi scenari sopravvivono solo alcunni brandelli, anch'essi degradati e in pericolo.
Palo Laziale, 120 ettari di bosco, prati e un angolo a giardino botanico è uno di questi ultimi brandelli di foresta che si è salvata grazie all'esistenza del castello della famiglia Odescalchi la quale ha difeso e curatop l'area e poi affidato la gestione naturalistica al WWF.
Da Roma si può raggiungere l'oasi in meno di un'ora con l'auto: dalla SS Aurelia bisogna uscire a Ladispoli e seguire le indicazioni di Palo e poi i cartelli con il panda del WWF. Oltrepassato il cancelletto di ingresso si è accolti dal canto degli uccelli, quasi tutti passeriformi, tra questi la cincia, il merlo, il pettirosso.
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Il riccio ( Erinaceus Europaeus ), il più comune degli insettivori che abitano questi boschi. |
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Faina (Martes foina ) con la preda e la volpe |
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Il tasso ( Meles taxus ) animale simbolo dell'oasi, che esce allo scoperto sopratutto dopo il tramonto. |
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Scorcio del parco botanico del castello, a ridosso delle mura, dove sono state acclimatate alcune piante esotiche come le palme delle canarie. |
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Airone cinerino ( Ardea cinerea ) che ha catturato una ghiotta preda |
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Castello Odescalchi |
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