Una "missione".
La materia anagrafica e quella dello stato civile è disciplinata da legge dello stato, pertanto non soggetta ad alcun tipo di gestione o interpretazione locale o regionale.Ciò ha sempre costituito da una parte il vantaggio di non doversi confrontare con alcun amministratore per quanto riguarda l'applicazione delle norme, ma dall'altra lo svantaggio di non vedersi mai riconoscere una professionalità diversa da tanti altri colleghi a livello comunale che a fronte di responsabilità nemmeno lontanamente paragonabili a quelle dell'Ufficiale dei servizi demografici ( basti dire che si risponde civilmente e penalmente in prima persona su qualsiasi atto contestato non al Sindaco ma alla Procura della Repubblica ( per lo stato civile ) e alla Prefettura ( per l'Anagrafe ), ma solo in qualità di "fiduciari" dell'amministrazione in corso godono di salari assai maggiorati.
D'altra parte , come si dice dalle mie parti "chi più è vicino al fuoco e più si scalda" , ma non è certo il modo migliore di amministrare la cosa pubblica, e fatalmente i risultati si vedono.
Puntualmente poi ad ogni consultazione elettorale si riconferma spesso la solita linea politica e tutta la rabbia e il disappunto di fronte a code chilometriche e riduzione degli orari di sportello, invece che all'amministratore vengono rivolti contro l'operatore di turno: anche questo non è molto funzionale.